La telenovela legata al potenziale arrivo del supporto allo sblocco facciale sui Google Pixel 6 e Pixel 6 Pro vive un nuovo episodio: sembra che Google abbia infatti trovato un nuovo e particolare modo per potere, finalmente, sbloccare la questione e, potenzialmente, consentire agli utenti in possesso di uno degli attuali top gamma della casa di sbloccare il proprio dispositivo tramite il proprio volto.

La questione è piuttosto tortuosa e bisogna partire da lontano per potere comprendere i motivi che abbiano spinto Google a non implementare, fino ad oggi, lo sblocco facciale sui suoi dispositivi più recenti: il motivo più accreditato sembra comunque legato al rapporto prestazioni/efficienza ma le cose, grazie ad un nuovo algoritmo, potrebbero cambiare.

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Google Pixel 6 e sblocco facciale: una lunga strada

Il Google Pixel 6 Pro è stato lanciato sul mercato nell’ottobre del 2021 (ed è poi arrivato in Italia, assieme al fratello Pixel 6, lo scorso febbraio) e, nei piani iniziali di Google, emersi ad aprile 2022, avrebbe dovuto supportare lo sblocco facciale, almeno stando a quanto suggerito da alcune pagine dell’app Security Hub sul Google Play Store e ad alcune immagini pubblicitarie trapelate in prossimità del lancio ma poi sparite.

Di fatto, l’unico dei due primi esponenti della gamma Google Pixel 6 a ricevere lo sblocco con il volto avrebbe dovuto essere proprio il modello Pro, e il motivo sarebbe da ricondurre all’hardware dedicato alla fotocamera anteriore differente tra i due smartphone: mentre il Pixel 6 è dotato di una fotocamera anteriore che non supporta il DPAF (Dual Pixel Auto Focus), il Pixel 6 Pro ospita una fotocamera anteriore che lo supporta e che gli consente, dunque, di creare mappe di profondità, utilizzate per maggiore sicurezza nel processo di verifica del volto inquadrato.

Andando avanti arriviamo all’inizio di luglio 2022, mese in cui abbiamo vissuto un nuovo capitolo di questa storia: il colosso di Mountain View sembrava ancora al lavoro per implementare lo sblocco col volto sul proprio smartphone di punta; tuttavia, le problematiche legate al mancato rilascio della funzionalità sono legate a problemi di precisione e all’impatto che avrebbe avuto sulla durata della batteria. Analizzando il codice della build rilasciata come aggiornamento QPR3 (terzo rilascio trimestrale) di Android 12, è emerso che la CPU sarebbe stata sottoposta ad un maggiore sollecito per un secondo, proprio per facilitare l’elaborazione richiesta, eventualmente, dallo sblocco col volto.

Un nuovo e particolare algoritmo dona qualche speranza

Arriviamo ad oggi e scopriamo, grazie al portale specializzato 9to5google, che Google avrebbe in serbo una nuova versione del Pixel Face Unlock che incorpora al suo interno il lettore delle impronte digitali sotto al display presente sui propri smartphone di punta. In particolare, questo nuovo approccio potrebbe portare lo sblocco facciale anche sul Pixel 6 e su altri modelli, piuttosto che sul solo Pixel 6 Pro.

Nello specifico, il nuovo algoritmo prevede che qualora un volto venga riconosciuto ma non con totale certezza, Google abbasserà la soglia di riconoscimento necessaria per lo sblocco tramite impronta digitale: in soldoni, se lo smartphone ha qualche dubbio sull’identità della persona che cerca di sbloccarlo con il volto, chiederà l’aiuto ad una sorta di versione meno precisa del lettore d’impronte.

In questo modo, il riconoscimento facciale non richiede la presenza di hardware aggiuntivo e, sempre secondo quanto riportato, sarebbe in fase di test sia su Pixel 6 che su Pixel 6 Pro; niente vieta, ad esempio, che lo sblocco col volto possa dunque arrivare persino sul Google Pixel 6a e su altri dispositivi della serie A targata Google.

Dall’analisi del codice del nuovo Pixel Face Unlock, inoltre, emerge che i prossimi Google Pixel 7 e Pixel 7 Pro offriranno il supporto al PDAF (discriminante con il vecchio algoritmo di sblocco tramite volto del colosso di Mountain View). Un ulteriore vantaggio di questo nuovo approccio risiede nella maggiore efficienza dal punto di vista energetico e, potenzialmente, risolve tutti i precedenti problemi legati allo sblocco facciale che ha fronteggiato Big G.

Non è la prima volta che Google sfrutta più sensori per il processo di sblocco: Pixel 4, dotato del particolare hardware di Project Soli, sfruttava i sensori di rilevamento della presenza per attivare i sensori di sblocco facciale nel momento in cui qualcuno arrivava davanti allo smartphone.

Quello che, invece, rimarrebbe ancora un limite importante del nuovo Pixel Face Unlock è il lettore delle impronte digitali sotto al display che troviamo a bordo degli smartphone della gamma Pixel. Sembra infatti che questo metodo di sblocco non convenzionale, ibrido tra sblocco facciale e sblocco tramite impronta, possa essere una sorta di espediente per velocizzare lo sblocco del dispositivo.

Molti utenti, infatti, continuano a lamentare che i propri Google Pixel 6 siano dotati di un sensore sotto la media rispetto ad altri dispositivi Android di punta: con i vari aggiornamenti di sistema la situazione è un po’ migliorata ma la strada da fare sembra ancora molta. Non vi sono informazioni su quando questo nuovo Pixel Face Unlock verrà rilasciato e, soprattutto, se mai arriverà effettivamente sugli smartphone della serie Pixel 6: questi dispositivi, infatti, potrebbero essere sfruttati da Google unicamente come banco di prova in vista dei prossimi Pixel 7, smartphone per i quali, tuttavia, lo sblocco con il volto è ancora in fase di sviluppo. Solo l’autunno ci darà le risposte che cerchiamo.

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