I tablet, anche quelli Android, hanno vissuto un secondo picco di popolarità in corrispondenza della pandemia — con tantissime persone chiamate a fare i conti con didattica a distanza e nuovi modi di lavorare — e diversi produttori hanno colto la palla al balzo per entrare in questo segmento di mercato, come OPPO che lo scorso mese di febbraio ha presentato OPPO Pad e adesso si appresta a rilanciare con OPPO Pad Air.

OPPO non è il solo produttore facente capo al colosso cinese BBK Electronics ad essersi mosso in questo modo: la stessa Realme aveva esordito con un primo Realme Pad (di cui trovate a questo link la nostra recensione) e, come vi abbiamo raccontato nei giorni scorsi, si accinge ora a rinnovare la line-up.

OPPO Pad Air: che cosa possiamo aspettarci

Tornando a OPPO, il produttore cinese ha già iniziato a condividere dei teaser facenti riferimento ad un tablet inedito identificato come OPPO Pad Air e dotato di Mobile Platform realizzata da Qualcomm.

Più precisamente, si tratta dello Snapdragon 680 già visto a bordo di OPPO A76. Alla GPU Adreno 610 si affiancano una CPU octa-core con core Kryo 265 e clock fino a 2,4 GHz e un modem Snapdragon X11 LTE. Come solitamente accade per i tablet, anche questo modello dovrebbe essere proposto in una variante solo Wi-Fi e una con connettività di rete mobile.

Per quanto riguarda il resto della dotazione tecnica, il noto leaker Digital Chat Station parla di un display da 10,36 pollici con risoluzione 2000 × 1200 pixel e refresh rate classico di 60 Hz. Il tablet consentirà anche di interagire con un pennino dedicato. La batteria integrata da 7.000 mAh verrà rifocillata con ricarica rapida a 18 W, mentre per godere dei contenuti multimediali ci sarà un sistema di quattro speaker con Dolby Atmos. Sul retro sarà presente una singola fotocamera dalla risoluzione non ancora nota.

Ecco le prime immagini del nuovo OPPO Pad Air.

Nuovi smartphone pieghevoli OPPO

OPPO Pad Air non è ovviamente l’unico nuovo dispositivo nei piani del produttore cinese, che, dopo aver raccolto consensi a destra e a manca con il primo ottimo smartphone pieghevole OPPO Find N, sta lavorando ad un nuovo foldable, questa volta con formato a conchiglia.

Si tratta, in parole povere, di un dispositivo che dovrà andare a competere direttamente con il re attuale della categoria Samsung Galaxy Z Flip3 5G (di cui trovate a questo link la nostra recensione) e con il più recente e particolare Huawei P50 Pocket (di cui trovate a questo link la nostra recensione). Rispetto ai rivali diretti, nelle settimane addietro si era già vociferato della possibile carta vincente del nuovo pieghevole di OPPO: il prezzo più basso.

A questo proposito, lo stesso Digital Chat Station ha snocciolato un po’ di numeri su Weibo (piattaforma di microblogging cinese da tempo autentica miniera di informazioni sui brand cinesi). Secondo l’insider, il primo smartphone pieghevole a conchiglia di OPPO dovrebbe arrivare sul mercato con un prezzo di listino di soli 5.000 CNY, ovvero circa 707 euro al cambio attuale. Per fare un confronto coi concorrenti menzionati, il prezzo cinese di Samsung Galaxy Z Flip3 5G è di 7.400 CNY (circa 1.047 euro al cambio), mentre quello di Huawei P50 Pocket è di 9.000 CNY (circa 1.273 euro al cambio). Insomma, un prezzo di listino notevolmente più basso, che donerebbe al dispositivo un appeal considerevole.

In aggiunta al modello più economico, sarebbero in corso i lavori anche su uno smartphone pieghevole con display più grande e SoC Qualcomm Snapdragon 8 Gen 1+. Per questo modello si riporta un prezzo approssimativo di 7.000 CNY (circa 990 euro al cambio) e quanto detto porta a presumere che si tratti del successore di OPPO Find N.

Le ambizioni di OPPO per il futuro non finiscono qui: poco più di un mese addietro vi avevamo parlato di un cammino ormai tracciato che porterà il produttore a farsi in casa anche il SoC e i dati più recenti parlano di lavori già in fase avanzata. Alcune fonti parlano di un lancio il prossimo anno, con utilizzo del processo produttivo a 6 nm di TSMC. In mancanza di dettagli tecnici, al momento pare che non si tratterà di una soluzione flagship, bensì destinata a fasce di prezzo inferiori e — visto lo stretto legame di “parentela” tra i brand — non se ne può escludere un impiego sui modelli meno costosi anche di vivo, Realme e OnePlus.

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