Recensione Huawei Mate 10 Pro – Huawei questa volta ci ha sorpresi, dopo un Mate 9 di buon livello ma senza quella verve che lasciasse veramente soddisfatti, ha reinventato addirittura il concetto di smartphone equipaggiandolo di una intelligenza artificiale.

Non è solo questo però: Huawei Mate 10 Pro è interamente nuovo, a partire dal design, passando per il favoloso display e giungendo alla velocità di rete in download di 1,2 Gbps.
In un certo senso questo smartphone anticipa i tempi, mettendo sul piatto della bilancia non solo una scheda tecnica da vero top di gamma, ma anche un software innovativo e in grado di adattarsi alle esigenze dell’utente.

Insomma, c’è tanta carne al fuoco per la recensione di Huawei Mate 10 Pro quantomai interessante e tutta da scoprire.

Video recensione di Huawei Mate 10 Pro

Unboxing di Huawei Mate 10 Pro

In confezione troverete un alimentatore da parete rapido con certificazione di sicurezza,  in grado di ricaricare lo smartphone in poco più di 1h30min, ma capace di fargli raggiungere il 50% in circa mezz’ora.

E’ inclusa anche un cover in TPU trasparente di buona qualità, molto meglio rispetto alla plastica rigida che era fornita con Mate 9, c’è ovviamente il cavetto Type-C/USB per scambio dati e ricarica.
Troverete anche un dongle indispensabile per poter ascoltare musica con le cuffiette, ovvero un adattatore Type-C/Jack da 3,5 che sopperisce alla mancanza dell’uscita cuffie.

Hardware & Connettività

Huawei Mate 10 Pro è equipaggiato con un processore proprietario HiSilicon Kirin 970, octa core realizzato a 10 nm con 4 core Cortex-A72 da 2,4 GHz e 4 Core Cortex A53 da 1,8 GHz; è coadiuvato da una GPU Mali G72 MP12 a 12 core e da 6 GB di RAM lpDDR4x. Fa parte del SoC anche una NPU (Neural Processing Unit) che si occupa della gestione di tutti i processi di intelligenza artificiale “on site”.
La memoria interna non è espandibile e viene proposta nell’unico taglio da 128 GB, in configurazione UFS 2.1

La dotazione hardware prevede un lettore di impronte digitali posizionato sul retro, velocissimo e preciso, un accelerometro, giroscopio, magnetometro e barometro.
Non mancano i classici sensori di luminosità e prossimità, presente anche un piccolo e non troppo visibile LED di notifica e il trasmettitore infrarossi.

In fatto di connettività troviamo lo scambio dati LTE di Cat. 18 (1,2 Gbps in download), WiFi ac, Bluetooth in versione 4.2 (non verrà aggiornato alla versione 5), NFC, GPS.
Peccato per il Bluetooth che non è allineato alle proposte della concorrenza, addirittura sulla fascia media.

NPU

Questa costituisce la vera e propria innovazione di Huawei Mate 10 Pro, in quanto è in grado di rimodulare completamente il funzionamento dello smartphone.
Si tratta di un’intelligenza artificiale che agisce costantemente con l’obiettivo di massimizzare il rendimento dell’hardware in termini di prestazioni e risparmio energetico.

È stata istruita con migliaia di scenari e ogni giorno può accrescere il suo background di esperienza modellando gli algoritmi sull’uso tipico dell’utente.
Al momento attuale è difficile valutarne l’efficacia, in linea teorica dovrebbe dare i suoi frutti nel lungo periodo, quando mediamente gli smartphone cominciano a perdere autonomia e performance.

A partire da oggi metteremo sotto torchio il Mate 10 Pro e continueremo finché non avremo dei risultati concreti da potervi riportare.

In ogni caso si tratta di un’innovazione che anticipa i tempi e su cui si giocherà la partita tra i grandi player del mercato già a partire dal prossimo anno, Huawei ci è arrivata per prima e di questo bisogna darle atto.

Parte telefonica e antenne

Ottimo il Mate 10 Pro sotto questo punto di vista, è uno smartphone molto affidabile che si propone come soluzione ideale per chi passa le proprie giornate al telefono.
Innanzi tutto è dotato di connettività 4G su entrambi gli slot nano sim e ha bande di frequenza complete.

Prende bene ma soprattutto è la qualità in chiamata a stupire: una tecnologia che Huawei chiama “Easy Talk” agisce costantemente per la riduzione del rumore di disturbo in chiamata, anche nei contesi rumorosi riusciremo a farci sentire senza alcun problema.
Inoltre il telefono rielaborerà la nostra voce amplificandola e ripulendola dalle interferenze. Un risvolto pratico di questa feature è la possibilità di bisbigliare al microfono senza che il nostro interlocutore faccia fatica a capirci, perfetto in molti contesti e realmente utile.

