Dopo il Google I/O, continuano a circolare tante notizie riguardanti le novità e gli aggiornamenti dei progetti già esistenti. Questa volta è il caso di Project Tango, il programma avviato ben due anni fa dal colosso di Mountain View e riguardante la particolare tecnologia che sfrutta alcuni sensori dello smartphone per riconoscere oggetti fisici. Secondo quanto si è potuto evincere dalla conferenza, la società punta molto su tale progetto e sta cercando di fargli prendere il volo, con lo scopo di introdurre Project Tango nel mercato consumer.
Proprio per tali motivazioni, Google ha deciso di includere il software necessario per il funzionamento della tecnologia nella futura versione del proprio sistema operativo, Android N; tuttavia, il dispositivo dovrà essere dotato di un hardware con requisiti specifici, necessari al funzionamento di Project Tango.
I requisiti hardware sono molto particolari; infatti, la stragrande maggioranza degli smartphone sul mercato non possiede gli elementi necessari al funzionamento della tecnologia. In particolare, Project Tango su Android N avrà bisogno di un sensore di profondità e di fotocamere capaci di riprese a 6 gradi di libertà. Inoltre, se il dispositivo possiede tali periferiche, gli elementi software della tecnologia devono essere “sbloccati“.
Johnny Lee, ricercatore che si occupa del progetto, ha spiegato:
“Nel corso dell’ultimo anno una delle cose che abbiamo fatto maggiormente è collaborare con Qualcomm per integrare il supporto di queste componenti sul proprio processore Snapdragon“
Questo evidenzia come i produttori abbiano già a disposizione la potenza di calcolo disponibile per il funzionamento di Project Tango; manca solamente l’integrazione tra le componenti necessarie alla tecnologia. La società americana, probabilmente, spera di dare la spinta necessaria a far prendere il volo al progetto, proprio grazie all’inclusione nativa della tecnologia nella prossima versione di Android. Staremo a vedere.