Preceduti da una interminabile quantità di anticipazioni, sono stati annunciati ufficialmente oggi Google Pixel 7 e Google Pixel 7 Pro, i due nuovi top di gamma della compagnia californiana, che ne aveva confermato l’esistenza diversi mesi fa, mostrandone le prime immagini in anteprima già nel corso del Google I/O 2022 svoltosi nel mese di maggio.

Non ci sono state sorprese, d’altro canto le decine di leak delle ultime settimane ci avevano svelato sostanzialmente ogni dettaglio, ma questo non toglie che si tratti di due telefoni innovativi che mantengono però un forte legame con la generazione precedente. Facciamo dunque la conoscenza dei due nuovi smartphone Google a partire dal consueto riepilogo della scheda tecnica, per passare poi alle tante funzioni che li rendono unici nel panorama della telefonia Android.

Caratteristiche tecniche di Google Pixel 7

Nel corso delle proprie presentazioni Google non si sofferma sempre sui dettagli tecnici, preferendo piuttosto focalizzarsi sulle funzioni offerte dai propri dispositivi. La prima novità di Google Pixel 7 rispetto a Google Pixel 6 è relativo allo schermo che mantiene una frequenza di refresh variabile fino a 90 Hz ma scende dal punto di vista delle dimensioni, attestandosi a 6,3 pollici, con una risoluzione FullHD+ (1080 x 2400 pixel), una luminosità massima di 1.400 nits e un vetro Corning Gorilla Glass Victus. Sotto lo schermo è presente un sensore di impronte digitali per garantire la massima sicurezza del dispositivo, sia per quanto riguarda lo sblocco sia per quanto riguarda l’autenticazione all’interno delle applicazioni.

Per il secondo anno consecutivo Google si affida a un processore proprietario, Google Tensor 2, che promette prestazioni ancora più elevate rispetto al modello originale dello scorso anno. È dotato di una CPU octa core, con due BIG Core Cortex X1 a 2,85 GHz, due Medium Core Cortex A78 a 2,35 GHz e quattro Small Core Cortex A55 a 1,8 GHz, con GPU ARM Mali G710 MP07.

Due le varianti di memoria disponibili, 8-128 GB e 8-256 GB, come sempre senza la possibilità di espandere la memoria interna. La RAM è di tipo LPDDR5X mentre la memoria interna segue lo standard UFS 3.1.

Per quanto riguarda la connettività abbiamo il supporto alle reti 5G (dual SIM con nanoSIM ed eSIM), WiFi 6E, Bluetooth 5.2, NFC, Google Cast, GNSS Dual Band, supporto a GPS, GLONASS, Galileo e QZSS, Nella parte inferiore dello smartphone è presente un connettore USB Type-C 3.2.

Il comparto fotografico è sempre stato uno dei punti di forza di Google e anche Google Pixel 7 non fa eccezione, sfoggiando un sensore da 50 megapixel (f/1.85)  da 1/1.31″ con lente grandangolare (FoV 82 gradi),OIS e Super Res Zoom fino a 8x, affiancato da un sensore ultra grandangolare (FoV 114 gradi) da 12 megapixel (f/2.2). Nella parte frontale, alloggiato ancora nella parte alta dello schermo con una soluzione di tipo punch hole, trova posto un sensore da 10,8 megapixel (f/2.2) pensato per alzare ulteriormente l’asticella della qualità e che viene utilizzato anche per lo sblocco col volto, di cui però parleremo tra poco.

La batteria, dalla capacità di 4.355 mAh, promette di coprire senza problemi anche le giornate più impegnative (fino a tre giorni con la modalità Extreme Battery Saver) ed è supportata dalla ricarica cablata a 20 watt e da quella wireless, per la massima libertà da parte dell’utente. Ritorna la certificazione IP68 che garantisce la resistenza del nuovo top di gamma ad acqua e polvere, come si conviene a uno smartphone di questo livello, così come gli speaker stereo per un audio di buona qualità.

Tre le colorazioni tra cui potranno scegliere i fan Google: nero ossidiana, verde cedro o bianco ghiaccio.

Caratteristiche tecniche di Google Pixel 7 Pro

Le dimensioni sono indubbiamente la principale differenza tra Google Pixel 7 Pro e il fratello minore, anche a causa di uno schermo QHD+ (1440 x 3120 pixel) LTPO OLED da 6,7 pollici, con frequenza di refresh variabile fino a 120 Hz e luminosità massima di 1.500 nits. Anche in questo caso è presente un sensore di impronte digitali posizionato sotto allo schermo, che fa il paio con lo sblocco con il volto reso possibile dal lavoro congiunto della fotocamera frontale e dell’intelligenza artificiale messa in campo da Google.

