Nonostante gli oggi degli appassionati siano puntati su Google Pixel 6 e Pixel 6 Pro, che saranno le stelle del prossimo evento Made by Google, a Mountain View si pensa già a quello che succederà dopo la presentazione, non nuovi smartphone già in lavorazione. E altre novità arriveranno anche dal lato software, come testimoniano alcune immagini inedite della nuova versione di Google Traduttore, che potrebbe debuttare insieme ai Pixel di sesta generazione.

Tre nuovi Pixel

Una attenta analisi delle applicazioni incluse nella più recente beta di Android 12 ha svelato il nome in codice di tre nuovi dispositivi, dei quali finora non avevamo sentito parlare. Con ogni probabilità, essendo piazzati a fianco di OrioleRedfin, i nomi in codice di Pixel 6 e Pixel 5, si tratta di nuovi smartphone che potrebbero essere annunciati da Google nel corso dei prossimi mesi.

In particolare sono emersi i nomi WhitefinPipitBluejay: gli ultimi due sono riferiti a specie di uccelli, come per i due modelli della serie Pixel 6, mentre il primo è il nome di un pesce, seguendo la tradizione di tutti i Pixel fin qui presentati. I riferimenti al modello Whitefin sono stati trovati nel codice di Google Fotocamera, insieme a quelli di Pixel 6, Pixel 6 Pro e della piattaforma hardware comune ai due smartphone.

È possibile che si tratti di un dispositivo utilizzato per testare le nuove fotocamere e il nuovo chip Neural Core su una piattaforma Qualcomm, durante la fase di sviluppo del chip Whitechapel che sarà presente all’interno dei nuovi Pixel. Come già accaduto in passato per altri dispositivi, potremmo dunque essere di fronte a un dispositivo che non vedrà mai la luce, ma vedremo se qualcosa cambierà nel corso dei prossimi mesi.

C’è un singolo riferimento a Bluejay nel codice di Android 12 Beta, che compare a fianco dei nomi in codice utilizzati da Google a partire dal Pixel 3. Nella lista però manca Passport, finora affiancato allo smartphone pieghevole in fase di sviluppo da parte di Google, facendo pensare alla possibilità che Google abbia scelto un diverso nome in codice. Nei mesi scorsi si era parlato di un modello Blueport, che potrebbe essere una combinazione tra Bluejay e Passport, seguendo una lunga tradizione di nomi in codice fusi tra loro.

È dunque possibile che Bluejay sia il nuovo nome in codice del pieghevole Google o che i modelli in lavorazione siano due, magari con fattori di forma completamente diversi. Quello che appare certo è che il nuovo dispositivo utilizzerà un chip Whitechapel GS101, lo stesso che debutterà con la serie Pixel 6 nel prossimo autunno.

Meno informazioni per Pipit, il cui nome compare a fianco di quelli di altri Pixel all’interno del codice di Fotocamera Google, anche se isolato rispetto agli altri. Si tratta dello stesso “trattamento” riservato a Pixel 4a, 4a e 5a, lasciando intendere che possa essere il nome in codice di Google Pixel 6a, che non dovrebbe vedere la luce prima della metà del 2022 e che possa utilizzare un chip Whitechapel prodotto da Google stessa.

Google Traduttore si rifà il trucco

Arriva invece da XDA Developers, attraverso un tweet, una anticipazione relativa alla nuova interfaccia di Google Traduttore, che potrebbe fare il suo debutto in occasione del lancio della serie Google Pixel 6. Le due immagini, che trovate nella galleria sottostante a fianco di due immagini relative alla versione attuale, mostrano le numerose novità estetiche in arrivo.

È possibile vedere come i pulsanti per la selezione delle lingue, dell’input vocale e della fotocamera siano stati spostati nella parte bassa dello schermo, semplificando l’utilizzo con una mano dell’applicazione, evitando inoltre di coprire il testo tradotto andando a utilizzarli. Cresce così lo spazio a disposizione per inserire il testo da tradurre, molto più ampio rispetto alla piccola casella disponibile nella versione attuale dell’app. Vedremo se questo sarà l’aspetto definitivo di Google Traduttore o se prima del lancio ci sarà spazio per qualche altro ritocco.