Lo scorso anno, con una decisione alquanto a sorpresa, la casa automobilistica cinese NIO annunciò i propri piani per il lancio di uno smartphone Android aggiungendo che ne avrebbe rilasciato uno all’anno.

Nei mesi seguenti i rumor e le indiscrezioni si erano fatte sempre più insistenti riguardo questa ipotesi con l’ennesima conferma giunta qualche mese fa, in occasione dell’inaugurazione di una NIO House nel Guangdong in Cina, direttamente dall’amministratore delegato William Li il quale ha ammesso i piani dell’azienda di allargare la propria area di competenza dalle auto agli smartphone.

Ebbene, adesso lo smartphone in questione è nuovamente protagonista di una fuga d’informazioni che ne ha svelato alcune specifiche chiave. Scopriamole insieme.

Dopo le auto, NIO pensa a uno smartphone e vuole fare sul serio

Ebbene, nelle scorse ore lo smartphone di NIO è emerso sulla popolare piattaforma di benchmark AnTuTu, un indizio che suggerisce come la presentazione del dispositivo sia imminente. Come spesso accade la comparsa di uno smartphone su AnTuTu porta in dote una pletora di informazioni chiave sulle specifiche dello stesso e il NIO non fa eccezione.

Stando a quanto apparso sul portale e come si può evincere dalla schermata di AnTuTu, il primo smartphone di NIO (nome in codice N2301) dovrebbe poter vantare l’eccellente Qualcomm Snapdragon 8 Gen 2 coadiuvato con 12 GB di RAM di ultima generazione (LPDDR5X) e uno spazio di archiviazione massimo di 1 TB con memorie UFS 4.0.

NIO

Sul fronte del display l’unica informazione emersa è la presenza della frequenza di aggiornamento a 120 Hz. Inoltre, a detta di precedenti indiscrezioni, lo smartphone dovrebbe supportare la ricarica rapida da 100 W cablata.

Nessuna sorpresa lato software in quanto a bordo dovrebbe esserci Android 13 probabilmente pesantemente personalizzato dall’interfaccia NIO.

Nessun dettaglio aggiuntivo, invece, per quanto concerne la disponibilità e il prezzo ma è lecito attendersi che lo smartphone possa essere commercializzato solo in Cina, area in cui l’azienda opera da 8 anni.

Lo smartphone, inoltre, dovrebbe poter contare su alcuni software proprietari del produttore grazie ai quali integrarsi con gli autoveicoli del brand per eseguire operazioni come l’apertura e la chiusura dell’auto nonché controllarne i comandi a distanza e molto altro.

La mossa di NIO è probabilmente un unicum nel panorama degli smartphone: nell’ultimo decennio colossi del calibro di Apple, Samsung e Google si sono avvicinati sempre di più al mondo dell’automotive al fine di integrare i propri servizi con le auto dei maggiori produttori mondiali (basti vedere l’impegno profuso da Google in Android Auto o l’introduzione di CarKey di Apple) finendo, nel caso del brand di Cupertino, per lavorare, seppur in segreto, a una propria automobile.

NIO, d’altro canto, sceglie di compiere il percorso inverso, partendo dal settore degli autoveicoli per poi sbarcare in quello degli smartphone. Seguiremo con interesse le vicende del produttore cinese e vi aggiorneremo qualora dovessero emergere ulteriori dettagli in merito.

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