Non manca ovviamente il chipset proprietario Tensor 2, che in questo caso è affiancato da ben 12 GB di RAM LPDDR5X e da 128 o 256 GB di memoria interna di tipo UFS 3.1 non espandibile. Dati dunque che pongono questo Google Pixel 7 Pro in linea con i migliori top di gamma attualmente in circolazione, quantomeno per quanto riguarda la scheda tecnica. La connettività è la medesima di Google Pixel 7, senza alcuna variazione.

Per quanto riguarda la fotocamera posteriore Google ripropone la soluzione basata su tre sensori, assistiti da un sistema LDAF (Laser Detection Auto-Focus) per la messa a fuoco veloce. Si parte con un sensore principale da 50 megapixel (f/1.85) Quad Bayer da 1.1.31″con OIS eFoV di 82 gradi, a cui sono affiancati un ultra grandangolare (FoV 125,8 gradi) da 12 megapixel (f/2.2) e un terzo sensore Quad Bayer da 48 megapixel (f/3.5) in grado di offrire uno zoom ottico 4,8x e un Super Res Zoom fino a 30x. Nella parte frontale, ancora una volta con una soluzione punch hole al centro della parte alta dello schermo, è inserito il nuovo sensore d 10,8 megapixel utilizzato anche per lo sblocco del telefono col volto.

La batteria da 5.000 mAh, assistita dalla ricarica rapida cablata a 23 watt e wireless, promette di raggiungere 24 ore di autonomia anche nelle situazioni più complicate (72 ore attivando la funzione Extreme Battery Saver), mentre la certificazione IP68 assicura la resistenza ad acqua e polvere. Tre le colorazioni tra cui potete scegliere: Nero ossidiana, Grigio verde e Bianco ghiaccio.

Design di Google Pixel 7 e 7 Pro

Al contrario di quanto accaduto negli anni precedenti, quando il design è cambiato più volte, Google ha voluto mantenere una certa continuità nel design della serie Pixel 7, e lo testimoniano le pochissime differenze dal lato estetico, che si concentrano di fatto nell’inserto fotografico. Resta quindi la barra della fotocamera, con i due modelli immediatamente riconoscibili per via del diverso numero di sensori.

A differenza dello scorso anno, quando la barra dei Pixel 6 era nera e non permetteva di capire al volo di che modello si trattasse, la barra è in alluminio (opaco su Pixel 7 e lucido su Pixel 7 Pro) e consente di vedere la singola apertura per i due sensori di Pixel 7 e la doppia apertura per i tre sensori di Pixel 7 Pro. Vale la pensa segnalare inoltre che il telaio in alluminio di entrambi i dispositivi è realizzato al 100% con materiale riciclato.

Entrambi i telefoni sono più compatti rispetto ai modelli dello scorso anno, abbastanza scontato per Pixel 7 visto lo schermo più piccolo, non così scontato per Pixel 7 Pro. Il più piccolo dei due misura 155,64 x 73,16 x 8,7 millimetri (Pixel 6 misura 158,6 x 74,8 x 8,9 millimetri) con un peso di 195,5 grammi mentre la versione Pro misura 162,9 x 76,55 x 8,9 millimetri (Pixel 6 Pro misura 163,9 x 75,9 x 8,9 millimetri) e un peso di 212 grammi.

Invariata la parte frontale, con Pixel 7 che offre uno schermo completamente piatto a differenza di Pixel 7 Pro il cui schermo è leggermente curvo ai lati. Sul retro va detto che Google ha posto una maggiore cura nell’integrazione della barra fotografica con il resto dello smartphone. I bordi laterali della barra sono infatti un tutt’uno con il frame laterale, riprendendone anche il colore per un aspetto visivo decisamente più gradevole.

Funzioni di Google Pixel 7 e 7 Pro

Se da un punto di vista del design Google non ha presentato particolari novità, preferendo concentrarsi su piccoli dettagli che hanno reso ancora più belli i due top di gamma, non mancano sicuramente i motivi di curiosità per le novità legate al lato software e alle funzioni, da sempre vero punto di forza di una serie di smartphone che non va a cercare le prestazioni pure, quanto piuttosto la miglior esperienza utente possibile.

La prima grande novità, che avrebbe dovuto debuttare sulla serie precedente, è lo sblocco dello smartphone con il volto ottenuto senza che sia stato necessario aggiungere sensori aggiuntivi (come invece fa Apple e come ha fatto in passato Huawei). Sfruttando la tecnologia DPAF (dual-pixel auto-focus) viene rilevata la profondità delle immagini, in modo sufficientemente preciso da migliorare la sicurezza rispetto al vecchio sblocco in 2D che poteva essere aggirato da una semplice foto, sfruttando ovviamente l’intelligenza artificiale. Tale funzione però non può essere utilizzata per accedere alle applicazioni o per autorizzare i pagamenti, non essendo considerata completamente sicura.

