La nuova versione di Android rilasciata quest’anno da Google ha portato tantissimi cambiamenti come una nuova interfaccia Material You, nuove funzioni dedicate all’accessibilità e la nuova dashboard per la privacy. Oltre a queste, ce ne sono alcune presenti sotto il cofano. Fra queste vi è l’introduzione della nuova API Bluetooth LE Audio dedicata alla trasmissione audio a bassa potenza tramite Bluetooth.

Si tratta di un nuovo standard che consente di trasmettere un audio di alta qualità anche a bassa potenza, riducendo quindi i consumi e risparmiando batteria. Inoltre aggiunge il supporto Multi-Stream Audio per un’esperienza audio migliorata su auricolari true wireless, la capacità di trasmettere uno o più flussi audio a un numero illimitato di dispositivi audio e altro ancora. Questo nuovo standard, è stato introdotto da Bluetooth SIG al CES dell’anno scorso, integrandolo nelle specifiche relative al Bluetooth 5.2.

L’implementazione di questo standard su Android 12 però non è ancora perfetta e necessita di ulteriore lavoro ma, stando ai recenti commit presenti nell’AOSP, pare che il supporto completo arriverà con Android 13.

Un nuovo codec audio per Android 13

Come notato da Mishaal Rahman, Google ha unito i commit che aggiungono un tipo di codec LC3 (LE Audio) per Bluetooth A2DP all’interno delle Opzioni sviluppatore. Si tratta di un codec di alta qualità e bassa potenza, in grado di fornire un’alta qualità dell’audio anche a una bassa velocità di trasmissione dati.

Come osserva Mishaal, non è chiaro se queste patch siano sufficienti per abilitare il pieno supporto per Bluetooth LE Audio, ma in ogni caso possiamo aspettarci che il codec sia pronto per la prossima versione di Android.

In arrivo una gradita funzione per gli utenti multilingua

Secondo una fonte attendibile, Google sta sviluppando una nuova funzionalità con il nome in codice di “Panlingual”.

Una volta disponibile, permetterà agli utenti di applicare le impostazioni della lingua in base all’app che si utilizza, separandola da quella di sistema. Pensata per le persone multilingue permetterà, ad esempio, di impostare le app di social media in spagnolo, mentre la lingua di sistema predefinita è l’italiano.

Esistono già app che possono offrire questo tipo di funzionalità come Google Maps, ma la maggior parte seguono le impostazioni di sistema. Ce ne sono alcune invece che offrono le loro impostazioni proprietarie, spesso difficili da trovare e non universali. Questo nuovo sistema invece, che dovrebbe trovare posto alla voce Lingua e immissione e nelle informazioni delle app, semplificherà di gran lunga le cose, grazie a dei controlli unificati e facili da trovare. Comunque non si sa ancora molto sul suo funzionamento perchè il tutto è ancora in fase di sviluppo e potrebbe essere soggetto a modifiche, ma si pensa che si andrà a combinare con l’API di traduzione aggiunta da Google con Android 12.

Per chi è esperto di modding, avrà magari già avuto modo di provare la cosa. Su Android infatti sono già presenti dei tool, come App Locale 2 f0r Xposed e App Settings Reborn che permettono questo, ma non sono per tutti. Infatti per utilizzarli è richiesto un dispositivo rootato e che il framework Xposed sia installato. Per App Locale 2 poi è necessaria una configurazione ADB, ma non è molto semplice. Nel caso di Android 13 invece, sarà disponibile per tutti a livello di sistema.

Come già detto prima non si hanno ancora certezze sul suo funzionamento, né sul fatto che sia per tutti o un’esclusiva dei Pixel (magari legata alle recenti funzionalità di traduzione di Pixel 6). Questa comunque non è la prima funzionalità individuata in fase di sviluppo per la prossima versione di Android. Sono previste alcune modifiche alla gestione delle app in background, supporto UWB generico e aumento della virtualizzazione (per migliorare la sicurezza).

 

 

E voi che ne pensate di queste novità? Fatecelo sapere nei commenti

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