L’ingresso di Iliad nel mercato della telefonia mobile italiana ha provocato un atteso scossone, che nei primi due mesi aveva provocato un crollo significativo nel costo medio dei pacchetti.

Basti pensare che a fine maggio, quando l’operatore francese ha presentato la sua prima offerta, il costo medio di un’offerta di telefonia mobile era di 10,96 euro al mese, e a fine luglio tale prezzo era sceso a 8,71 euro al mese. Ora le cose stanno leggermente cambiando e assistiamo a un lievissimo incremento del costo medio del mercato complessivo (inclusi quindi gli operatori virtuali), salito fino a 8,73 euro, ma sono cresciuti decisamente di più i minuti inclusi e il traffico Internet.

A fine settembre gli operatori proprietari di rete, come Iliad, TIM, Tre, Vodafone e Wind, offrivano infatti più minuti (circa il 4% in più) e più traffico Internet (18% in più) rispetto a quanto accadeva a luglio. A fare le spese di queste variazioni sono gli SMS, sempre meno utilizzati dagli utenti e sempre meno presenti nei bundle, tanto che in due mesi il loro numero medio è calato del 30,4%, sempre riferito alla presenza nelle offerte a pacchetto.

Restando sugli operatori tradizionali, il costo mensile è sceso da 9,11 euro di luglio a 8,8 euro di fine settembre, con una media di 2323 minuti e 23 GB di traffico Internet. Gli Sms scendono invece da una media di 1190 a 828.

I dati, elaborati dal comparatore SosTariffe.it, mostrano quindi un mercato mobile che punta sempre più sul traffico Internet, aumentando nel frattempo i minuti inclusi e tagliando sugli SMS, con le tariffe che dopo una rapida discesa sono ora in fase stabile.