La conferenza del Google I/O 2023 ci ha regalato una pletora di protagonisti — dal medio di gamma Google Pixel 7a, al primo Google Pixel Tablet, passando per Bard e tutti i servizi di Big G —, ma non ci sono dubbi sul fatto che quello maggiormente capace di attirare la curiosità di appassionati e addetti ai lavori sia stato Google Pixel Fold: il primo smartphone pieghevole di Mountain View arriva sul mercato dimostrando l’impegno di Google verso questa nuova categoria di prodotti e con l’ambizione tutt’altro che nascosta di alzare l’asticella della qualità fotografica in questo specifico segmento di mercato. A poche ore dall’annuncio ufficiale, il produttore californiano ha voluto esaltare le prodezze del proprio nuovo nato in materia di astrofotografia.

Astrofotografia con Google Pixel Fold: “the sky’s the limit

Fino a questo momento, gli smartphone pieghevoli non sono mai stati dei campioni dal punto di vista della qualità fotografica: pur difendendosi bene, non hanno ancora raggiunto i livelli dei flagship tradizionali dei brand di appartenenza. Google Pixel Fold vuole provare ad invertire questa tendenza con un comparto fotografico di tutto rispetto composto da:

  • Fotocamera posteriore: tripla con flash LED
    • Sensore principale da 1/2″ con risoluzione 48 MP, pixel da 0,8 μm, apertura f/1.7, Dual Pixel PDAF e OIS
    • Sensore tele da 1/3,1″ con risoluzione 10,8 MP, pixel da 1,22 μm, apertura f/3.05 con PDAF per lo zoom ottico 5x (con Super Res Zoom fino al 20x)
    • Sensore ultra-grandangolare da 1/3″ con risoluzione 10,8 MP, pixel da 1,25 μm, apertura f/2.2 e angolo di visione a 121,1°
    • Registrazione video fino al 4K a 60 fps
  • Fotocamere anteriori:
    • Sensore da 9,5 MP con pixel da 1,22 μm, apertura f/2.2 e fuoco fisso (esterna)
    • Sensore da 8 MP con pixel da 1,12 μm, apertura f/2.0 e fuoco fisso (interna)

Tutto questo hardware viene sfruttato dall’eccellente software di Google e può contare su tutte le funzioni più apprezzate, inclusa ovviamente la modalità notturna (Night Sight). Tale funzione permette di realizzare degli scatti a lunga esposizione e, pertanto, rappresenta un’arma molto potente per provare a fare astrofotografia coi minuscoli sensori di uno smartphone. Coi dispositivi tradizionali, il corretto utilizzo di questa funzione passa attraverso l’impiego di un treppiedi, in quanto il dispositivo deve rimanere perfettamente fermo per evitare di rovinare la foto, ma Google ha deciso di spiegarci perché Pixel Fold ha una marcia in più.

google pixel fold astrofotografia

Innanzitutto, Google Pixel Fold non ha bisogno di accessori esterni: scordatevi pure il treppiedi, ci penserà la cerniera a tenere lo smartphone saldamente in posizione per aiutarvi a realizzare scatti spettacolari al cielo stellato. A proposito di software, la modalità split screen vi aiuterà a tenere d’occhio l’inquadratura, così da ottenere al primo colpo il risultato desiderato. Al pari degli altri Pixel di ultima generazione, anche Google Pixel Fold lega le proprie abilità nella fotografia computazionale all’image processing del chip Google Tensor G2.

Date un’occhiata ai seguenti scatti realizzati dai fotografi Sam Robinson e Nicholas Wilson con Google Pixel Fold e diteci cosa ne pensate nel box dei commenti.

Google Pixel Fold: recap

Al momento, l’arrivo di Google Pixel Fold sul mercato italiano non è previsto, in ogni caso si tratta di uno smartphone molto significativo per il produttore. Qui sotto trovate un riassunto della sua scheda tecnica (al netto delle fotocamere, già riportate sopra):

  • Dimensioni:
    • 139,7 x 79.5 x 12.1 mm (da chiuso)
    • 139.7 x 158.7 x 5.8 mm (da aperto)
  • Peso: 283 grammi
  • Materiali: vetro (fronte e retro), plastica (interno), alluminio (frame laterale), acciaio inossidabile (cerniera)
  • Certificazione: IPX8 (resistenza all’acqua)
  • Display esterno: OLED da 5,8″ FHD+ (1080 x 2092 pixel, in 17,4:9) e refresh rate a 120 Hz
  • Display interno: Foldable OLED da 7,6″ con risoluzione 2240 x 1840 pixel (in 6:5)
    • Refresh rate a 120 Hz
    • Luminosità (tipica): 800 nit
    • Luminosità (picco): 1200 nit
    • HDR
  • SoC: Google Tensor G2 (5 nm “5LPP”) con CPU octa-core, GPU ARM Mali-G710 MP7 e co-processore Titan M2
  • Memoria RAM: 12 GB (LPDDR5)
  • Spazio di archiviazione: 256 o 512 GB (UFS 3.1)
  • Audio: stereo (doppio speaker)
  • Reti mobili: Dual SIM (Nano-SIM + eSIM), 5G/4G/3G/2G
  • Connettività: Wi-Fi 6E (802.11 ax, tri-band), Bluetooth 5.2 (A2DP, LE, aptX HD), GPS (dual-band), NFCUSB Type-C 3.2UWB (Ultra Wideband)
  • Sensori: accelerometrogiroscopioprossimitàbussolabarometroluce ambientale
  • Lettore delle impronte digitali: si (montato lateralmente)
  • Altri metodi di sblocco: sblocco col volto
  • Batteria: Li-Po con capacità di 4821 mAh
    • Ricarica rapida cablata a 30 W
    • Ricarica wireless a Qi
    • Autonomia da 24 ore di utilizzo (fino a 72 ore in modalità di risparmio energetico)
  • Sistema operativo: Android 13 QPR3

Per maggiori dettagli, potete fare riferimento al nostro articolo di lancio. Se ve la siete persa, qui sotto potete recuperare la nostra diretta di ieri.

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