Nessun problema con il resto della connettività ma come già detto la mancanza del BT 5.0 è abbastanza grave. Valore SAR 0.88 W/kg.

Prestazioni

Huawei Mate 10 Pro si è comportato benissimo in tutte le situazioni di utilizzo, non abbiamo notato alcun rallentamento o indecisione.

Non è in assoluto lo smartphone più veloce e fluido che abbiamo visto quest’anno, ma bisogna anche tenere conto che vede installata una prima versione della EMUI 8.0, sicuramente destinata a migliorare nel tempo.

Bene in gaming e in navigazione dove l’ottimo display e il comparto audio permettono di avere qualcosa in più rispetto alla media.

Ergonomia, Design & Materiali

Huawei Mate 10 Pro è costruito in metallo e vetro, molto diverso dai predecessori ma di assoluta qualità, è resistente all’acqua con certificazione IP67.

Il design è estremamente elegante e raffinato, la barra opaca sul retro in vetro lucido riesce a diversificare il design e nello stesso tempo a impreziosirlo. Bello anche il bordo che richiama il design della scorsa generazione.

Il form factor di 18:9 rende l’impugnatura più agevole e permette allo smartphone di mantenere dimensioni “umane” anche con una cover.

Sulla parte frontale l’ottimizzazione degli spazi è eccellente, molto più di quel che dicono i numeri. Diversamente da altri device, infatti, il bordo è netto e non “spancia” verso l’esterno.

Display, Audio & Multimedia

Il display di Huawei Mate 10 Pro è una bellissima unità Amoled da 6 pollici con risoluzione FullHD+. Sì, la risoluzione non è Quad HD ma a nostro giudizio non è un grosso problema,  anzi si rivela un toccasana per quanto riguarda l’autonomia.

L’unico inconveniente potrebbe essere utilizzando i visori di realtà aumentata, ecco in questo caso effettivamente non è l’ideale.

Se però il sacrificio sulla risoluzione è ciò che ha portato a tutta la qualità che possiamo ammirare in questo pannello allora ben venga,  i neri sono ovviamente profondi, i colori brillanti e siamo quasi ad un livello degli ultimi Super Amoled di Samsung.

Lo schermo è senza ombra di dubbio il passo in avanti più grosso che ha fatto a Huawei, non solo rispetto a Mate 9 ma anche rispetto agli ultimi P10 e P10 Plus.

Il comparto audio in generale è certamente un valore aggiunto di questo Huawei Mate 10 Pro. Innanzitutto non c’è il jack da 3,5 mm ma con l’adattatore USB/Type-C potrete collegare un paio di cuffie e sfruttare una serie di opzioni per personalizzare l’audio davvero molto interessanti. All’interno c’è un DAC a 32 bit integrato,  non dedicato ma di grande qualità che garantisce un audio in cuffia molto valido.

Il secondo aspetto meritevole e invece il sonoro in uscita dall’altoparlante. La capsula auricolare e lo speaker principale collaborano per ricreare un effetto avvolgente e l’audio si modificherà in base all’orientamento dello smartphone.

La potenza sonora e la qualità non mi hanno realmente impressionato come era stato per il Mate 9, tuttavia già il sol fatto di essere stereo lo pone su un gradino superiore rispetto ai principali top smartphone del 2017.

Fotocamera

Huawei Mate 10 Pro integra una doppia fotocamera posteriore, una RGB da 12 mega pixel e una da 20 mega pixel in bianco 3 nero, in entrambi i casi l’ottica ha apertura F/1.6 ma solo la cam RGB è stabilizzata. Frontalmente c’è un sensore da 8 mega pixel F/2.0 a fuoco fisso.

La qualità degli scatti è molto buona, soprattutto con buona illuminazione ambientale. Scattando a risoluzione piena le foto sono ricche di dettaglio ma soffrono di contrasto e nitidezza troppo spinti, il livello rimane comunque elevato e paragonabile a smartphone di riferimento sulla fascia alta.

Con luce intermedia e in ambienti chiusi, il Mate 10 migliora decisamente le performance della passata generazione, merito chiaramente delle nuove lenti con apertura ampia. Possiamo dire lo stesso delle macro e dei ritratti con effetto software, finalmente credibili e più naturali rispetto a quanto visto su Huawei P10 Plus.

In notturna le performance degradano velocemente, bisogna spesso ripetere lo scatto per ottenere una buona immagine e in generale le foto ci sono parse carenti sotto diversi punti di vista. In particolare l’algoritmo di gestione del rumore è ancora imperfetto e spesso il software tende a desaturare troppo i colori per preservare i dettagli.

