OpenSignal, società di analisi delle reti mobili, ha recentemente condotto uno studio per valutare le differenze tra le quote di mercato dei 5 operatori mobili italiani, sia a livello nazionale che in specifiche città selezionate. Grazie a questo studio, gli operatori possono sfruttare i dati per conquistare più utenti laddove abbiano quote di mercato inferiori e agire di conseguenza.

L’analisi di OpenSignal si presenta come un aggiornamento di uno stesso studio condotto ad agosto dello scorso anno e ha evidenziato come TIMWindTreIliadFastweb Vodafone possano utilizzare queste informazioni per migliorare l’esperienza degli utenti sfruttando cinque determinate categorie prese in esame, ossia l’esperienza di gioco, video, velocità di download e upload e segnale.

Lo studio precedente aveva mostrato che in Europa una migliore esperienza di rete si traduce in una quota di mercato più ampia per gli operatori in una determinata area, e che la disponibilità della rete 5G influenza particolarmente un utente nella scelta di uno o un altro operatore.

I dati di Opensignal sugli operatori italiani

Per lo studio in oggetto sono state selezionate 21 città italiane, nelle quali sono state analizzate le quote di mercato dei 5 operatori nazionali mettendole a paragone con la quota media nazionale, che OpenSignal definisce quota equa. La differenza tra questa e le quote locali delle singole città viene espressa in punti percentuali, che a loro volta viene suddivisa in tre diversi segmenti:

  • sotto la media, quando un operatore ha una quota di utenti locali inferiore alla sua quota equa nazionale;
  • sopra la media, quando un operatore ha una quota di utenti locali superiore alla sua quota equa nazionale;
  • nessuna differenza, quando la differenza tra quota locale e quota equa rientra entro i 2 punti percentuali (in più o in meno).

Operatori al di sotto della quota equa

Nel caso di operatori al di sotto della quota equa, OpenSignal segnala che a Palermo la quota di utenti locali Vodafone è inferiore di 7,6 punti percentuali rispetto alla media, mentre a Parma, Napoli e Taranto Iliad si posiziona tra i 2,8 e i 7,1 punti percentuali al di sotto della sua quota equa. Stesso discorso invece per TIM, che a Genova registra 7,5 punti percentuali al di sotto della sua media nazionale, sebbene possa registrare numeri molto più importanti visto che offre una migliore esperienza in quattro delle categorie prese in esame.

In questo caso, secondo OpenSignal, un operatore che si trovi sotto la media nazionale in una determinata città, dovrebbe mettere in evidenza gli aspetti in cui ha un vantaggio rispetto alla concorrenza, al fine di fidelizzare il cliente e attirarne di nuovi, per esempio attraverso specifiche strategie di marketing o pubblicità specifiche all’interno dei punti vendita.

Operatori al di sopra della quota equa

Per quanto riguarda invece gli operatori con una quota locale al di sopra della media nazionale, OpenSignal segnala che TIM ha una maggiore presenza a Firenze e a Prato rispetto alla sua quota equa, con un vantaggio rispettivamente di 11,5 e 9,7 punti percentuali, mentre WindTre registra 6,3 punti, 3,9 punti e 3,4 punti in più rispettivamente a Verona, Venezia e Catania. Fastweb, infine, registra 2,6 punti in più rispetto alla media nazionale nella città di Taranto.

In questi casi OpenSignal suggerisce agli operatori di utilizzare questi dati per difendere la propria posizione dominante in queste città sfruttando ciò in cui già riescono meglio: WindTre, per esempio, potrebbe spingere ulteriormente sulle tre categorie in cui risulta avvantaggiata rispetto alla concorrenza, mentre Fastweb potrebbe migliorare ulteriormente l’esperienza di gioco e la velocità di download, categorie in cui risulta la migliore.

Dopo aver delineato chiaramente i punti di forza e di debolezza degli operatori italiani a livello locale, ognuno di essi può elaborare una strategia adeguata alla propria posizione, sfruttando i punti di forza legati all’esperienza nella rete mobile in base alla situazione di ogni singola città. Per l’analisi completa vi rimandiamo al sito ufficiale di OpenSignal.