Dopo una serie infinita di indiscrezioni che ci hanno tenuto compagnia negli ultimi mesi, Google Pixel 6a diventa finalmente realtà e viene proposto da Google “a meno di quanto ti aspetti”.

Non solo software, dunque, per Big G, che in occasione della prima giornata del Google I/O 2022 ha svelato anche il proprio nuovo smartphone Android medio-gamma della serie A.

Google Pixel 6a è ufficiale e vuole conquistare la fascia media

Il nuovo Google Pixel 6a si configura come naturale successore del Pixel 5a 5G, svelato lo scorso agosto dal colosso di Mountain View e mai arrivato ufficialmente in Italia, ponendosi come arma verso la conquista della fascia media del mercato.

Lo smartphone va ad affiancare i fratelli maggiori Pixel 6 Pro e Pixel 6, differenziandosi leggermente da entrambi per alcune caratteristiche tecniche, riviste al ribasso, ma riprendendo appieno la filosofia estetica lanciata da Google con i primi due smartphone del nuovo corso.

Design e comparto fotografico

Dal punto di vista estetico, il nuovo Google Pixel 6a conferma tutti i rumor trapelati in precedenza, dando l’impressione, a prima vista, di essere in tutto e per tutto un Pixel 6, ma leggermente più compatto.

In realtà, con uno sguardo più attento, è possibile cogliere un paio di differenze estetiche, tutte concentrate sulla zona posteriore dello smartphone, rispetto ai fratelli maggiori: in primis, il fascione che contiene il comparto fotografico è stato leggermente rivisto, risultando più piccolo e sottile di quello degli altri Pixel 6; in secondo luogo, viene abbandonata la tipica finitura bicolore che caratterizzava le parti sopra e sotto il fascione in favore di una colorazione uniforme su tutta la scocca posteriore, realizzata anche in questo caso in vetro; il frame laterale è realizzato in metallo.

Parlando del fascione, caratteristica peculiare dei dispositivi Made by Google del nuovo corso, non si può non citare il comparto fotografico. Così come sul Pixel 6, anche in questo caso troviamo una configurazione a doppia fotocamera: viene confermato il sensore ultra-grandangolare da 12 megapixel con angolo di visione a 114°, mentre, per quanto concerne la fotocamera principale, la scelta ricade sul sensore Sony IMX363 da 12,2 megapixel con dual-pixel PDAF e OIS, lo stesso presente sul predecessore Google Pixel 5a.

Nella Google Fotocamera, saranno presenti le apprezzatissime modalità di scatto Real Tone, Night Sight, mentre Google Foto offrirà la funzionalità Gomma Magica, alla pari dei fratelli maggiori, per cancellare dalle foto oggetti e soggetti indesiderati o cambiare il colore ad alcuni oggetti presenti sulla scena (come mostrato nella galleria sottostante).

A causa dell’hardware delle fotocamere posteriori, tuttavia, il nuovo Google Pixel 6a deve rinunciare ad alcune modalità di scatto particolari, presenti sui fratelli maggiori, tra cui la simpatica modalità Movimento che permette di realizzare scatti particolari con soggetti che appaiono in movimento anche nel caso in cui siano fermi.

A completare il comparto fotografico, troviamo una fotocamera anteriore da 8 megapixel, la medesima presente sul Pixel 6, e incastonata, come prassi, all’interno di un foro circolare centrato nella parte superiore del display, un pannello gOLED con diagonale da 6,1 pollici e risoluzione Full HD, che perde il refresh rate a 90 o 120 Hz dei fratelli maggiori ma che mantiene sotto di sé il lettore delle impronte digitali, ottico.

Sull’aspetto del refresh rate, anche dando uno sguardo ai concorrenti del panorama Android, ci saremmo aspettati uno sforzo maggiore da parte di Google per mantenere almeno i 90 Hz.

Prestazioni, connettività, autonomia e software

Anche Google Pixel 6a può contare sul SoC fatto in casa Google Tensor G1, prodotto con processo produttivo a 5 nm, dotato di una CPU octa-core (in configurazione 1+3+4), capace di spingersi fino ai 2,8 GHz di frequenza operativa, e di una GPU Mali-G78 MP20. Per quanto concerne le memorie, invece, troviamo 6 GB di memoria RAM e 128 GB di spazio di archiviazione, non espandibile.

