Con il rilascio della versione Beta v1.2025.196 di ChatGPT per Android, OpenAI sta testando un corposo pacchetto di funzionalità che, se confermato, potrebbe segnare una svolta significativa per il futuro del chatbot proprietario sui nostri smartphone; non si tratta infatti di semplici ritocchi grafici o miglioramenti marginali, ma di novità sostanziali che vanno dall’integrazione con le app Google alla possibilità di generare immagini con nuovi stili visivi, passando per una nuova modalità Tutor dedicata all’apprendimento che strizza apertamente l’occhio all’ambito scolastico.
Vediamo dunque, nel dettaglio, cosa bolle in pentola secondo quanto emerso dall’ultima versione Beta di ChatGPT per Android.
Indice:
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Tutte le novità dell’ultima versione Beta di ChatGPT per Android
L’intento di OpenAI è senza dubbio quello di rendere ChatGPT uno strumento quanto più possibile completo sugli smartphone, di modo da poter recuperare terreno rispetto alla concorrenza che, al momento, offre alcune funzionalità in più; tuttavia, con l’ultima versione Beta del software, l’azienda ha iniziato a introdurre tutta una serie di novità di rilievo.
Integrazione con le app Google
Partiamo dalla novità più interessante e, potenzialmente, di più ampio impatto; ChatGPT potrebbe presto connettersi direttamente ai servizi Google, in primis Gmail, Calendar e Contatti.
Il riferimento nel codice al cosiddetto tool connector lascia intendere che OpenAI stia preparando il terreno per offrire un’integrazione nativa con le principali app Android, un passo fondamentale se si vuole davvero trasformare ChatGPT nell’assistente vocale di riferimento su smartphone.
Nuovi stili per il generatore di immagini
Chi utilizza il generatore di immagini integrato in ChatGPT sa già che da qualche tempo sono disponibili stili ispirati al celebre Studio Ghibli, ma l’ultimo aggiornamento apre la strada a una personalizzazione decisamente più ampia.
Secondo quanto emerso OpenAI sarebbe al lavoro per introdurre diversi nuovi stili di immagine predefiniti, ognuno dei quali è corredato da descrizioni dettagliate e da immagini di esempio per guidare l’utente nel processo creativo.
Una volta attiva, la funzionalità permetterà di caricare una foto e selezionare lo stile preferito, che andrà ad arricchire il prompt con istruzioni specifiche, oppure generare un’immagine da zero partendo da un prompt testuale a cui viene applicato lo stile artistico selezionato.
Ecco alcuni degli stili attualmente presenti nel codice dell’app:
- Glam anni ’80 -> trasforma una foto in un selfie glamour da centro commerciale anni 80, con luci soffuse e laser verde acqua e magenta sullo sfondo, capelli cotonati, spalline e una didascalia iconica “Glam per la vita”
- Anime -> applica un’estetica anime dettagliata, con occhi espressivi, colori cel-shading, linee pulite e una forte componente emotiva o dinamica
- Art Nouveau (stile Liberty) -> rielabora l’immagine con linee fluide, motivi floreali, forme organiche ed eleganza decorativa tipica del Liberty
- Anime classico -> stile anime 2D tradizionale con contorni netti, cel-shading piatto e personaggi stilizzati, per un effetto nostalgico tra realismo e fantasia
- Libro da colorare -> disegno semplificato in bianco e nero, con contorni marcati e forme giocose, pensato per emulare l’estetica dei libri da colorare per bambini
- Cyberpunk -> stile visivo ad alto impatto con neon brillanti, elementi futuristici, illuminazione contrastata e texture high-tech
- Primo piano -> primo piano in bianco e nero ad alta definizione (4K), con obbiettivo da 35 mm, sfondo nero in ombra, formato 4:3 e look cinematografico
- Servizio fotografico -> immagine in stile shooting professionale con luci soffuse, posa curata e resa realistica
- Cartone animato retrò -> estetica cartoon anni ’50 con grafica vettoriale minimale, colori piatti, forme geometriche, linee morbide e atmosfera jazz club vintage
- Synthwave -> look retrò-futuristico con griglie neon, tramonti anni ’80, magenta e ciano brillanti, riflessi cromati e una forte carica nostalgica
Come sempre, sarà possibile modificare le istruzioni generate automaticamente per personalizzare il risultato finale, ad esempio cambiando la didascalia o specificando elementi particolari da includere. Si tratta di una novità che punta a rendere il generatore di immagini di ChatGPT più flessibile e creativo, soprattutto per chi cerca uno strumento rapido ma potente per produrre contenuti visivi unici.
