Ora dopo ora, si infittisce la trama delle indiscrezioni aventi per protagonisti i prossimi smartphone della gamma Pixel di Google: adesso si parla ancora una volta del primo pieghevole identificato come Google Pixel Fold e lo si fa per via di nuove voci riguardanti il SoC: a muovere il dispositivo dovrebbe essere il Tensor G2 di Big G, tuttavia il chipset potrebbe fregiarsi di un nuovo processo produttivo e, di conseguenza, risultare migliore del suo omonimo montato sugli ottimi Google Pixel 7.

Google Pixel Fold con un “nuovo” Tensor G2 (rumor)

Nelle scorse ore si è parlato a più riprese degli smartphone che il colosso di Mountain View si appresta a mostrare al mondo già in occasione del prossimo Google I/O 2023: la conferenza per gli sviluppatori — salvo ribaltoni — farà conoscere al mondo il medio di gamma Google Pixel 7a, ma c’è grande attesa per altri dispositivi, su tutti i futuri top di gamma della serie Google Pixel 8 — dei quali potremmo ricevere dei primi assaggi ufficiali — e il primo pieghevole del marchio: Google Pixel Fold. Di quest’ultimo, vi abbiamo riportato da poco il probabile (salatissimo) prezzo di listino e altri dettagli, ma in questa sede vediamo come un dettaglio celato alla vista potrebbe fare la differenza.

Secondo quanto raccontato dal leaker Revegnus su Twitter, le prestazioni del primo pieghevole di Big G verrebbero affidate al SoC Tensor G2, tuttavia non si trattererebbe dello stesso esatto SoC impiegato sugli ottimi Google Pixel 7 e Google Pixel 7 Pro. L’elemento di discontinuità sarebbe individuabile nel processo produttivo: come è noto, Samsung — il partner principale per i dispositivi Google — dispone di due nodi a 5 nm: uno con lo stesso processo 5LPE utilizzato per il chip Tensor originale e un altro dotato della più recente tecnologia 5LPP. In occasione del lancio dei Pixel 7, Google aveva fatto chiarezza sull’utilizzo di nodi a 5nm, ma non sul processo produttivo impiegato, pertanto il rumor odierno potrebbe aiutarci a risolvere questo dubbio: se confermato, implicherebbe l’utilizzo del più vecchio processo 5LPE sul Tensor G2 dei Pixel 7 e del più nuovo 5LPP sul SoC omonimo di Pixel Fold.

Il leaker non si ferma qui e anzi si spinge a fare un raffronto: il miglioramento sarebbe paragonabile a quello intercorrente tra l’Exynos W920 dei Samsung Galaxy Watch5 e il presunto Exynos W920 del successivo Watch6.

Allo stato attuale, queste sono pure e semplici indiscrezioni, pertanto possiamo solo aspettare l’arrivo — non scontato — di conferme o di smentite da parte di Google.

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