Google Pixel 6 Pro può contare su un sensore per il riconoscimento delle impronte digitali integrato nel display ma pare che nei progetti iniziali del colosso di Mountain View vi fosse quello di offrire agli utenti un’alternativa a questo sistema di sblocco.

Stando a quanto viene riportato da 9to5Google, infatti, sembra che inizialmente il team di Google volesse integrare anche un sistema di sblocco del device basato sul riconoscimento facciale.

Una possibile chicca per Google Pixel 6 Pro

Tale soluzione, sempre secondo i progetti del colosso di Mountain View, avrebbe dovuto rappresentare una funzionalità esclusiva di Google Pixel 6 Pro mentre i possessori del modello più piccolo si sarebbero dovuti accontentare del sensore per il riconoscimento delle impronte digitali.

Dal punto di vista hardware i due smartphone lanciati da Google nel 2021 presentano delle differenze: la versione base, infatti, ha un sensore da 8 megapixel con un campo visivo di 84° mentre la versione Pro ha un sensore da 11,1 megapixel con un campo visivo di 94°. In entrambi, tuttavia, mancano componenti dedicate al sistema di sblocco basato sul riconoscimento del viso (come, ad esempio, un sensore IR o un proiettore di punti oppure una soluzione simile a Radar Soli).

In pratica, il sistema studiato dal colosso di Mountain View dovrebbe basarsi su appositi algoritmi capaci di valutare se la persona “catturata” dalla fotocamera frontale sia effettivamente il proprietario del dispositivo da sbloccare.

Ad aiutare Google a garantire una precisione di alto livello vi dovrebbero essere le potenzialità del processore Google Tensor e i grandi progressi compiuti negli ultimi anni nel settore del machine learning.

La decisione di non includere questa funzionalità in Google Pixel 6 Pro pare sia stata presa all’ultimo momento, tanto che non tutto il materiale marketing usato in occasione del suo lancio è stato “aggiornato” in tempo.

Stando alle ultime indiscrezioni, il sistema di sblocco facciale dovrebbe essere introdotto finalmente con il prossimo Pixel Feature Drop, facendo ovviamente salva l’ipotesi di nuove modifiche dei programmi all’ultimo minuto. Staremo a vedere.

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