Il futuro degli affari di Huawei e ZTE negli Stati Uniti sta per subire un’altra decisiva sterzata. Dopo il ban degli USA contro Huawei e il ban degli USA contro ZTE, in queste ore è direttamente la FCC (Federal Communication Commission) statunitense ad avere in mano il futuro commerciale delle tue aziende cinesi in territorio americano.

Infatti, secondo l’ultima dichiarazione ufficiale dell’ente, sono ben due le mozioni che saranno discusse per obbligare le aziende americane a non portare avanti accordi commerciali con Huawei e ZTE. La prima prende di mira lo Universal Service Fund, un fondo della della FCC che ogni anno mette sul piatto qualcosa come 8,5 miliardi di dollari (circa 7,6 milardi di euro) di finanziamenti. Questo fondo potrebbe essere sfruttato dalle aziende americane per acquistare componenti provenienti dalle due aziende, e ovviamente la cosa non viene vista di buon occhio.

La seconda mozione ha come obbiettivo i carrier che forniscono connettività nelle zone rurali. Questi dovranno rimuovere e/o sostituire le apparecchiature di proprietà di Huawei o ZTE acquistando invece dispositivi prodotti da compagnie alternative. Come viene sottolineato dal Presidente dell’FCC Ajit Pai, l’America non può permettersi di rischiare l’integrità delle telecomunicazioni quando si parla di 5G.

Il governo non può non prendere in seria considerazione l’eventuale rischio che il governo cinese possa sfruttare l’infrastruttura di Huawei per spiare o veicolare virus/malware all’interno degli organi governativi americani. Le due mozioni saranno discusse il prossimo 19 novembre ma possiamo già aspettarci fin da subito quale sarà il risultato delle votazioni.

Nel mentre la risposta di Huawei punta direttamente il dito contro il Presidente dell’FCC, dichiarando che “in 30 anni di attività, Huawei non ha mai avuto un grave incidente di sicurezza nei 170 paesi in cui operiamo. Huawei è considerato affidabile da oltre due miliardi di consumatori, è partner di molte delle aziende Fortune 500 e fornisce oltre 500 operatori di rete in tutto il mondo.”

L’azienda sostiene di essere profondamente rammaricata di tutto questo accanimento e che le mozioni portate avanti dall’ente non hanno nulla a che vedere con la sicurezza dell’infrastruttura americana. Anzi, in quelle regioni difficilmente raggiunte dalla rete, non farà altro che aumentare il digital divide e a ritardare il naturale progresso economico altresì garantito dall’utilizzo di nuove tecnologie di comunicazione.

Mentre gli USA continuano il braccio di ferro contro i due colossi cinesi – e di riflesso contro il governo cinese -, in Europa le cose vanno avanti in modo completamente diverso. I paesi membri dell’Unione Europea stanno stilando una relazione circa la sicurezza del 5G, mentre la Germania è pronta a firmare un contratto con Huawei per la fornitura di tecnologie legate al 5G.