La “Condivisione nelle vicinanze”, equivalente nel mondo Android della funzionalità AirDrop di Apple, ha da poco ricevuto una piccola interessante novità, non annunciata da Google ma rilasciata silenziosamente.

In poche parole, una volta che la funzionalità avrà ricevuto questo piccolo aggiornamento, l’utente sarà in grado di condividere link, testo e file sugli altri suoi dispositivi anche sono “dormienti” (hanno lo schermo spento).

Ancora novità per la condivisione nelle vicinanze

Il team di sviluppo di Android continua a lavorare alacremente per migliorare le funzionalità presenti all’interno del sistema operativo. Ciò è attualmente visibile nel percorso di sviluppo di Android 14, giunto alla beta 3.1: dopo avere introdotto il grosso delle novità, ora che è stata raggiunta la stabilità della piattaforma, il focus è tutto sull’ottimizzazione e sulla risoluzione dei bug prima che avvenga il rilascio in forma stabile.

Oltre a concentrarsi sulle funzionalità nuove di pacca, il team di sviluppo trova lo spazio per lavorare alle funzionalità già presenti all’interno del sistema operativo: una di questa è la condivisione nelle vicinanze (Nearby share), un comodo strumento che consente di condividere “istantaneamente” link, testo e file tra dispositivi vicini, consentendo di scegliere tra condivisione con tutti, solo coi contatti o solo con i propri dispositivi.

All’inizio dell’anno, la funzionalità è stata arricchita con il supporto per Windows, in modo da consentire agli utenti di condividere rapidamente file tra dispositivi Android e computer Windows 10 o Windows 11. La condivisione nelle vicinanze si arricchisce ora di una nuova, piccola e comoda funzionalità, non annunciata da Google, che va a semplificare ulteriormente la condivisione dei file tra i dispositivi di un utente.

Ecco i dettagli della novità

Quando in precedenza un utente accedeva alla Condivisione nelle vicinanze per condividere un link, un testo o un file su un altro dispositivo, tra i dispositivi disponibili per la ricezione del contenuto venivano mostrati esclusivamente quelli sbloccati e con lo schermo acceso.

La scelta di limitare la condivisione ai soli dispositivi sbloccati e accesi era stata fatta per ragioni di efficienza energetica (visto che la funzionalità sfrutta costantemente il Bluetooth per aggiornare lo stato del dispositivo, anche se le scansioni del Bluetooth hanno “costi”, in termine di autonomia, decisamente trascurabili rispetto ad altri aspetti).

Non è chiaro quando questa novità sia stata ufficialmente implementata ma adesso è possibile sfruttare la condivisione nelle vicinanze (verso “i tuoi dispositivi”) anche per inviare contenuti (link, testo, file) agli altri dispositivi nelle vicinanze che non sono sbloccati e non hanno lo schermo acceso.

Nel seguente video, realizzato dal noto insider del mondo Android Mishaal Rahman, è possibile vedere una demo della funzionalità che sembra già ampiamente disponibile.

Rahman ha anche sottolineato che, durante la registrazione del video, sull’ASUS Zenfone 9 la novità non ha funzionato perché si era dimenticato di associare lo smartphone allo stesso account Google sul quale erano registrati gli altri due smartphone (un Google Pixel 6 Pro e un Google Pixel 7 Pro), garantendo che la funzionalità di condivisione nelle vicinanze su smartphone “dormienti” funziona anche su un dispositivo non Google (noi abbiamo fatto la prova di condivisione tra un Pixel 7 Pro e un Samsung Galaxy Z Flip3 e confermiamo che funziona).

In generale, questo non è un cambiamento sostanziale ma rende indubbiamente più comoda da usare la funzionalità di condivisione nelle vicinanze, dato che non sarà più necessario prendere in mano e sbloccare l’altro dispositivo sul quale si vuole condividere qualcosa.

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