Nella serata di ieri, martedì 20 maggio 2025, Google ha rilasciato, a tutti gli utenti registrati al programma Beta di Android e in possesso di un Pixel compatibile, la Beta 1 di Android 16 QPR1, primo passo di un percorso di sviluppo che si chiuderà ad agosto 2025, subito prima del rilascio sul canale stabile (previsto a settembre 2025).
A differenza della prime release della prossima versione di Android, attesa al debutto tra poche settimane, questo ciclo di sviluppo cambia praticamente tutto, risultando molto interessante rispetto alla stasi che ha caratterizzato il ciclo di sviluppo principale. Andiamo a scoprire tutte le novità, tangibili e non, emerse dalla Beta 1.
Android 16 QPR1: andiamo a scoprire le novità della Beta 1
Poche ore fa, nel raccontarvi il rilascio della nuova Beta 1 di Android 16 QPR1, abbiamo riportato le novità che la stessa Google aveva sottolineato all’interno di un post dedicato sul blog degli sviluppatori Android.
Già da qualche tempo era chiaro che definire Android 16 QPR1 come un semplice “aggiornamento trimestrale” sarebbe stato riduttivo e ora abbiamo avuto la conferma: per la prima volta da un sacco di mesi, i beta tester possono gioire perché c’è davvero qualcosa di nuovo; anzi, addirittura, ci sono quasi i presupposti per dire che sia cambiato (praticamente) tutto, almeno dal punto di vista estetico.
Non sono solo estetiche le novità emerse da questa Beta 1 che, oltre a integrare tutte le novità sotto al cofano della release stabile di Android 16, porta con sé anche altre novità tangibili e altre novità work in progress (in lavorazione per le prossime beta o per i prossimi aggiornamenti intermedi di Android 16). Mettetevi comodi.
Indice:
- Android cambia, sposando il Material 3 Expressive
- Le altre novità tangibili dalla beta 1 di Android 16 QPR1
- Novità di Sfondo e stile
- Effetti per lo sfondo
- La schermata delle App Recenti cambia un bel po’
- Novità per le notifiche nella schermata di blocco
- Novità della sezione “Aggiornamenti software” tra le impostazioni di sistema
- Nuove funzioni “Condivisione audio” e “Stream audio nelle vicinanze”
- Nuova opzione “Controlla le impronte registrate”
- C’è spazio anche per un po’ di novità work in progress
Android cambia, sposando il Material 3 Expressive
Lo abbiamo “ammirato” grazie a noti insider e sviluppatori che hanno giocato con il codice sorgente delle varie versioni in anteprima e lo abbiamo “desiderato” (non tutti, chiaro, c’è anche l’aspetto soggettivo).
Il Material 3 Expressive doveva essere (ed è) la vera rivoluzione del sistema operativo Android che, a distanza di quattro anni da Android 12, propone finalmente qualcosa di nuovo, qualcosa di diverso.
Annunciata da Google durante il The Android Show | I/O Edition dello scorso 13 maggio, questa nuova filosofia di design è già disponibile per tutti i beta tester che installano la Beta 1 di Android 16 QPR1 e reinventa gli elementi dell’interfaccia del sistema operativo in praticamente tutte le sue parti.
Il widget Riepilogo diventa più piccolo (ma non si può ancora disattivare)
Partiamo dalla prima modifica di cui il sistema ci informa una volta che abbiamo installato l’aggiornamento: il widget Riepilogo diventa più compatto e perde i colori nelle icone del meteo attuale. Non cambiano, invece, le informazioni mostrate e la natura a schede (quando deve mostrare, ad esempio, le previsioni per il giorno successivo o dettagli su un evento che inizierà a breve).
Con questa modifica, il team di sviluppo ha “creato” più spazio nella schermata iniziale, consentendo agli utenti di posizionare widget più grandi. Purtroppo, però, il widget Riepilogo non può ancora essere disattivato.
Barra di stato con le nuove icone
Un’altra novità, già avvistata in passato ma portata al debutto ufficiale solo dalla Beta 1 di Android 16 QPR1 è la barra di stato: nello specifico, il team di sviluppo ha completamente rivisto tutte le icone che ora sembrano molto (forse troppo) simili a quelle di iOS.
