È già da un po’ di tempo che circolano indiscrezioni in merito al presunto ritorno dei chipset Exynos in ambito mobile, Samsung aveva abbandonato la dicotomia con i processori Qualcomm con l’ultima serie di flagship Galaxy S23 ma, secondo alcune voci, l’azienda potrebbe tornare all’adozione di due differenti processori (in base al mercato di commercializzazione) con la prossima famiglia Galaxy S24.

In realtà la futura serie di smartphone di punta del brand non sarebbe l’unica a beneficiare (termine forse un po’ azzardato) del ritorno dei chipset Exynos, anche Galaxy S23 FE infatti potrebbe essere equipaggiato con un processore proprietario. Tornando però alla futura famiglia di top di gamma dell’azienda, il candidato più papabile al momento sembrerebbe l’Exynos 2400, riguardo al quale abbiamo già avuto modo di reperire alcune indiscrezioni negli ultimi tempi.

Facciamo dunque il punto della situazione delle diverse voci di corridoio, provando a dare uno sguardo a ciò che l’azienda potrebbe offrire ai propri utenti con il futuro Exynos 2400.

Ecco cosa si sa al momento del futuro processore Samsung Exynos 2400

La maggior parte degli utenti, soprattutto quelli che fino a poco prima avevano sempre e solo potuto acquistare i flagship Samsung dotati di processori Exynos, avevano accolto con gioia la notizia della partnership con Qualcomm che, teoricamente, si pensava potesse durare per diverso tempo. La serie Galaxy S23 ha infatti messo sullo stesso piano tutti gli utenti, che finalmente potevano beneficiare dello stesso dispositivo in ogni mercato (fra cui il nostro), grazie all’apposito Snapdragon 8 Gen 2 per Galaxy.

Sia ben chiaro che, per il momento, non c’è nulla di certo riguardo alla presunta adozione dell’Exynos 2400 sui futuri Galaxy S24 in alcuni mercati, per ora si tratta infatti solo di indiscrezioni, che però sembrano alquanto ben informate. Secondo quanto emerso negli ultimi tempi, ecco alcune delle presunte caratteristiche principali del futuro processore proprietario:

  • Exynos 2400 dovrebbe utilizzare gli ultimi core della CPU Arm, la CPU sarebbe configurata con 10 core in totale (1+2+3+4)
  • la CPU sarebbe composta da un singolo Arm Cortex-X4 ad alte prestazioni con clock a 3,1 GHz, due core Cortex-A720 a 2,9 GHz, altri due A720 a 2,6 GHz e quattro core Cortex-A520 ad alta efficienza energetica con clock up a 1,8 GHz
  • Exynos 2400 sarà solo a 64 bit
  • la GPU potrebbe essere costruita sull’architettura grafica RDNA 2 di AMD più potente, denominata Xclipse 940, in grado di offrire il doppio delle unità di calcolo grafiche
  • il nuovo chipset proprietario dovrebbe vantare miglioramenti nel campo dell’intelligenza artificiale
  • lato connettività potrebbe essere utilizzato il modem Exynos 5300 annunciato a inizio anno, in gradi di offrire velocità di download a 10 Gbps e velocità di upload di 3,87 con alcune migliorie quali una tecnologia di comunicazione satellitare bidirezionale, nuove tecnologie avanzate di aggregazione dei vettori, una migliore efficienza energetica e altre funzionalità nella nuova versione 18 di 3GPP 5G
  • Exynos 2400 dovrebbe supportare le memorie UFS 4.0, la RAM LPDDR5X fino a 8,5 Gbps, nonché l’imaging da 320 MP e il supporto video 8K60 tramite il processore del segnale dell’immagine

Negli ultimi tempi Samsung ha aggiornato i propri stabilimenti produttivi passando al nodo a 4 nm di quarta generazione e preparando al contempo il suo processo a 3 nm di seconda generazione per la produzione di massa, non è chiaro dunque con quale processo produttivo potrebbe essere realizzato il futuro Exynos 2400, anche se in molti suggeriscono un approccio più conservativo optando per il processo a 4 nm.

Altresì non è chiaro in quali mercati l’azienda potrebbe voler commercializzare i futuri Galaxy S24 nella variante Exynos, c’è chi infatti come Ben Wood, Chief Analyst e CMO di CCS Insight, sostiene che l’azienda possa non voler spazientire gli utenti europei, limitando la commercializzazione dei dispositivi equipaggiati con processore proprietario solo ad alcuni mercati minori.

Ad ogni modo, qualora Samsung abbia realmente intenzione di reintrodurre la dicotomia dei chipset sui futuri flagship, si spera che la società sia in grado di fornire un’esperienza utente il più possibile simile a quella offerta dalle versioni equipaggiate con SoC Qualcomm, dotando i dispositivi equipaggiati con processori proprietari di prestazioni di gioco, qualità delle immagini, capacità di intelligenza artificiale e stabilità di rete equivalenti a quelle offerte dei più fortunati dispositivi mossi dai chipset Snapdragon.

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