Gli smartphone targati Google hanno da sempre il comparto fotografico tra i propri punti di forza, grazie soprattutto a un software particolarmente evoluto assistito da una AI spesso superiore alla concorrenza. Non è dunque una sorpresa trovare numerose funzioni rese possibili proprio dalla presenza di una intelligenza artificiale particolarmente evoluta.

Con lo zoom ad alta definizione (fino a 8X su Pixel 7 e fino a 30X su Pixel 7 Pro) è possibile ottenere immagini nitide anche a distanza dal soggetto, con una qualità ottica simile a un 2X su Pixel 7 e 10X sulla versione Pro. Quest’ultimo può contare anche su Macro Focus, per realizzare scatti in qualità HDR+ anche a tre centimetri dal soggetto, per stimolare la creatività.

L’inquadratura guidata permette poi alle persone non vedenti o ipovedenti di realizzare selfie perfetti, con una combinazione composta da guida audio, animazioni visive ad elevato contrasto e feedback tattile. Novità anche in campo video, con i video HDR a 10 bit che insieme alla sfocatura cinematografica permettono di realizzare contenuti di qualità, proprio come quelli che si vedono al cinema.

E se avete qualche foto sfuocata, anche vecchia, la funzione Foto nitida, che sfrutta il machine learning per rimuovere sfocature e disturbi visivi. Migliora inoltre la qualità di Real Tone, che ha beneficiato di un nuovo training realizzato con ritratti di oltre 10.000 persone di colore, così da permettere alla fotocamera dei Pixel di rendere in modo autentico qualsiasi tonalità di pelle.

Totalmente inedita è anche la funzione che permette di rilevare colpi di tosse e russamenti durante il sonno notturno, con un grafico da consultare al mattino per rilevare eventuali problemi notturni. Ovviamente sarà necessario consentire allo smartphone di registrare l’audio, che in ogni caso sarà processato sul dispositivo senza essere registrato e non sarà in nessun caso condiviso con Google.

Non mancano ovviamente le novità per le principali applicazione Google, a partire dalla digitazione vocale con Google Assistant disponibile ora anche in italiano, francese e spagnolo. Arrivano anche le frasi veloci, che hanno debuttato su Nest Hub Max, per offrono maggiori comandi vocali per gli utenti.

Messaggi offre la funzione di trascrizione dei messaggi vocali e novità sono state annunciate anche per Direct My Call, la funzione gestita da Duplex. Il Registratore riconoscerà presto le varie voci, trascrivendole in maniera più ordinata invece che in un testo unico e il widget At a Glance aggiunge gli allarmi per le piogge direttamente sulla schermata di sblocco.

Con Pixel 7 migliora anche la funzione Direct My Call, utile per destreggiarsi tra i vari menu dei centralini delle aziende. Con i Pixel 7 è possibile visualizzare una lista dei menu, ancora prima che siano pronunciati, per semplificare la vita agli utenti. Il tutto con la massima attenzione alla sicurezza, grazie al chip Titan M2 integrato nello smartphone, mentre nel corso del 2022 arriverà la VPN gestita da Google One senza costi aggiuntivi.

Uno smartphone nasce prima di tutto per telefonare e Google non si è dimenticata di questa funzione che per molti è quasi secondaria. Con Chiamata Nitida viene utilizzato l’apprendimento automatico per ridurre al minimo i rumori di sottofondo, per rendere più chiara e limpida la voce dell’interlocutore, per avere chiamate perfette in qualsiasi luogo. e con Pixel Call Assist gli utenti avranno numerose funzioni per chiamare o per rifiutare le chiamate, in maniera semplice e intuitiva.

Anche quest’anno Google ha scelto di portare la connettività UWB (Ultra-Wide Band) solamente su Google Pixel 7 Pro, lasciando a bocca asciutta chi deciderà di acquistare Pixel 7. Il sistema operativo è ovviamente Android 13, con la garanzia di ricevere tre major release e gli aggiornamenti di sicurezza per cinque anni.

Prezzi e disponibilità di Google Pixel 7 e 7 Pro

Sia Google Pixel 7 che Google Pixel 7 Pro sono pre-ordinabili fin da subito, con le consegne che prenderanno il via a partire dal prossimo 13 ottobre. I prezzi rimangono gli stessi dello scorso anno, con Google Pixel 7 in vendita a partire da 649 euro e Google Pixel 7 Pro in vendita a partire da 899 euro; i prezzi si riferiscono alle versioni con 128 GB di storage, mentre quelle da 256 GB costano entrambe 100 euro in più, per cui 749 e 999 euro.

Entrambi gli smartphone, come è accaduto lo scorso anno, non includono un caricabatterie nella confezione di vendita. Quest’anno potete acquistare Google Pixel 7 e 7 Pro anche su Amazon, con consegna prevista per il 13 ottobre. Qui sotto trovate tutti i link per le varie versioni e colorazioni. Ovviamente sono in vendita sul Google Store, con le stesse modalità, colorazioni e tempistiche.