Le icone di Wi-Fi, della ricezione del segnale mobile e della ricezione del segnale mobile quando usiamo due SIM nel dispositivo sono segmentate ma anche tutte le altre icone sono diverse rispetto al passato. Spicca quella della batteria che ora è orizzontale, integra al suo interno la percentuale di carica residua (se l’opzione è attivata) e cambia colore a seconda dello status (giallo con risparmio energetico attivo, verde con smartphone in carica, rossa con smartphone scarico, bianca in condizioni normali).
Centro di controllo profondamente ridisegnato
Uno dei più grandi redesign messi a punto del team di sviluppo in ottica Material 3 Expressive, investe il centro di controllo (o centro dei comandi rapidi): rispetto a quanto era emerso dalle varie beta di Android 16, non è stato separato dal pannello delle notifiche nella sua implementazione “definitiva” (o quasi) che debutta con la Beta 1 di Android 16 QPR1.
Niente più sfondo bianco/nero: uno dei pilastri del Material 3 Expressive è l’effetto sfocatura che “nasconde” lo sfondo, in maniera più o meno marcata, a seconda se visualizziamo la schermata con notifiche e centro dei comandi rapidi compresso o il centro dei comandi rapidi esteso. La situazione si ripete anche con il tema scuro.


Al netto della forma dei comandi rapidi, più “squadrata” per quelli attivi e a forma di pillola per quelli non attivi, il centro dei comandi rapidi risulta molto più personalizzabile rispetto al passato. Effettuando un tap sull’icona della matita, infatti, possiamo spostare i riquadri, ridimensionarli (tra le misura 1×1 e 2×1), toglierli.
Inoltre, nella parte bassa della schermata di modifica, scopriamo che i riquadri che possono essere aggiunti sono stati suddivisi in categorie: tutti quelli che non sono presenti già nel centro dei comandi rapidi, sono accompagnati da un pulsante +.
Impostazioni di sistema
Le impostazioni di sistema ricevono una bella rinfrescata con la Beta 1 di Android 16 QPR1. Anche in questo caso, si tratta di qualcosa che già sapevamo si sarebbe manifestata prima o poi.
La pagina iniziale ha guadagnato una buona dose di colore, considerando che tutte le icone delle varie sezioni sono ora racchiuse in cerchi di diverso colore. Ciò si manifesta sia con tema chiaro che con tema scuro.


Risultano un po’ più evidenti, invece, le modifiche apportate nelle varie sottosezioni delle impostazioni di sistema: tutte le voci, adesso, sono racchiuse all’interno di singole “tessere”, raggruppate per argomento. Cambiano anche gli interruttori e, in generale, tutti quegli elementi grafici che hanno subito modifiche con il Material 3 Expressive. Di base, poi, tutte le schede delle sotto-sezioni vengono aperte con il titolo “in piccolo”, collocato nella barra di intestazione (accanto al tasto per tornare indietro).
C’è spazio anche per una nota stonata: visitando la pagina Informazioni app di una qualsiasi applicazione, possiamo notare anche qua i nuovi elementi estetici ma, al contempo, possiamo notare qualcosa che fa quasi rabbrividire i maniaci della perfezione.
I tre pulsanti, precedentemente equidistanti tra loro, sono adesso sfalsati perché, in lingua italiana, comanda il “Forza interruzione”: precedentemente, la scritta era disposta su due righe; se impostate la lingua inglese sul dispositivo, ciò non si verifica (i pulsanti sono equidistanti).
Schermata di blocco
Anche la schermata di blocco accoglie modifiche con la Beta 1 di Android 16 QPR1: al netto di quelle novità legate all’app di personalizzazione dei Pixel (ovvero Sfondo e stile) di cui parleremo poco più avanti, possiamo notare un diverso comportamento del widget Riepilogo.
Esso, in precedenza collocato sotto all’orologio, è stato spostato alla sua destra quando l’orologio è impostato con dimensioni “piccole”; esso è stato spostato al di sotto, quando l’orologio è impostato con dimensioni “dinamiche” (in precedenza rimaneva fisso in alto a sinistra).
Slider e pannello del volume
Tra gli elementi rinnovati dal Material 3 Expressive vi sono anche gli slider: sebbene non siano stati accolti benissimo dalla community, eccoli presenti anche nello slider e nel pannello del volume. Non vi sono nuove funzionalità, solo i nuovi elementi grafici.
