Chiunque tra voi abbia ricevuto almeno una telefonata da un numero strano, magari con prefisso italiano, magari simile a quello della propria banca o del proprio operatore, conosce fin troppo bene l’amara realtà del telemarketing aggressivo e delle truffe telefoniche; un fenomeno purtroppo sempre più diffuso, reso ancor più insidioso dal cosiddetto CLI spoofing, una tecnica che permette ai malintenzionati di mascherare il numero reale del chiamante con uno camuffato e apparentemente credibile.
A fronte di oltre 140 milioni di euro sottratti agli utenti nel solo 2023 (secondo quanto riportato dalla Polizia Postale), l’AGCOM ha deciso di intervenire con decisione, approvando la Delibera n. 106/25/CONS, una serie di misure pensate per proteggere i consumatori e responsabilizzare gli operatori; un cambio di rotta atteso da tempo, che mira ad arginare un problema diventato ormai sistemico.
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L’AGCOM dice stop ai numeri truffaldini, più controllo e trasparenza dagli operatori
Il cuore della nuova delibera riguarda lo spoofing, ovvero quelle chiamate da numeri che sembrano italiani ma che in realtà partono da call center esteri o da centralini VoIP; a partire dai prossimi mesi gli operatori saranno tenuti ad adempiere ad una nuova serie di obblighi. Nello specifico:
- bloccare automaticamente le chiamate da numeri non assegnati, spesso utilizzati nei tentativi di frode
- anonimizzare le chiamate provenienti dall’estero che però simulano un numero fisso italiano
- utilizzare algoritmi intelligenti per individuare comportamenti anomali (come centinaia di telefonate effettuate dallo stesso numero in pochi minuti)
Un doppio step temporale è stato previsto per l’implementazione delle novità, entro tre mesi scatterà il blocco delle chiamate internazionali camuffate con numeri fissi italiani, mentre entro sei mesi toccherà anche ai numeri mobili.
Ma la lotta allo spoofing non è l’unico fronte su cui si muove l’AGCOM, tra le novità introdotte dalla delibera ci sono anche misure pensate per offrire maggiore trasparenza e controllo agli utenti mobili, spesso vittime di pratiche poco chiare da parte degli operatori.
Uno degli interventi più rilevanti riguarda la gestione del traffico dati: quando l’utente raggiunge l’80% della propria soglia mensile di Giga, dovrà ricevere una notifica; al superamento del 100% invece, la connessione verrà automaticamente bloccata, evitando così addebiti indesiderati. Il traffico potrà essere riattivato solo su esplicita richiesta dell’utente, niente più scivoloni inconsapevoli e bollette salate insomma.
Non solo, anche le offerte riservate (spesso proposte vis SMS o chiamata solo ad alcuni utenti selezionati) dovranno ora essere presentate in modo chiaro, accessibile e trasparente, sia online che nei punti vendita; offerte esclusive sì dunque, ma non più opache o non confrontabili con il resto del mercato.
Un altro aspetto tutt’altro che marginale riguarda il rapporto tra fornitori di rete (wholesale) e operatori rivenditori (reseller), in passato è capitato che a seguito di dispute commerciali l’accesso alla rete venisse revocato improvvisamente ai reseller, lasciando migliaia di clienti senza servizio né alternative immediate. La nuova delibera impone ora che, in casi simili, gli utenti ricevano un preavviso di almeno 30 giorni, in modo da poter cambiare operatore con calma e senza restare “a piedi”; una misura di buon senso, che dovrebbe finalmente mettere fine a una delle situazioni più frustranti vissute da molti utenti negli ultimi anni.
L’AGCOM ha sottolineato come il successo di queste misure dipenderà dalla collaborazione attiva degli operatori telefonici, chiamati a recepire e implementare quanto previsto nei tempi stabiliti. Ovviamente, non ci si aspetta che queste nuove regole risolvano tutto in un colpo solo, le truffe telefoniche sono un problema complesso, spesso alimentato da dinamiche internazionali e da falle strutturali nella gestione del traffico VoIP.
Tuttavia, queste nuove disposizioni rappresentano un primo passo concreto verso un ecosistema mobile più sicuro, trasparente e rispettoso degli utenti; gli operatori sono ora chiamati a dimostrare serietà e responsabilità, mentre gli utenti dovranno solo restare vigili, potendo però contare su strumenti di difesa finalmente più efficaci.
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