La realtà virtuale è un argomento di cui si parla sempre di più e che cattura sempre più spazio nelle testate che trattano di tecnologia; non solo parole, però, ma tanti fatti dotati di nome e cognome: Oculus Rift, Samsung Gear VR, Google Cardboard o OnePlus Loop VR sono solo alcuni dei tanti visori che sono scesi sul mercato in questi anni, lasciando presupporre come la realtà virtuale fosse, a tutti gli effetti, una realtà importante del mondo tecnologico.

A quanto pare non tutti i colossi della tecnologia la pensano allo stesso modo: secondo Jen-Hsun Huang, CEO di NVIDIA, c’è ancora molta – o meglio moltissima – strada da fare in questo campo, oltre a molti ostacoli da sorpassare. Ecco le principali ragioni secondo NVIDIA:

  • i visori sono troppo grandi ed ingombranti al momento;
  • presenza di cavi;
  • la risoluzione non è abbastanza buona;
  • gli ambienti virtuali non sono abbastanza belli;
  • i mondi virtuali mal si sposano con le comuni leggi fisiche.

Ovviamente questi ostacoli tangibili al giorno d’oggi incrementano ancora se dovessimo pensare di realizzare soluzioni in grado di coinvolgere tutto il nostro corpo in un’esperienza virtuale (e non solo i nostri occhi); il tutto diventerebbe molto costoso, con gli utilizzatori che diventerebbero nulla più che “tester paganti per il privilegio”.

Anche NVIDIA, comunque, sta lavorando in questo campo, ma al momento sembra che nulla sia pronto ad uscire dall’azienda; cosa ne pensate del pensiero di Jen-Hsun Huang? Serviranno così tanti anni per riuscire a raggiungere un livello ottimo in questa tecnologia?

Via