I dati circa il market share di Huawei durante il Q1 2021 hanno messo nero su bianco quanto la situazione commerciale del colosso cinese nel settore degli smartphone sia estremamente complicata. La decisione del presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, di bloccare gli investimenti per 59 aziende cinesi tra cui Huawei, dirada una volta per tutte le timide speranze circa la possibilità dell’azienda di vedersi rimossa dalla Entity List USA.

Un ban destinato a durare nel tempo

In un contesto di estrema tensione commerciale tra la Cina e gli USA, è quasi superfluo notare come Huawei stia spingendo per assicurarsi l’indipendenza da tutti quei componenti e tecnologie offerte dalle aziende USA, a partire dalla produzione di processori. L’azienda sta investendo ingenti quantità di denaro per assumere posizioni di superiorità in campi come l’intelligenza artificiale, il machine learning, il 6G e molto altro.

Gli USA, dal canto loro, con l’Innovation and Competition Act, vogliono continuare ad essere un punto di riferimento per l’intero settore tecnologico incrementando la competenze delle aziende americane grazie a poco meno di 50 miliardi di dollari di investimenti. Il lancio di tanti prodotti Huawei in Italia sottolinea come il colosso cinese abbia tutte le competenze il know how per continuare ad essere competitivo nel settore hi-tech, e il lancio della serie Huawei P50 potrebbe essere la volta buona per un ritorno coi fiocchi.

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