Cassetto delle app rivisto
Un altro elemento dell’interfaccia di sistema che subisce un rinnovamento grafico è il cassetto delle app. In passato, esso veniva mostrato come una vera e propria pagina intera. Con Android 16 QPR1 diventa una sorta di foglio in sovraimpressione che non occupa l’intera pagina, lasciando “libera” la barra di stato.
Le altre novità tangibili dalla beta 1 di Android 16 QPR1
Passando oltre rispetto alla profonda rivisitazione estetica, questa Beta 1 di Android 16 QPR1 offre anche altre novità effettivamente tangibili (cioè disponibili per tutti gli utenti che installano la build).
Novità di Sfondo e stile
Sfondo e stile viene rivisto in tutte le sue parti. Partiamo dalla sezione dedicata alla schermata di blocco. Al netto del nuovo carosello per gli sfondi (che non sembra proprio definito in stile Material 3 Expressive), troviamo le varie voci racchiuse in tessere (come in tutte le altre parti del sistema).
Entrando nella sezione Scorciatoie, troviamo una nuova barra “di navigazione” per spostarsi tra scorciatoia di destra e scorciatoia di sinistra. Non cambiano le opzioni disponibili. Novità più interessanti, invece, sono presenti nella sezione Orologio.


Cambia qualcosa tra gli stili disponibili, soprattutto selezionando il primo (a sinistra) dal carosello: come potete osservare dalla seguente GIF, esso può essere personalizzato finemente scegliendo tra 8 tipologie di carattere più o meno sottile/spesso e compresso/esteso. Rimangono le opzioni per modificare il colore e per cambiare le dimensioni: in questo caso, però, non vi è più la possibilità di scegliere tra “Piccole” e “Dinamiche”; gli utenti possono ora scegliere solo se abilitare il toggle “Grandi” (che sostituisce, di fatto, il “Dinamiche”).
Spostandoci alla sezione di Sfondo e stile dedicata alla schermata home, troviamo lo stesso aspetto estetico (con le voci disposte all’interno di tessere) e lo stesso carosello degli sfondi non troppo rifinito. Sotto a esso, troviamo le voci Colori, Contrasto colore, Icone e Layout.
La prima, ci permette di scoprire che i colori vengono ora trattati in maniera leggermente diversa rispetto a quanto faceva Android 15 (o Android 16 pre-QPR1): il Material 3 Expressive, infatti, osa di più sul fronte dei colori, proponendo di default una palette più vibrante dallo sfondo impostato sul dispositivo.
Altre modifiche le riscontriamo nella sezione Icone, una delle più baggate dell’intera app di personalizzazione. Essa “anticipa” il fatto che si potrà cambiare la forma delle icone ma, al posto del menù per farlo, mostra uno spazio vuoto che precede la voce “Icone a tema” (che fortunatamente non torna in beta).
La sezione Layout, infine, va a sostituire il vecchio Griglia di app e non mostra più il numero di icone per righe o colonne, limitandosi a indicare “Piccola”, “Medio”, “Grande” e “XL”.


Effetti per lo sfondo
Un’altra modifica di Sfondo e stile investe il processo di cambio dello sfondo: nello specifico, quando scegliamo un nuovo sfondo da impostare sul dispositivo, potremo optare per tre tipologie di effetti:
- Forma – ritaglia una parte della foto, quella che il Pixel riconosce come soggetto della scena, e gli dona un’effetto tridimensionale “a uscire” dallo schermo, riempendo il resto con un colore a tinta unita. Funziona al meglio con le foto di persone o soggetti ben definiti. Gli utenti possono scegliere tra cinque diverse “cornici” e tra alcuni colori a tinta unita proposti a partire dall’immagine.
- Meteo – Aggiunge effetti legati al meteo attuale, o a una condizione meteo scelta dall’utente, sopra allo sfondo. È possibile scegliere tra Locale (aggiorna l’effetto in tempo reale, in base base al variare del meteo nella posizione in cui si trova l’utente), Nebbia, Pioggia, Neve e Sole.
- Cinematografico – Aggiunge l’effetto parallasse 3D allo sfondo che si muoverà seguendo i movimenti e l’inclinazione dello smartphone.
