Alcuni tra voi potrebbero essere tra gli sfortunati utenti costretti a fronteggiare un problema alquanto fastidioso, causato sul proprio dispositivo Pixel dall’aggiornamento all’ultima versione disponibile del robottino, Android 14. Ve ne abbiamo parlato un paio di settimane fa, diversi utenti si sono visti tagliati fuori dalla memoria interna del proprio smartphone, senza più avere possibilità di operare in maniera adeguata con il proprio dispositivo, altri invece sono incappati in una serie di bootloop o in problemi di differente natura.

L’aspetto che accomuna tutti gli utenti afflitti da questa problematica è l’aver effettuato l’aggiornamento ad Android 14 sul proprio smartphone, avendo attivi più profili utente: nel corso del tempo le segnalazioni sono cresciute a dismisura sul web e, se inizialmente sembrava che Google ignorasse il problema, nelle ultime ore la società ha finalmente riconosciuto il bug, tentando di rassicurare la community. Vediamo insieme cosa ha comunicato Big G ai propri utenti.

Google si impegna a rilasciare un aggiornamento per risolvere l’ultimo grande bug che affligge i Pixel

Non è la prima volta che un aggiornamento software causa problemi agli smartphone, abbiamo visto in diverse occasioni dispositivi di vari produttori avere problemi in seguito all’installazione di un update, ma la problematica in questione lascia forse più di altre l’amaro in bocca considerando che affligge quelli che dovrebbero essere gli smartphone Android per eccellenza: i Google Pixel. Se inizialmente sembravano principalmente coinvolti i modelli appartenenti alla serie Pixel 6, con il passare del tempo sono emerse diverse segnalazioni anche da possessori di altri smartphone made by Google, segno di come la problematica non sia strettamente legata a qualche caratteristica degli smartphone in particolare.

Come detto in apertura, gli utenti che si sono imbattuti in questo bug riscontrano problemi simili a quelli che si possono avere quando si contrae un ransomware, questo tipo di malware infatti si occupa di crittografare i dati dell’utente impedendo a quest’ultimo l’accesso, qualcosa di molto simile quindi a quanto stanno fronteggiando diversi possessori degli smartphone di Big G, impossibilitati ad accedere alla memoria interna del proprio smartphone.

Il problema è come già detto stato ampiamente segnalato sul web, anche e soprattutto sul Google Issue Tracker, l’apposito strumento dell’azienda con cui gli utenti possono segnalare varie problematiche; nel corso del weekend  il bug in questione, considerata probabilmente la sempre maggior diffusione, è stato portato da una priorità di livello medio “P2” a “P0”. Si tratta del livello più alto di priorità della piattaforma, grazie al quale il bug è stato finalmente assegnato a chi di dovere.

Come spiega l’azienda in un lungo post sul Google Issue Tracker, il problema non affligge gli utenti che hanno più di un account Google sul proprio smartphone, bensì quelli che avevano attivato più profili utente, come ospiti, profili con restrizioni e utenti bambini. A seconda del dispositivo il bug può comportare malfunzionamenti differenti, c’è chi è appunto impossibilitato ad accedere alla memoria interna dello smartphone, chi è bloccato in un ciclo di continui riavvii del dispositivo, chi ancora in seguito al riavvio si vede proporre sempre un messaggio che suggerisce di effettuare un “Ripristino dati di fabbrica”.

Nel tentativo di rassicurare l’intera community e nello specifico gli utenti Pixel coinvolti, Google sottolinea di aver già rilasciato un nuovo aggiornamento di sistema Google Play, che però per stessa ammissione dell’azienda non risolve il bug in questione, ma si assicura semplicemente che nuovi utenti non possano incappare in esso. La parte più interessante del messaggio della società è quella finale, che vi riportiamo di seguito:

Se riscontri questo problema:  se il dispositivo interessato non è in grado di accedere allo spazio di archiviazione multimediale, prevediamo che un aggiornamento di sistema risolverà il problema e ripristinerà l’accesso ai file multimediali senza richiedere il ripristino delle impostazioni di fabbrica. Se il tuo dispositivo è bloccato in un ciclo di avvio “Pixel si sta avviando” a causa di questo problema, stiamo esaminando metodi che potrebbero essere in grado di recuperare alcuni dati. Forniremo maggiori informazioni non appena saranno disponibili.

Per gli utenti che non riscontrano questo problema o che hanno già ripristinato le impostazioni di fabbrica del proprio dispositivo, consigliamo di evitare di creare o accedere a un utente secondario sul dispositivo finché non sarà disponibile l’aggiornamento OTA.

Siamo spiacenti per l’inconveniente causato e apprezziamo la tua pazienza.

Come potete notare, la società paventa un futuro aggiornamento di sistema in grado di risolvere il bug, soluzione che teoricamente non dovrebbe comportare la perdita di dati da parte degli utenti coinvolti; ciò purtroppo è vero solo per coloro che sono impossibilitati ad accedere alla memoria interna del proprio smartphone, per gli sfortunati possessori di un Pixel bloccato in un ciclo di bootloop, la soluzione dovrà essere differente (e non ancora individuata da Google) e non è detto che si riesca a mantenere tutti i dati presenti in precedenza sullo smartphone. In ultimo la società si rivolge anche a coloro che non hanno riscontrato il fastidioso bug in questione, o che per la disperazione hanno “risolto” effettuando un reset del dispositivo (perdendo tutti i dati non avendo avuto modo di effettuare un backup) suggerendo loro di evitare di creare profili secondari sul proprio smartphone, almeno finché non sarà disponibile l’aggiornamento di sistema correttivo.

A quanto pare, nonostante il bug sia stato segnalato già da almeno un paio di settimane dagli utenti, Big G non avrebbe ancora individuato la causa precisa dei malfunzionamenti sopra elencati, ben venga il rilascio di un aggiornamento Google Play in grado di “mettere una pezza”, così come è sicuramente ben accolto l’impegno di risolvere un problema che inficia il corretto funzionamento dei dispositivi degli utenti; ora non ci resta che attendere pazientemente, sperando che Google rilasci quanto prima questo aggiornamento OTA che possa consentire agli sfortunati utenti Pixel coinvolti di tornare ad operare in maniera consona con i propri smartphone e con i propri dati.

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