Era ottobre quando Google presentava Motion Sense spacciandola come la grande novità dei Google Pixel 4. Una funzione, o meglio, un sistema che, avvalendosi del radar Soli montato sul cornicione superiore dei suddetti, permette di fare alcune cose con i gesti delle mani (funzioni tuttora ancora limitatissime e dalla dubbia utilità, tant’è che c’è voluto poco affinché gli sviluppatori pensassero a rimapparne le gesture). Ritrovarlo sui Google Pixel 4a sarà difficile ma, per certi versi, c’è poco da rammaricarsi.

Perché sarebbe un bene per Google Pixel 4a

Motion Sense, per chi non lo sapesse, è in grado di “sentire” se l’utente è vicino allo smartphone, e può essere utile affinché i Google Pixel 4 e Pixel 4 XL attivino la modalità Always On Display, gli utenti possano cambiare brano in riproduzione, rifiutare una chiamata o posticipare una sveglia.

Oltre a questo? Nient’altro a più di tre mesi dal lancio. E il fatto è che il radar Soli, il componente hardware che sta dietro a Motion Sense, nemmeno funziona globalmente a causa di alcune restrizioni nazionali. Come in India, Paese in cui proprio per questa ragione i Pixel 4 non sono stati nemmeno commercializzati.

Insomma, già vista così, non pare proprio questa gran perdita immaginarne l’assenza sui prossimi Google Pixel 4a che, per ovvie ragioni, mancheranno di alcune delle chicche dei fratelli maggiori. Nel nostro caso, se ricordate i render trapelati, non c’è proprio spazio per posizionare un radar di quel genere, per inciso.

Google Pixel 4a

E se poi poniamo che disabilitando Motion Sense e Soli annesso sui Pixel 4 la batteria ne guadagni, e di parecchio, in autonomia, la tesi è palese: a livello pratico, per come stanno le cose attualmente, una mancanza del genere farà solo che bene ai Google Pixel 4a e Pixel 4a XL.

Difficile credere il contrario, quasi assurdo piangere Motion Sense, e sperare in futuri sviluppi mirabolanti da parte di Big G ci pare affatto inverosimile per il momento. Stavolta perciò, largo alla fascia media, a una disponibilità più estesa e all’approccio del meno è meglio o, per dirla all’inglese, “less is more“; non credete?

Vai a: recensione Google Pixel 4 XL: tra gioie e dolori (video)