Lo scorso dicembre, sorprendendo tutti, Google ha ufficializzato una nuova politica di aggiornamento con supporto software “comlpeto” di cinque anni per tutti gli smartphone della serie Google Pixel 6 (che dovrebbero aggiornarsi fino ad Android 17) e per tutti gli smartphone della serie Google Pixel 7 (che dovrebbero aggiornarsi fino ad Android 18).
A distanza di tre mesi, il colosso di Mountain View fa chiarezza e rivela i fattori che hanno contribuito a questa nuova politica di aggiornamento che coinvolge le prime due generazioni di Pixel dotate dei chip Tensor. Piccolo spoiler: a differenza di ciò che potesse sembrare in un primo momento, non è solo merito del chip “custom” Made by Google.
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Google Pixel 6 e 7: ecco i motivi dietro l’estensione del supporto
Il 5 dicembre 2024 viene ricordato con affetto dai possessori di uno degli smartphone che fanno parte delle gamme Pixel 6 e Pixel 7 (inclusi i modelli Pro, “a” e Fold) perché Google ha, come anticipato in apertura, ufficializzato l’estensione a cinque anni del supporto software.
Di seguito riportiamo, per comodità, i rinnovati termini del supporto per tutti i dispositivi coinvolti (i cinque anni di aggiornamenti partono dalla data di disponibilità sul Google Store negli Stati Uniti):
- Google Pixel Fold
- Debutto sul mercato: 27 giugno 2023 (con Android 13)
- Termine supporto: 27 giugno 2028 (con Android 18)
- Google Pixel 7a
- Debutto sul mercato: 10 maggio 2023 (con Android 13)
- Termine supporto: 10 maggio 2028 (con Android 18)
- Google Pixel 7 e Pixel 7 Pro
- Debutto sul mercato: 13 ottobre 2022 (con Android 13)
- Termine supporto: 13 ottobre 2027 (con Android 18)
- Google Pixel 6a
- Debutto sul mercato: 21 luglio 2022 (con Android 12)
- Termine supporto: 21 luglio 2027 (con Android 17)
- Google Pixel 6 e Pixel 6 Pro
- Debutto sul mercato: 28 ottobre 2021 (con Android 12)
- Termine supporto: 28 ottobre 2026 (con Android 17)
In una chiacchierata con i colleghi di Android Police, oltre a essersi rivelato fiducioso circa il rilascio a giugno 2025 di Android 16, Saamer Samat, presidente della divisione Android Ecosystem presso Google, ha svelato i fattori che hanno contribuito all’estensione del supporto per i Pixel 6 e Pixel 7.
Il “Trunk Stable Project” è la chiave
Il primo motivo dietro l’estensione del supporto software per i Pixel delle generazioni 2021 e 2022 è da ricercare nel Trunk Stable Project lanciato con Android 14 QPR2.
Samat spiega che il passaggio allo sviluppo Trunk Stable ha consentito a tutti gli sviluppatori Android di lavorare sullo stesso ramo di codice (prima i lavori venivano effettuati su rami “separati” e poi vi era il problema di “mettere tutto insieme”).
Ciò ha contribuito a migliorare l’efficienza dell’intero processo di sviluppo, sia in termini di frequenza di rilascio degli aggiornamenti che in termini di risoluzione dei problemi presenti. Ciò ha permesso al team di sviluppo di estendere il numero di dispositivi supportati contemporaneamente, includendo anche i vecchi modelli.
I chip Tensor (G1 e G2) sono “comprimari”
Sebbene a Google faccia comodo avere “un chipset coerente per tutta la gamma Pixel”, non spetta ai chip Tensor il merito di questa estensione del supporto software (anche se il caso ha voluto che i Pixel 6 e i Pixel 7 ruotino attorno alle prime due generazioni di chip Tensor). Samat ha infatti ribadito che “il modello di sviluppo software è stato una parte davvero importante.”
Google Pixel: in futuro più di sette anni di aggiornamenti?
A partire dai Pixel 8 del 2023, Google ha iniziato a offrire sette anni di aggiornamenti sui propri smartphone; lo stesso discorso è stato replicato con i Pixel 9 del 2024 e verrà mantenuto anche con i Pixel 10 che dovrebbero aggiornarsi fino al 2032.
Samat ha poi fatto sapere che dalle parti di Mountain View stanno riflettendo sull’ulteriore estensione del supporto software dei propri dispositivi: “Dovremo vedere. Sappiamo che è qualcosa a cui le persone tengono molto. Ma dovremo vedere cosa è possibile.”
Settimana scorsa vi abbiamo parlato del fatto che lo Snapdragon 8 Elite sia il primo SoC parte del programma di supporto software esteso fino a 8 anni lanciato da Google e Qualcomm; Big G ha i “suoi” chip (e con i Pixel 10 diventeranno ancor più personalizzati, dopo lo svincolo da Samsung per il Tensor G5 che verrà realizzato da TSMC a 3 nm) e tecnicamente potrebbe fare assolutamente ciò che vuole per quanto concerne il supporto software (un po’ alla Apple).
Concludiamo ricordando che, nella serata di ieri, Google ha avviato il rilascio dell’aggiornamento mensile di marzo 2025 per i propri Pixel, composto da Android 15 QPR2 e nuove patch di sicurezza, oltre a tutte le novità del Pixel Drop di marzo 2025.