Il CEO di Qualcomm Steve Mollenkopf, ha recentemente rilasciato un’intervista a Caixin durante la quale ha lasciato intendere che la società aveva ripreso le vendite e le spedizioni a Huawei, ma solo per i prodotti non interessati dall’embargo commerciale statunitense.

L’embargo commerciale imposto a Huawei ha danneggiato anche i risultati finanziari di molti colossi della tecnologia negli Stati Uniti, tra cui Qualcomm, Intel, Microsoft e Micron e molti altri, i quali hanno espresso gravi preoccupazioni a riguardo.

Google è stata la prima azienda a sollecitare il governo degli Stati Uniti per ridurre il divieto di Huawei, ma anche i produttori di chip con sede negli Stati Uniti come Qualcomm e Intel hanno esercitato pressioni per alleggerire il divieto.

L’amministratore delegato di Qualcomm ha inoltre suggerito che la società americana sta lavorando a una soluzione a lungo termine, ma ciò richiederà l’approvazione del governo degli Stati Uniti.

Sebbene Huawei produca il proprio chipset, la società si affida a Qualcomm per la fornitura di SoC Snapdragon per alcuni dei suoi smartphone, inoltre Huawei ha anche accesso a oltre 130.000 brevetti di proprietà di Qualcomm, in virtù di un accordo di licenza.