Sono riposte grandi aspettative su Huawei Mate 20 Pro, e per rendersene conto basta un’occhiata rapida alle ultime notizie sul suo conto. Display OLED flessibile, sensore biometrico ad ultrasuoni, fotocamere evolute rispetto a quelle, già ottime, di P20 Pro, sono solo alcune delle voci circolate finora. Ma di Huawei Mate 20, cosa sappiamo? Facciamo un rapido riassunto.
Il processore è uno dei pochi campi privo di dubbi: pare del tutto certo che Huawei Mate 20, come la variante Pro, porterà al debutto il Kirin 980, il nuovo top di gamma della controllata HiSilicon. La realizzazione con processo produttivo a 7 nm (sarebbe il primo) e la frequenza di clock attesa sui 2,8 GHz lo candiderebbero ad essere un ottimo compromesso tra prestazioni ed efficienza. I dettagli ufficiali sono attesi all’IFA di Berlino.
Come detto qualche giorno fa parlando della voce sulla ricarica rapida a 40 watt, che obbligherebbe ad un pannello posteriore di vetro, la batteria di Huawei Mate 20 difficilmente sarà meno capace di quella da 4000 mAh del predecessore. Gli ultimi rumor indicano un accumulatore da 4200 mAh, ipotesi che appare plausibile.
Per quanto riguarda il display invece, a differenza della lineup 2017, le versioni “standard” e Pro dovrebbero condividere la tecnologia AMOLED. Su entrambi, a sentire XDA, dovremmo trovare un pannello da 6,3 pollici di diagonale, ma sulla presenza del notch e del jack audio da 3,5 mm sembra ancora tutto quanto in discussione.
Sui tagli di memoria tra i quali si potrà scegliere si naviga ancora in alto mare. Tuttavia il firmware avuto in anteprima da XDA è relativo ad una variante da 6 GB di RAM e 128 GB di memoria interna, configurazione che appare tutt’altro che fuori fuoco.
Dal privilegio di aver avuto il firmware in anteprima discende l’informazione per cui, con ogni probabilità, su Huawei Mate 20 Pro il sensore biometrico scivolerà sotto al display come su Mate RS Porsche Design. La terza variante attesa, la più economica Lite, ragionevolmente farà a meno del Kirin 980 e pare che possa abbracciare il nuovo Kirin 710, processore contrapposto al recente Snapdragon 710 dei rivali di Qualcomm. Mate 20 e Mate 20 Pro, invece, condivideranno il Kirin 980, con il secondo che sarà posto su un livello più elevato dal probabile impiego di fotocamere più performanti. Storia già vista su Huawei P20 e P20 Pro.
La gestione dei pacchetti tecnici, per tutti i Mate 20, sarà affidata alla “solita” EMUI evoluta in versione 9.0 per indicare l’adozione di Android P, la prossima major release del robottino di cui i nuovi Mate non potranno fare a meno. Ci si attendono cambiamenti notevoli, soprattutto di natura estetica, rispetto all’attuale firmware di Huawei. Resteremo alla porta per rendervi partecipi di ulteriori novità.