AGGIORNAMENTO: la fotocamera ha ricevuto un corposo aggiornamento che ha sensibilmente migliorato le performance in notturna e mitigato la tendenza a enfatizzare i contrasti di giorno. 
In virtù di questo abbiamo rivisto il punteggio dato al comparto fotografico. 

I selfie seguono l’andamento delle foto, bene con tanta luce, solo discreti di sera, in questo caso c’è stato un passo indietro rispetto al Mate 9, in particolare per l’assenza dell’autofocus. Le performance non sono comunque male e si possono tranquillamente ascrivere tra quelle degli smartphone di fascia medio-alta.

Non benissimo i video, arrivano fino al 4k a 30 fps ma perdono la stabilizzazione elettronica già al FullHD 60 fps. Proprio la stabilizzazione è l’aspetto più problematico, e nonostante si sia fatto un certo passo avanti, ci aspettiamo decisamente di più da un flagship.

Batteria & Autonomia

Non è stato semplice valutare l’autonomia di Huawei Mate 10 Pro, perché entrano in gioco due importanti variabili. La prima è l’introduzione di Android 8.0 Oreo che sulla carta promette una migliore ottimizzazione, la seconda è l’efficacia della NPU.

Posso darvi comunque un giudizio molto positivo anche se il comportamento della scarica non è sempre lineare,  entrando più nel dettaglio con un utilizzo molto intenso sembra che la batteria non voglia mai scendere, però se andiamo a normalizzare la nostra giornata con un utilizzo paragonabile a quello che si potrebbe fare tutti i giorni, allora il dispositivo non fa più di 5 ore e qualche minuto di schermo attivo in una giornata piena.

Questo comportamento in chiaroscuro ci fa pensare che comunque ci sia ancora margine di miglioramento, anche perché non dimentichiamo che è dotato di una batteria da 4000 mAh.

Software

Huawei Mate 10 Pro arriva con la nuova EMUI 8.0 basata su Android 8.0 Oreo.
In linea generale si tratta della solita EMUI, interfaccia personalizzata di Huawei, curata graficamente e con tante funzionalità utili.

L’arrivo di Android 8.0 ha giovato al software della casa cinese portando ad una riorganizzazione razionale del menù impostazioni e a qualche bonus come la modalità picture in picture sul browser, le notifiche posticipabili, le scorciatoie sulle icone del launcher.

Huawei ha condito la EMUI con qualche altra chicca come lo split screen automatico al ricevimento di una notifica o la “quick ball”, un tasto fluttuante e posizonabile a piacimento che permette di sfruttare appieno lo schermo senza barra di navigazione.

La funzionalità in assoluto più interessante è però Easy Projection, ovvero il collegamento ad un monior tramite cavo hdmi/TypeC che trasforma lo smartphone in una pc super portatile, in grado di far girare in ambiente desktop la maggior parte delle applicazioni di Android.
A differenza della proposta Samsung con la DeX, sul Mate 10 Pro non saranno necessarie dock ma un semplicissimo cavetto.

Vi riproponiamo volentieri un approfondimento che abbiamo realizzato negli scorsi giorni proprio sulle novità del software Huawei e sulla AI.

In conclusione

Siamo alle battute finali della recensione di Huawei Mate 10 Pro, proposto ad un prezzo consigliato in Italia di 849 Euro.

Finalmente abbiamo avuto da Huawei la risposta di alto livello che aspettavamo da un paio d’anni, il colosso cinese si è dimostrato maturo anche sulla fascia premium del mercato.

Huawei Mate 10 Pro ha davvero tante frecce al suo arco, su tutte l’affidabilità del comparto telefonico e il suo essere futuristico grazie all’adozione della NPU.

Non è comunque uno smartphone perfetto: l’assenza del jack audio, della ricarica wireless, dell’espansione di memoria, del Bluetooth 5.0 e un comparto foto e video leggermente sotto le aspettative, sono tutte piccole sbavature che potrebbero non andare giù agli utenti più esigenti.

In ogni caso i compromessi sono davvero pochi e non condizionano negativamente  la piacevolissima esperienza d’utilizzo che riesce a darvi, inoltre il futuro potrebbe riservare altre sorprese, ammesso e non concesso che la sua intelligenza artificiale si rivelasse davvero efficace.

Huawei Mate 10 Pro sarà disponibile dalla metà di Novembre ad un prezzo consigliato di 849€.

Pagella

9.4
Display
8.0
Ergonomia
9.6
Hardware
9.3
Software
8.5
Batteria
9.5
Fotocamera
7.3
Qualità/prezzo
10
Materiali
9
Audio
9.3
Esperienza Utente
9.1