La schermata delle App Recenti cambia un bel po’
Già durante il ciclo di sviluppo di Android 16 abbiamo assistito ad alcune modifiche alla schermata delle App Recenti, con le opzioni che spuntano effettuando un tap sull’icona che sono diventate più grandi rispetto al passato.
Con la Beta 1 di Android 16 QPR1, le icone delle app vengono spostate allinterno dell’anteprima, collocate in una pillola ovale e affiancate dal nome dell’app stessa: effettuando un tap sulla freccia, si accede al menù delle opzioni aggiuntive che, rispetto a prima, non ottiene nulla di nuovo.
Un’altra modifica investe i pulsanti “Screenshot” e “Seleziona”, in basso, che vengono racchiusi all’interno di pillole ovali.
Novità per le notifiche nella schermata di blocco
Al percorso “Impostazioni > Notifiche” è stata aggiunta la nuova sezione Notifiche su schermata di blocco (sostituisce la vecchia opzione “Notifiche sulla schermata di blocco“).
Al suo interno gli utenti possono scegliere se attivare le notifiche sulla schermata di blocco, optare per la visualizzazione compatta (mostra in forma estesa solo le notifiche più recenti/importanti) o per la visualizzazione a elenco completo, attivare o disattivare le altre opzioni disponibili.
Novità della sezione “Aggiornamenti software” tra le impostazioni di sistema
Con la Beta 1 di Android 16 QPR1 viene rivista anche la sezione Aggiornamenti software (percorso “Impostazioni > Sistema > Aggiornamenti software”): rispetto al passato, cambia il design della parte superiore (e anche il testo mostrato che non fa più riferimenti al fatto che si tratti di un Pixel); inoltre, è stata aggiunta la voce Aggiornamento di sistema Google Play, precedentemente disponibile solo al percorso “Impostazioni > Sicurezza e privacy > Sistema e aggiornamenti”.
Nuove funzioni “Condivisione audio” e “Stream audio nelle vicinanze”
Ufficializzato lo scorso 13 marzo da Google, il supporto ad Auracast si concretizza su Android 16 con la Beta 1 del primo aggiornamento trimestrale. In ambito Pixel, è compatibile solo con i Google Pixel 9.
Si tratta di una funzionalità di accessibilità (legata all’uso degli apparecchi acustici con tecnologia Bluetooth LE) pensata per favorire le persone ipoudenti nell’ascolto delle trasmissioni audio in luoghi affollati.
Nuova opzione “Controlla le impronte registrate”
La Beta 1 di Android 16 QPR1 aggiunge una nuova opzione, chiamata Controlla le impronte registrate, al percorso “Impostazioni > Sicurezza e privacy > Sblocco dispositivo > Impronta”.
Questa funzionalità fa esattamente ciò che promette: selezionandola, verremo accolti da una schermata nera con evidenziata l’area del lettore delle impronte digitali; posizionando il dito, una volta che verrà riconosciuto, lo smartphone farà “lampeggiare” l’impronta digitale corrispondente al dito che abbiamo posizionato.
C’è spazio anche per un po’ di novità work in progress
Oltre al profondo redesign e alle altre novità tangibili di cui vi abbiamo parlato finora, la Beta 1 di Android 16 QPR1 nasconde alcune funzionalità che sono ancora in fase di sviluppo: alcune possono essere abilitate attraverso flag sperimentali per sviluppatori, altre emergono esclusivamente dall’analisi del codice sorgente.
Presto potrebbe debuttare la regolazione dell’intensità della torcia
Stando a quanto diffuso dal noto insider Nail Sadykov attraverso il canale Telegram Google News | En, con Android 16 QPR1 potrebbe debuttare sui dispositivi Pixel la possibilità di regolare l’intensità della torcia.
Una API per compiere questa opeazione è integrata nel sistema operativo sin da Android 13 ma mai, finora, Google l’ha sfruttate per compiere ciò sui Pixel (è stata invece sfruttata per la fotocamera e per l’app Lente d’ingrandimento).
Come potete osservare dalla seguente immagine, la possibilità di regolare l’intensità della torcia verrà offerta direttamente dal riquadro Torcia che smetterà di essere un semplice comando on/off ma guadagnerà una finestra pop-up con uno slider per regolarne l’intensità. Nel riquadro, quando la torcia è attiva, verrà mostrata la percentuale di intensità luminosa.
