Il trend sembra segnato: con tanti flagship (e forse non solo) in arrivo tra la fine di quest’anno e il 2025 vedremo consistenti aumenti nelle capacità delle batterie. Soprattutto in Cina stanno ormai stretti i comunque generosi 5000 mAh, e si sta puntando più in alto, con capacità che arrivano persino a 6000 mAh e oltre. Perché e come mai “tutti” i produttori si sono dati una mossa in tal senso?
Batterie sempre più grandi sui nuovi smartphone: ecco perché
Mentre Samsung ed Apple pensano a dispositivi sempre più sottili, magari con versioni speciali da affiancare alle gamme “tradizionali” (come ad esempio Samsung Galaxy Z Fold Special Edition), in Cina sembrano voler puntare forte sulle batterie con grandi capacità. In questi giorni sono state presentate diverse novità, complice il lancio del SoC Qualcomm Snapdragon 8 Elite: abbiamo iniziato a conoscere OnePlus 13, Realme GT 7 Pro, HONOR Magic7 e Magic7 Pro, Xiaomi 15 e Xiaomi 15 Pro, oltre a OPPO Find X8 e Find X8 Pro e al tris Vivo con X200, X200 Pro e X200 Pro Mini. Senza scomodare rugged in stile Cubot KingKong X Pro, tutti questi modelli possono contare su batterie molto generose:
- OnePlus 13: 6000 mAh
- Realme GT 7 Pro: 6500 mAh
- HONOR Magic7: 5650 mAh
- HONOR Magic7 Pro: 5850 mAh
- Xiaomi 15: 5400 mAh
- Xiaomi 15 Pro: 6100 mAh
- OPPO Find X8: 5630 mAh
- OPPO Find X8 Pro: 5900 mAh
- Vivo X200: 5800 mAh
- Vivo X200 Pro: 6000 mAh
- Vivo X200 Pro Mini: 5700 mAh
Impossibile negare che qualcosa si sia mosso sulla fascia alta, e questo qualcosa è la tecnologia delle batterie al silicio-carbonio, che utilizzano un anodo al carburo di silicio. Solitamente le batterie agli ioni di litio hanno un ossido di metallo di litio che funge da catodo, con carbonio, grafite o un altro derivato che funge da anodo. Le batterie al silicio-carbonio offrono lo stesso catodo, ma l’anodo contiene una miscela di silicio e grafene: questo consente di proporre batterie con una densità maggiore e anche una maggiore resistenza alle condizioni meteorologiche estreme; senza aumenti significativi nello spazio occupato e nel peso è dunque possibile inserire batterie molto più grandi. In più, questa tecnologia dovrebbe offrire una migliore durabilità nel tempo, con un degrado inferiore.
HONOR ha iniziato a utilizzare questo tipo di batteria in Cina già da un paio d’anni, a partire da HONOR Magic5, ma come ormai è evidente altri produttori stanno seguendo l’esempio. Questa nuova generazione di smartphone sembra dunque portare a una bella svolta per quanto riguarda l’autonomia, che comunque negli ultimi tempi non era da “buttare” nemmeno con i classici 5000 mAh (o giù di lì); con capacità vicine (o persino oltre) i 6000 mAh, non sarà certamente un problema arrivare a sera per i nuovi smartphone, nemmeno con un utilizzo molto pesante.
Non tutti i produttori hanno ancora abbracciato questa tecnologia, e parliamo di grossi nomi: Samsung non sembra voler integrare le nuove batterie sulla serie Galaxy S25, e nemmeno Apple e Google potrebbero muoversi nel breve periodo. Del resto, parliamo degli stessi tre brand che risultano al momento più indietro per quanto riguarda le velocità di ricarica, che non superano i 45 W di punta.