È passato ormai qualche mese dalla presentazione di Gemini, il chatbot di Google mosso dall’intelligenza artificiale, precedentemente noto come Bard, sviluppato dall’azienda nel tentativo di contrastare le soluzioni proposte dalla concorrenza.

Nel corso del tempo il chatbot ha beneficiato di alcuni miglioramenti, diventando disponibile anche tramite l’apposita applicazione lanciata sullo store ufficiale della società, anche se per il momento solo in alcuni mercati. In Italia attualmente Gemini non sarebbe disponibile in maniera ufficiale, ma abbiamo comunque già visto come, volendo, sia possibile utilizzarlo scaricando e installando l’app manualmente.

Ad ogni modo nelle ultime ore, l’instancabile AssembleDebug ha condiviso con i colleghi di piunikaweb un’interessante novità in arrivo nel prossimo futuro; diamo un’occhiata insieme.

Gemini potrebbe supportare a breve alcuni servizi per lo streaming musicale

Alcuni utenti utilizzano Gemini come alternativa all’assistente Google sui propri smartphone, tuttavia il chatbot di Google pecca ancora di alcune funzionalità e, tra queste, figura certamente l’integrazione con i servizi di streaming musicale: allo stato attuale infatti, non è possibile chiedere a Gemini di riprodurre della musica, visto che il chatbot manca del supporto a questi servizi.

Tuttavia, come potete notare dalle immagini poco sotto, sembra che l’azienda stia lavorando per introdurre il supporto ai servizi di streaming musicale nel chatbot, permettendo agli utenti di scegliere il proprio fornitore di servizi multimediali preferito.

Come potete notare, è stata individuata una nuova opzione nelle impostazioni di Gemini, la voce Musica che permette di “selezionare i servizi preferiti utilizzati per riprodurre la musica“. Cliccando sulla voce in questione si apre una nuova pagina attualmente vuota, ma che in futuro dovrebbe fornire un elenco di tutti i servizi di streaming musicale supportati e installati sullo smartphone dell’utente.

Non è chiaro quando la novità verrà implementata per tutti, così come non è chiaro se Google si limiterà ai servizi di streaming musicale o se Gemini potrà beneficiare dell’integrazione con servizi di audio libri, podcast e simili; non ci resta che attendere per scoprirlo.