Quasi un anno fa, a distanza di oltre 13 anni dal rilascio della prima versione beta di Google Chrome, il popolare browser del colosso di Mountain View è arrivato alla versione 100. Google continua ad aggiornare il proprio browser e, proprio in queste ore, ha rilasciato la versione 109, la prima release del 2023, anche in versione stabile. In questo articolo vediamo tutte le novità della nuova versione di Chrome per Android.

Conferma Sicura del Pagamento anche su Android

Conferma Sicura del Pagamento Chrome 109 Android

Come annunciato da Google sul blog degli sviluppatori di Chrome, l’azienda sta sperimentando un nuovo standard web, il cosiddetto Secure Payment Confirmation (SPC), che consente di autenticarsi con lo sblocco biometrico del dispositivo quando si desidera effettuare un acquisto. Se supportato dalla propria banca o dal fornitore della carta di pagamento, questo sistema potrebbe consentire di superare il consueto processo di conferma – necessario per motivi di sicurezza – che è tuttora obbligatorio seguire in fase di acquisto.

Tuttavia, il nuovo standard deve essere supportato sia dalle banche sia dagli esercenti, quindi potrebbe volerci del tempo prima di vederlo in funzione. La Conferma Sicura del Pagamento è già disponibile su macOS e Windows da diversi mesi (maggio 2022), mentre è in arrivo solo ora su smartphone dotati di sistema operativo Android come parte della versione 109 di Google Chrome.

Material You nei suggerimenti della barra di ricerca

Material You suggerimenti ricerca Google Chrome

Google sta continuando a lavorare sull’estensione del Material You a tutte le proprie app. Già dalla versione 108 di Chrome si sono iniziate a intravedere piccole modifiche grafiche in tal senso che sembrano continuare con la nuova versione 109. Per il momento sembra che queste aggiunte non siano ancora attive per impostazione predefinita e nel caso in cui si voglia provarle è necessario accedervi tramite flag. Qualora vogliate vedere in anteprima un look rinnovato per i suggerimenti della barra degli indirizzi, è sufficiente attivare il flag chrome://flags/#omnibox-modernize-visual-update.

Miglioramenti alla condivisione dello schermo per le videoconferenze

Condividere lo schermo durante una videoconferenza può essere fonte di preoccupazione per motivi di privacy, in quanto durante la condivisione potrebbero comparire alcuni dettagli privati che non si vorrebbe che i partecipanti alla chiamata vedessero. È qui che entra in gioco l’API di cattura dello schermo che Google descrive come un’opzione per “consentire all’utente di selezionare una schermata o una porzione di schermo (come una finestra) da catturare come flusso multimediale”. Con questa versione sono state apportate numerose migliorie all’API, che ora dovrebbe rendere ancora più semplice il suo utilizzo e preservare la privacy degli utenti.

Google ha introdotto e illustrato una nuova opzione chiamata Conditional Focus che consente agli sviluppatori di decidere se le finestre condivise con gli spettatori debbano essere visualizzate (o, per usare le parole della funzione, messe a fuoco) non appena vengano selezionate per la condivisione. È inclusa anche l’opzione che permette di sopprimere la riproduzione audio locale: in questo modo sarà più facile condividere lo schermo mentre si è riuniti in una stanza con altre persone che partecipano alla stessa videoconferenza, evitando fastidiose interferenze audio. In questi casi gli sviluppatori potranno lasciare piena libertà all’utente di decidere come gestire l’uscita audio in base alle proprie preferenze.

Mai più cookie di terze parti nel browser

L’industria dei browser si sta preparando a una nuova era senza cookie di terze parti. Si tratta di un’ottima notizia per la privacy, perché limiterà la capacità dei cookie pubblicitari di tracciare l’utente sul web. Tuttavia, il cambiamento potrebbe anche modificare o interrompere il modo in cui i siti web attualmente interagiscono tra loro, ad esempio per mantenere l’accesso a un sito in particolare.

Google vuole risolvere alcuni di questi problemi con una versione aggiornata di First-Party Sets, in arrivo su Chrome 109, che aggiornerà il modo con cui i siti correlati condivideranno gli stessi dati; in questo caso, i siti devono rendere noto al browser che appartengono l’uno all’altro (si pensi a google.com, google.co.uk e altri). Questi gruppi di siti potranno quindi condividere alcuni dati tra loro e richiedere l’accesso ai cookie di terze parti. Per far sì che il browser sappia quali siti siano correlati tra di loro, Google utilizzerà un repository Github pubblico.

Come ottenere l’aggiornamento

La nuova versione è in rilascio proprio in queste ore. Come di consueto per Google, l’aggiornamento viene inviato ai dispositivi a scaglioni, quindi potrebbe essere necessario attendere qualche ora in più del previsto. Nel frattempo, per controllare ed eventualmente aggiornare Google Chrome alla versione 109 e godere di tutte le novità potete seguire il badge che riporta al Google Play Store presente qui sotto.

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