Ieri è stato il giorno in cui Google ha tolto i veli dai Pixel 2, di fatto confermando quanto anticipato dalla lunga scia di indiscrezioni che li ha preceduti. Se in un articolo dedicato abbiamo già analizzato nei dettagli le caratteristiche dei nuovi top di gamma, oggi ci concentriamo sugli aspetti meno entusiasmanti.

Nella confezione di smartphone che possono lambire la soglia dei mille euro il minimo che ci si aspetta è di trovare un paio di auricolari, e invece su entrambi i Pixel 2 Google non si è spinta oltre un adattatore jack da 3.5 mm – USB Type-C. Non si dovrebbe far peccato a pensare che dietro la scelta ci sia l’intenzione di spingere sui nuovi Pixel Buds (non ancora ufficiali per l’Italia), ma aggiungere 159 dollari al costo dello smartphone porta l’esborso complessivo su livelli imbarazzanti.

Ammesso che riusciate ad ottenerne uno, si intende. Sì, perché la supposizione fatta ieri di un’inversione di tendenza sulle scarse disponibilità della passata generazione sarebbe già stata smentita dai fatti. Prendete il Google Store americano che non riporta neppure una previsione sul riassortimento dei Pixel 2 XL bianchi, mentre servono diverse settimane di attesa per acquistare un Pixel 2 o Pixel 2 XL di qualsiasi colorazione e taglio di memoria, eccezion fatta per i Pixel 2 neri, gli unici pronti alla spedizione.

A tal proposito ricordiamo che il Pixel 2 XL arriverà sul nostro mercato il 15 novembre, mentre della versione più piccola, al momento, non è prevista la commercializzazione.