È di ormai qualche giorno fa la notizia ufficiale circa la vendita del brand HONOR da parte di Huawei, una decisione molto sofferta ma portata avanti come unica strategia per evitare che anche HONOR finisca schiacciata dal peso del ban USA.

“Alcuni politici vogliono ucciderci”

È questo che traspare dalle parole di Ren Zhengfei, fondatore di Huawei, che nel messaggio di addio ai dipendenti HONOR ha tirato un po’ le somme circa le enormi sfide che il colosso cinese sta affrontando in questi ultimi anni, come ad esempio un Q3 2020 negativo ed un market share in Europa molto preoccupante. La vendita del brand a Shenzhen Zhixin New Information Technology, un’azienda appositamente fondata per salvare HONOR, valutata 15.1 miliardi di dollari, dovrebbe permettere alla compagnia di driblare il ban e diventare addirittura concorrente di Huawei.

Zhengfei non nasconde il livore circa alcuni politici americani quando dichiara “onda dopo onda di severe sanzioni statunitensi contro Huawei ci hanno portato a capire finalmente che alcuni politici americani vogliono ucciderci, non solo correggerci“, quasi a sottolineare l’idea che dietro il ban ci sia una precisa mossa politica perpetuata per smantellare completamente il colosso cinese invece di cercare di renderla conforme agli standard di sicurezza richiesti dall’intelligence americana.

Non dobbiamo trascinare persone innocenti in acqua solo perché soffriamo [il ban USA]”, continua Zhengfei, giustificando così la vendita di HONOR per tutelare milioni di posti di lavoro e i dipendenti che potranno così occuparsi di realizzare nuovi prodotti e concentrarsi sulle sfide del mercato che, ne è sicuro, non saranno poche.