Già da tempo sappiamo che presto Google implementerà all’interno di Android il nuovo Watch Unlock, una funzionalità che si pone come metodo di sblocco alternativo per lo smartphone sfruttando lo smartwatch.

Sin dal primo annuncio da parte del colosso di Mountain View, si è manifestata una certa confusione legata al fatto che molti hanno interpretato il nuovo Watch Unlock come una sorta di rebrand della sezione “Dispositivi attendibili” di Smart Lock. Proviamo, quindi, a spiegare di cosa si tratta e quali sono le differenze tra le due funzionalità.

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I metodi di autenticazione supportati da Android

Come molti di voi sapranno, il sistema operativo Android supporta da sempre svariati metodi di autenticazione, i principali dei quali sono una sequenza, un PIN o una password. Questi possono essere utilizzati per sbloccare il dispositivo o autenticarsi all’interno delle app.

Negli anni, poi, sono stati implementati nuovi metodi di autenticazione basati sull’autenticazione biometrica, come impronta digitale (quello ritenuto ancora oggi il più sicuro), il riconoscimento del volto e il riconoscimento delle iridi.

In generale, i metodi di autenticazione biometrica sono classificati in tre livelli (o classi), tutti e tre utili per potere sbloccare il dispositivo ma caratterizzati da alcune differenze.

  • Classe 3 (conosciuta in precedenza come “Forte”): può essere usato per l’autenticazione all’interno delle app; richiede l’inserimento del metodo di autenticazione principale dopo 72 ore dall’ultimo accesso tramite PIN, password o sequenza.
  • Classe 2 (conosciuta in precedenza come “Debole”): può essere usato per l’autenticazione all’interno delle app; richiede l’inserimento del metodo di autenticazione principale dopo 24 ore dall’ultimo accesso tramite PIN, password o sequenza.
  • Classe 1 (conosciuta in precedenza come “Conveniente”): richiede l’inserimento del metodo di autenticazione principale dopo 24 ore dall’ultimo accesso tramite PIN, password o sequenza.

Metodi di autenticazione Android

Cosa sono i “trusted agents”?

Al netto dei meccanismi di autenticazione principali e biometrici, ci sono i cosiddetti “Trusted agents” (letteralmente “agente di attendibilità”), delle specie di “condizioni” che, se soddisfatte, possono mantenere un dispositivo sbloccato più a lungo (nel caso in cui fosse già stato sbloccato tramite autenticazione principale o biometrica) ma non possono sbloccarlo direttamente.

Come parte dei Google Play Services, sui dispositivi Android (che sfruttano i servizi del colosso di Mountain View), esiste da anni la funzionalità “Smart Lock”, un agente di attendibilità pensato per fornire diversi modi per mantenere il dispositivo sbloccato più a lungo: tra questi vi sono “Dispositivo con te”, “Luoghi attendibili”, “Dispositivi attendibili” e, fino ad Android 10, “Volti attendibili”.

Smart Lock su Android 13

Cosa è Watch Unlock?

La voce “Dispositivi attendibili” è quella che molti utenti stanno confondendo con il nuovo “Watch Unlock” ma le due cose non coincidono.

Annunciato durante il CES di Las Vegas lo scorso gennaio, Watch Unlock è considerato appieno come un metodo di sblocco che consentirà agli utenti in possesso di uno smartwatch Wear OS di sbloccare lo smartphone Android a cui è associato, purché lo smartwatch sia sbloccato e si trovi entro un metro di distanza dallo smartphone.

La funzionalità dovrebbe funzionare sicuramente con i Google Pixel Watch ma, come suggerito qualche giorno fa, anche con i più recenti Samsung Galaxy Watch6 (a proposito, trovate qua la nostra recensione del modello Classic).

In cosa Watch Unlock differisce dai “Dispositivi attendibili”

A differenza di Watch Unlock, i “Dispositivi attendibili” di Smart Lock consentono all’utente di scegliere un dispositivo Bluetooth connesso (come uno smartwatch o un paio di cuffie) per mantenere sbloccato il telefono.

Pur essendo meno sicuro di un meccanismo di autenticazione principale o biometrica, Watch Unlock si configura come metodo di sblocco “conveniente” per sbloccare lo smartphone, ad esempio quando l’utente ha le mani bagnate o il volto non viene riconosciuto.

Per fare ciò, la funzionalità sfrutta la nuova API Active Unlock di Android 13 e viene in tutto e per tutto trattato come una nuova forma di autenticazione biometrica (immaginiamo classificata come metodo di classe 1, rifacendoci alla tabella presente poco sopra).

Addirittura, come riportato da Mishaal Rahman, Google starebbe lavorando per implementare Watch Unlock all’interno del menu delle impostazioni di sblocco biometrico su Android 14.

Watch Unlock tra le impostazioni di autenticazione biometrica su Android 14

A breve Smart Lock verrà rinominato in “Extend Unlock”

Pur essendo stata menzionata durante il CES 2023 di Las Vegas, la funzionalità Watch Unlock non è ancora stata lanciata ufficialmente dal colosso di Mountain View ma immaginiamo che ci possano essere novità in prossimità del lancio dell’atteso Pixel Watch 2.

Google ha anche riconosciuto che l’attesa funzionalità stia creando confusione in molti utenti e ha deciso di rinominare Smart Lock in Extend Unlock, in modo che già il nome della funzionalità sia indicativo del compito che la stessa va a svolgere. Questo passaggio di consegne è già in atto almeno dallo scorso aprile.

Smart Lock diventa Extend Unlock

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