Dopo aver annunciato un nuovo programma di investimenti per le startup appena nate che hanno come obiettivo quello di ampliare l’hardware o le funzionalità di Google Assistant, Google ha rilasciato di conseguenza una nuova guida alla progettazione e creazione di applicazioni per la sua ultima piattaforma!

La guida in questione, reperibile a questo indirizzo, fornisce un’introduzione e diversi aiuti per i nuovi sviluppatori ma anche per quelli più esperti.

“La creazione di azioni per Google Assistant richiede un’ampia esperienza di progettazione (ad esempio, progettazione di interfacce vocali, progettazione di interazioni, visual design, motion design e scrittura UX) che abbiamo perfezionato in un’unica disciplina: la progettazione della conversazione.”

Dichiarazione di Google in merito a ciò che è richiesto per lo sviluppo di applicativi.

L’azienda ha progettato la guida per aiutare gli sviluppatori a:

  • creare conversazioni naturali e intuitive per gli utenti;
  • rendere disponibile le conversazioni su tutti i dispositivi, per aiutare gli utenti ovunque si trovino.

Ciò che è davvero interessante notare riguarda le sezioni in cui il sito è suddiviso. Google si rivolge come abbiamo detto sia ai nuovi sviluppatori che a quelli più avanzati, con una guida suddivisa prevalentemente in componenti “conversazionali” e visivi.

Quest’ultimo settore potrebbe indicare, come più volte discusso in precedenza, una particolare attenzione nei confronti di soluzioni applicative rivolte ad un possibile Google Assistant implementato in un dispositivo con display.

“Conversation Design è un linguaggio di design basato sulla conversazione umana. Più un’interfaccia sfrutta la conversazione umana, meno gli utenti devono essere istruiti su come usarla. Si tratta di una sintesi di diverse discipline di progettazione, tra cui la progettazione di interfacce utente vocali, design di interazione, visual design, motion design, audio design e scrittura UX.”

La spiegazione di Google su cosa sia il “Conversation Design”.

Per capirlo a fondo, il sito contiene anche una sezione di suggerimenti pratici che aiuterà gli sviluppatori in varie fasi della progettazione: quale componente conversazionale scegliere e, nel caso, come utilizzarlo anche per “progettare i modi in cui una conversazione può deviare dai percorsi più comuni“.

Google sembra stia dando molta importanza al settore dell’intelligenza artificiale ultimamente, in modo da spronare i suoi sviluppatori ad adottare tecniche di programmazione sempre più efficienti e capaci quasi di pensare autonomamente.

Voi cosa ne pensate di questa recente tecnologia, e come pensate possa essere sfruttata in futuro? Fatecelo sapere con un commento!