ChatGPT diventa Tutor per compiti e test
Un’altra novità di rilievo riguarda la nuova modalità Tutor, pensata per offrire supporto didattico agli studenti, la funzione è ancora in fase sperimentale, ma dalle stringhe di codice analizzate emergono alcune delle sue potenziali capacità: esplorare materie scolastiche, fornire aiuto con i compiti e preparare l’utente per verifiche e test.
Il tono della funzione è chiaramente educativo, e rappresenta un punto di svolta anche dal punto di vista etico se vogliamo, OpenAI non cerca più di nascondere o scoraggiare l’uso scolastico di ChatGPT, ma lo abbraccia apertamente, offrendo un’interfaccia dedicata che potrebbe anche aiutare a limitare gli abusi e canalizzare l’uso dell’IA in modo costruttivo.
“Chiedi a ChatGPT” e sottotitoli in tempo reale
Tra le funzionalità minori, ma comunque degne di nota, troviamo:
- Chiedi a ChatGPT -> funzione che permette di selezionare del testo (per esempio un articolo web) e attivare un’opzione contestuale per farlo analizzare o spiegare direttamente a ChatGPT
- sottotitoli in tempo reale -> OpenAI sta testando l’inserimento di trascrizioni live durante le risposte vocali dell’assistente, molto probabilmente nell’ambito della modalità conversazionale avanzata, una funzione utile non solo per l’accessibilità, ma anche per migliorare la fruizione in ambienti rumorosi o multilingue
Novità estetiche
Sul fronte visivo, l’interfaccia utente dell’app ChatGPT si prepara a un refresh grafico, meno elementi visibili nella home, icone riviste e una modalità scura visivamente più piacevole rispetto a quella attuale; nulla di rivoluzionario certo, ma sicuramente un aggiornamento gradito, soprattutto considerando il tempo che gli utenti trascorrono oggi con l’app.
Piano in abbonamento annuale con sconto all’orizzonte
Come molti di voi già sanno, OpenAI al momento consente di sottoscrivere un abbonamento a ChatGPT Plus mensile, oppure annuale; nel primo caso il costo è di 20 dollari al mese, che diventano 240 dollari per chi opta per la sottoscrizione annuale.
Tuttavia, sembra che l’azienda abbia preso spunto dalla concorrenza, visto che nel codice della versione Beta già menzionata sono state individuate le seguenti stringhe:
“description”: “Plus annual and monthly subscriptions”,
“identifier”: “plus_annual_monthly”,
“metadata”: {
“default_package_index”: 1
},
“packages”: [
{
“identifier”: “$rc_annual”,
“platform_product_identifier”: “oai.chatgpt.plus”,
“platform_product_plan_identifier”: “oai-chatgpt-plus-1y-20000”
},
{
“identifier”: “$rc_monthly”,
“platform_product_identifier”: “oai.chatgpt.plus”,
“platform_product_plan_identifier”: “oai-chatgpt-plus-1m-1999”
Quanto individuato suggerisce che il prossimo piano annuale ChatGPT Plus potrebbe costare 200 dollari, con un risparmio di 40 dollari per gli abbonati rispetto all’opzione di fatturazione mensile.
Curiosamente, il codice dell’app non menziona in alcun modo i presunti piani in abbonamento settimanali e a vita, individuati qualche mese fa.
In definitiva, l’impressione generale è che OpenAI stia costruendo pezzo per pezzo un vero e proprio ecosistema IA personale, non più limitato alle semplici chat, ma in grado di integrarsi con le app, i servizi, i contenuti e persino la vita scolastica degli utenti.
L’integrazione con Google è il tassello mancante per fare di ChatGPT un assistente totale su Android, non ci resta che attendere per scoprire se e quante delle novità individuate nella versione Beta diventeranno realmente disponibili per tutti.