Il sistema dei colori dinamici è stato implementato dal team di Google nella maggior parte delle applicazioni Android del colosso di Mountain View, rappresentando una delle colonne su cui si basa il nuovo linguaggio di design dell’azienda.

Nei giorni scorsi il team di Material Design, attraverso un post sul blog ufficiale, si è voluto soffermare su alcuni aspetti che hanno portato a Material You, lo stile introdotto da Google con Android 12 e che ha influenzato in modo rilevante il mondo mobile.

Come si è arrivati ai colori dinamici

Prima del lancio di Material You i vari team di designer di Google hanno collaborato tra loro, provando ad immaginare i rispettivi prodotti con il nuovo linguaggio di progettazione e la soluzione dei colori dinamici era in conflitto con quella dei colori semantici (ossia quelli che esprimono un significato convenzionale), che dovevano anche rimanere “statici”.

Il classico esempio è quello di un’applicazione smart home, in cui i colori giallo, arancione e blu possono essere sfruttati per rappresentare in modo intuitivo rispettivamente l’illuminazione, il riscaldamento e il raffreddamento: tale sistema potrebbe andare in conflitto con quello basato sui colori dinamici, essendo quest’ultimo dipendente dalle scelte fatte dall’utente per lo sfondo della schermata principale.

colori dinamici

Ebbene, la soluzione scelta alla fine dal team di Google è stata quella di mantenere i colori semantici, rendendoli però più vicini (e quindi più caldi o più freddi) al colore dinamico di un utente, garantendo così nel complesso un’esperienza che il colosso di Moutain View definisce più “armoniosa” (per esempio, in uno schema dinamico blu, i colori semantici come rosso, arancione e verde sono diventati tutti più freddi, avvicinandosi alla tonalità fredda del colore scelto dall’utente).

colori dinamici

La speranza del team di Google è che la soluzione studiata dall’azienda possa essere sfruttata anche dagli sviluppatori di applicazioni e produttori di device Android, in modo da offrire agli utenti un’esperienza visiva che sia la più coerente possibile.

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