Richard Yu, CEO di Huawei Consumer Business Group, avrebbe definito “stupidi” alcuni cambiamenti in precedenza apportati alla EMUI, l’interfaccia proprietaria di Huawei basata su Android.

L’informazione risale allo scorso mercoledì e fa menzione di alcune persone che avrebbero visto i messaggi indirizzati da Richard Yu agli ingegneri che si occupano del software di Huawei.

Pare che ad attirare maggiormente le critiche del CEO sia stata l’inconsistenza del comportamento della EMUI. Alcune altre lamentele, stando a quanto riportato, avrebbero riguardato la tendenza del firmware a non mettere sufficientemente in risalto le features che lo contraddistinguono e che incidono significativamente in termini di vendite.

La fonte, purtroppo, non chiarisce quale versione specifica della EMUI sia stata oggetto delle critiche del CEO.

In un altro colloquio, Richard Yu aveva praticamente ammesso che il software aveva rappresentato per Huawei un punto debole, tale da aver frenato (sia in termini di prestazioni che di vendite) i suoi top di gamma negli anni precedenti, promettendo massimo impegno in ottica futura per continuare a migliorarlo, come poi è effettivamente avvenuto.

La progressiva espansione ha portato il colosso cinese a diventare il terzo più grande produttore di smartphone al mondo, ma il software presente a bordo delle versioni internazionali dei suoi device è rimasto per diverso tempo molto (troppo) simile a quello presente sui dispositivi venduti in patria, dove però la maggior parte dei prodotti e dei servizi di Google viene bloccata.

Richard Yu ha rivendicato l’impegno profuso per superare l’impasse rendere l’EMUI più adeguata alle preferenze dell’utenza occidentale, abituata a versioni di Android la cui user experience è incentrata sui servizi di Google e sul Play Store.

Pare che il team software di Huawei, al fine di creare una migliore esperienza utente sui propri flagship Android, abbia preso come benchmark di riferimento iOS di Apple (o almeno è ciò che afferma un impiegato della divisione Ricerca e Sviluppo dell’azienda).

Ci si aspetta che i device della gamma Mate 10 (con particolare riferimento all’eccellente Mate 10 Pro) possano essere i primi a trarre benefici dagli sforzi compiuti da Huawei per migliorare il proprio software.