C’è una grossa novità per gli appassionati di informazione sportiva e in particolare per i lettori del Corriere dello Sport-Stadio: da oggi gli utenti avranno una nuova e più moderna possibilità di fruizione delle notizie, potranno infatti chiederlo comodamente tramite comandi vocali a Google Assistant e Amazon Alexa.

Il Corriere dello Sport ha infatti annunciato di aver adottato la piattaforma VoiceLit, offerta da PaperLit, tech company del gruppo Datrix che da oltre 10 anni è impegnata ad aiutare gli editori nella distribuizione e monetizzazione dei loro contenuti sui canali digitali. Se in un primo momento si puntava esclusivamente alla diffusione sulle applicazioni mobili e il web, oggi anche gli smart speaker, che sempre più spesso trovano posto nelle case dei consumatori, sono diventati un canale di distribuzione decisamente interessante. Si stima infatti che entro il 2019 questi device smart saranno ben 208 milioni in tutto il mondo e di questi 1 milione sarà nelle case di tutta Italia, tanto che entro il 2021 saranno addirittura più diffusi dei tablet (fonte: Canalys forecasts, Mobility Services, aprile 2019).

Le nuove voice app del Corriere dello Sport sono disponibili per gli speaker smart di Google e Amazon, permettendo quindi agli utenti di chiedere a Google Assistant e Alexa di leggere loro le notizie principali del giorno. La voce è quella di un noto giornalista del quotidiano sportivo.

Paolo Potitò – Responsabile Contenuti Divisione Digitale Sport Network – ha così commentato questo importante annuncio:

Il Corriere dello Sport-Stadio, mantenendo l’autorevolezza data da oltre 90 anni di storia nel giornalismo sportivo, dimostra di saper cavalcare le tendenze del momento e spingersi verso una delle nuove modalità di fruizione delle notizie del futuro”.

Luca Filigheddu, CEO di PaperLit, ha invece commentato:

Il futuro dell’Editoria è direttamente connesso alla capacità di distribuzione dei contenuti, opportunamente e automaticamente adattati, su più canali digitali. Con vantaggi in termini di diffusione dei marchi, visibilità e reperibilità dei prodotti sempre più vicini ai clienti, senza dimenticare le possibilità di customer intelligence e di servizi personalizzati innestabili”.