La presenza dello stesso cervello dei fratelli maggiori, permette allo smartphone di non rinunciare a funzionalità come i sottotitoli o la traduzione in tempo reale; stesso trattamento lato sicurezza, grazie alla presenza del chip Titan M2 anche sul piccolino della casa.

Lo smartphone, lato connettività, è completissimo, e può contare sul supporto a tutti i più recenti standard in materia, fattore molto interessante sulla fascia media del mercato: si parte dal supporto alle reti 5G (SA/NSA), per passare al Wi-Fi 6E e al Bluetooth 5.2; non mancano, inoltre, una porta USB Type-C 3.1, l’NFC e i servizi di geolocalizzazione. Come per i fratelli, è assente il jack audio da 3,5 mm; lo smartphone, però, rinuncia anche al doppio speaker stereo, affidandosi al solo speaker posto sul bordo inferiore.

A completare il pacchetto, troviamo una batteria da ben 4800 mAh con supporto alla ricarica rapida via cavo a 30 W, stessa tecnologia presente sul Pixel 6; manca, purtroppo, il supporto alla ricarica wireless.

È scontato, ma per dovere di cronaca va detto, che lo smartphone arriva sul mercato con Android 12, potendo godere di tutte quelle chicche che Google inserisce appositamente per gli smartphone della propria serie Pixel che, tra l’altro, sarà la prima serie di smartphone ad essere aggiornata ad Android 13.

Specifiche tecniche

  • Dimensioni: 152,16 x 71,8 x 8,85 mm
  • Peso: 170 grammi
  • Display: gOLED da 6,1” FHD+ (1080 x 2400 pixel) e refresh rate a 60 Hz
  • SoC: Google Tensor GS101 (5 nm, octa-core @ 2,8 GHz) con GPU Mali-G78 MP20
  • Memoria RAM: 6 GB (LPDDR4X)
  • Spazio di archiviazione: 128 GB (UFS 2.2)
  • Fotocamera posteriore: doppia
    • Sensore principale Sony IMX363 da 12,2 MP (f/1.7) con dual pixel PDAF, OIS
    • Sensore ultra-grandangolare Sony IMX386 da 12 MP (f/2.2) con angolo di visione a 114°
  • Fotocamera anteriore: sensore Sony IMX355 da 8 MP (f/2.0)
  • Audio: speaker stereo, no jack audio da 3,5 mm
  • Rete mobile: Dual SIM (nano-SIM + eSIM), 5G (SA/NSA, mmWave su alcuni mercati), Dual 4G VoLTE
  • Connettività: Wi-Fi 6E (2,4 e 5 GHz), Bluetooth 5.2 (A2DP, LE), GPS (solo L1), NFC, USB Type-C 3.1
  • Lettore delle impronte digitali: ottico, sotto al display
  • Batteria: 4400 mAh con supporto alla ricarica rapida via cavo a 18 W
  • Sistema operativo: Android 12

Galleria del prodotto

Prezzi e disponibilità di Google Pixel 6a

Il nuovo Google Pixel 6a arriverà nelle tre colorazioni Verde Salvia, Grigio chiaro e Grigio antracite (che potete ammirare nell’immagine di copertina) e in un’unica configurazione di memoria 6+128 GB proposta al prezzo di 459€.

Google propone anche tutta una serie di cover realizzate appositamente per il Pixel 6a, in modo da offrire agli utenti una ulteriore personalizzazione estetica, oltre alle innumerevoli possibilità di personalizzazione software rese possibili dal Material You.

Lo smartphone, i cui preordini sullo store ufficiale partiranno dal prossimo 21 luglio, sarà poi ufficialmente in vendita a partire dal 28 luglio. Nonostante bisognerà attendere un paio di mesi, siamo molto curiosi di mettere le mani su questo smartphone che, va detto, si troverà a dovere fronteggiare molti concorrenti agguerriti, alcuni dotati di specifiche ben al di sopra della fascia di appartenenza: riuscirà comunque il Pixel 6a a conquistarsi il titolo di re della fascia media?

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