Novità in arrivo per l’Always-on Display
Durante il The Android Show | I/O Edition, Google ha brevemente presentato una novità legata all’Always-on Display sugli smartphone della gamma Pixel, una sorta di Ambient AOD che dovrebbe portare gli sfondi nella modalità con schermo sempre attivo.
Il noto insider Mishaal Rahman (via Android Authority) è riuscito ad attivare questa modalità su uno dei suoi Pixel, suggerendo che si tratti di una buona notizia ma riconoscendo, al contempo che ci sia ancora molto lavoro da fare per la corretta implementazione.
Una modifica interna al codice, come suggerito dall’insider, informa del fatto che questo Ambient AOD sarà supportato solo da specifici display. Ciò potrebbe, di fatto, indicare che i display di tutti (o buona parte) degli attuali Pixel possano non supportare la funzionalità.
Se così fosse, l’Ambient AOD potrebbe rappresentare una delle esclusività degli attesissimi Google Pixel 10, Pixel 10 Pro e Pixel 10 Pro XL, smartphone di punta del colosso di Mountain View che dovrebbero debuttare ad agosto, subito prima del rilascio in forma stabile di Android 16 QPR1.
Modalità desktop in stile Samsung DeX
A inizio mese, basandoci sulla Beta 4 di Android 16, avevamo avuto modo di vedere in azione la nuova modalità desktop di Android che Google sta cercando di mettere a punto in maniera molto seria.
Durante il keynote di apertura del Google I/O 2025, il team di sviluppo ha parlato della modalità desktop, suggerendo che la base di questa funzionalità sarà Samsung DeX: ottime notizie, quindi, considerando che la modalità desktop di Samsung è una delle migliori su piazza. Resta da capire solo quando, finalmente, potremo toccare con mano questa novità, a partire dai dispositivi Pixel.
C’è ancora lavoro da fare per i Live Updates
Tra le novità più attese di Android 16 rientrano i Live Updates, funzionalità che non è stata resa pienamente disponibile nelle varie versioni in anteprima della prossima versione di Android e che, a quanto pare, non fa nemmeno parte della Beta 1 di Android 16 QPR1.
Ieri, durante il keynote di apertura del Google I/O 2025, il team di sviluppo ha brevemente parlato di questa funzionalità per spiegarne il funzionamento; inoltre, ha suggerito che ci vorrà ancora del tempo prima che avvenga effettivamente il rilascio.
Quando arriverà la versione stabile di Android 16 QPR1?
Lo sviluppo di Android 16 QPR1 dovrebbe vivere ancora almeno altre due versioni in anteprima prima della sua naturale conclusione, prevista nel mese di agosto 2025 (per il rilascio in forma stabile dovremo attendere settembre 2025). Per quanto concerne gli smartphone supportati invece, non cambia nulla rispetto alla versione stabile di Android 16. Ecco la lista completa:
- Google Pixel 6 (Oriole)
- Google Pixel 6 Pro (Raven)
- Google Pixel 6a (Bluejay)
- Google Pixel 7 (Panther)
- Google Pixel 7 Pro (Cheetah)
- Google Pixel 7a (Lynx)
- Google Pixel Fold (Felix)
- Google Pixel Tablet (Tangopro)
- Google Pixel 8 (Shiba)
- Google Pixel 8 Pro (Husky)
- Google Pixel 8a (Akita)
- Google Pixel 9 (Tokay)
- Google Pixel 9 Pro (Caiman)
- Google Pixel 9 Pro XL (Komodo)
- Google Pixel 9 Pro Fold (Comet)
- Google Pixel 9a (Tegu)
In conclusione va sottolineato il fatto che non tutte le novità discusse potrebbero effettivamente arrivare su tutti gli smartphone (per motivi di incompatibilità hardware); addirittura, alcune di esse potrebbero non arrivare del tutto.
Il motivo è molto semplice: tutte le versioni in anteprima di Android 16 (incluse quelle dei suoi aggiornamenti intermedi come in questo caso) possono contenere funzionalità che verranno introdotte in un secondo momento, anche con aggiornamenti successivi, o funzionalità che, dopo una fase di test, vengono scartate dal team di sviluppo.