Sembra che i possessori dei telefoni Pixel di Google non riescano a liberarsi di un bug che affligge da tempo l’assistente vocale dell’azienda. Nonostante le promesse di Google di risolvere definitivamente il problema, gli utenti continuano a lamentare la comparsa di una fastidiosa notifica che li invita ad attivare le “frasi rapide” per Google Assistant, anche quando questa funzione è già abilitata.

Il fastidioso bug di Google Assistant continua a irritare gli utenti Pixel

Il bug, che colpisce i modelli Pixel 6 e successivi con chip Tensor di Google, causa la visualizzazione di un avviso con scritto “Salta ‘Hey Google’ per alcuni compiti”; un promemoria superfluo, dato che le frasi rapide dovrebbero, in realtà, già essere configurate correttamente. Eppure la notifica continua a riapparire giorno dopo giorno, nonostante i malcapitati utenti abbiano verificato più volte che l’opzione sia attiva nelle impostazioni.

Questa seccatura sembra essere l’ultimo di una lunga serie di grattacapi che ha colpito Google Assistant negli ultimi tempi. Ad esempio, vi segnaliamo solo due degli ultimi bug riscontrati che riguardano problemi di compatibilità tra l’Assistente Google e Android Auto e lentezza generale dell’assistente (anche se per quest’ultimo sembra esserci una soluzione). Questi problemi hanno degradato significativamente l’esperienza di utilizzo che dovrebbe essere una delle punte di diamante dei telefoni Pixel.

Da sempre Google promuove le capacità del suo assistente vocale, che dovrebbe semplificare la vita dell’utente consentendogli di impartire comandi e ottenere informazioni semplicemente con la voce. Peccato che tra bug e malfunzionamenti, troppi possessori di Pixel si ritrovano alle prese con un “aiutante” digitale tutt’altro che utile.

L’ultimo problema segnalato sembra essere presente sia su Android 13 che su Android 14 e, nonostante Google sia stata informata, non ci sono segnali che indichino una rapida risoluzione. Come spesso accade quando si manifestano difetti software nei dispositivi Google, al momento l’unica soluzione per gli utenti sembra essere armarsi di santa pazienza e attendere che Big G si decida a correre ai ripari con un aggiornamento correttivo.

Google Assistant

Nel frattempo, la vicenda contribuisce ad alimentare i dubbi su quanto l’azienda consideri realmente una priorità il perfezionamento dei suoi servizi legati all’intelligenza artificiale per l’utenza consumer. In questo periodo il team di sviluppatori di Google sta lavorando all’integrazione delle tecnologie basate su IA generativa con l’Assistente Google nella speranza di migliorarne le capacità, per esempio aggiungendo la possibilità di creare brevi riassunti di pagine web.

Tuttavia, se problemi elementari come un inutile pop-up continuano a non essere risolti, che fiducia possono avere gli utenti nello sviluppo di funzioni ben più complesse ed avanzate? Potrebbe apparire come un’estremizzazione – e forse lo è – ma il punto centrale è che Google ha la responsabilità di dedicare la massima attenzione ai suoi prodotti e servizi.

Forse Google sta cercando di perseguire troppe strade contemporaneamente nel campo della tecnologia conversazionale, senza prestare la necessaria cura ai prodotti che già si trovano nelle mani dei consumatori. Prima di avventurarsi in nuove imprese ambiziose legate all’IA, sarebbe opportuno che Google concentri le proprie energie e risorse per garantire che l’assistente digitale già esistente funzioni correttamente, senza fastidiosi bug che ne limitano le potenzialità.

Al momento, il continuo riaffiorare di questo problema sui Pixel sembra l’ennesima conferma di come il cammino verso la realizzazione di un assistente virtuale realmente intelligente e affidabile sia ancora lungo. Forse, prima di proiettarsi nel futuro, Google farebbe meglio a guardarsi indietro e risolvere i problemi del presente. Solo così tornerebbe a meritare la fiducia e l’entusiasmo degli utenti Pixel che, pagando profumatamente i telefoni top di gamma dell’azienda, si aspettano software all’altezza dell’elevato prezzo richiesto, sebbene almeno per il momento gli smartphone top di gamma di Google siano i più economici disponibili sul mercato.

Sì, perché secondo le più recenti indiscrezioni i prezzi degli attesissimi Pixel 8 sembrano destinati ad aumentare rispetto alla precedente serie Pixel 7, di conseguenza il colosso di Mountain View ha l’obbligo di prestare la massima attenzione al comparto software per conquistare i cuori dei potenziali clienti, attratti dall’esclusività dell’ecosistema.

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