Il mercato degli smartphone è sempre più ricco e diversificato, tanto che per molti la scelta di un nuovo prodotto diventa un momento di dubbio e confusione. In questo scenario il tema della sostenibilità ambientale ed etica e quello della crisi economica si fondono e sollevano una questione di fondo: smartphone nuovo, usato o ricondizionato? Domanda più che lecita con una risposta piuttosto articolata che proveremo ad esporvi nel modo più chiaro possibile in questo speciale.

Prima di partire però è giusto chiedersi se può aver senso comprare uno smartphone usato o ricondizionato. La nostra risposta è un grande sì, sono diversi i motivi per valutare un telefono usato o ricondizionato. Innanzi tutto per la convenienza, anche se vedremo che su questo punto non è sempre facile trovare una buona offerta e in secondo luogo per abbracciare un consumo più consapevole e rispettoso dell’ambiente e delle persone. Sappiamo che gli smartphone, in quanto oggetti tecnologici, hanno un’impronta ecologica importante che, nonostante i tentativi più o meno efficaci dei costruttori di limitare l’impatto, non va sottovalutata.

Cos’è uno smartphone ricondizionato?

Gli smartphone ricondizionati sono prodotti che vengono rimessi a nuovo attraverso un processo di ricondizionamento. Il più delle volte si tratta di dispositivi usati che il negozio ritira e ricondiziona prima di essere rimessi in commercio. In alcuni casi invece si tratta di prodotti difettosi che vengono resi al negozio nei primi giorni dopo l’acquisto e a quel punto riparati e rimessi in vendita ad un prezzo più basso.

Il termine ricondizionato (o refurbished) viene utilizzato per indicare entrambe le tipologie di prodotti ed è quindi compito dell’acquirente informarsi sulle condizioni del bene prima del processo di ricondizionamento. Vien da sé che nel primo caso ci si porterà a casa un prodotto pari al nuovo, nel secondo bisognerà verificare con attenzione quali parti del dispositivo sono state riparate.

Ricondizionato e rigenerato sono la stessa cosa? Sì, i termini sono sinonimi e si riferiscono allo stesso tipo di processo che abbiamo descritto poc’anzi.

Come funziona il processo di ricondizionamento?

Bisogna distinguere i due casi, smartphone nuovo ma difettoso o prodotto usato e riportato a condizioni pari al nuovo. Nel primo caso il processo è intuitivo: viene sostituita la parte difettosa di conseguenza lo smartphone risulterà effettivamente pari al nuovo, anche se per legge, non potrà essere rimesso in vendita come tale.

Nel secondo caso viene effettuata una valutazione generale dello stato del dispositivo e successivamente riparate o sostituite le parti molto usurate o non funzionanti. Solitamente sugli smartphone viene cambiata la batteria, a volte il display o altre parti più soggette ad usura, mentre vengono conservati i componenti essenziali come scheda madre, SoC e memoria.

La garanzia di uno smartphone ricondizionato

Quando non diversamente indicato, per legge la garanzia dei prodotti ricondizionati sarà di due anni e in ogni caso non potrà essere inferiore a un anno. La normativa prevede inoltre che per i prodotti usati, possa essere ridotta la garanzia legale, e che tale riduzione debba essere esplicitata in fase di acquisto. Il risultato di questa postilla è che la maggior parte dei telefoni ricondizionati avrà 1 anno di garanzia, cioè il minimo richiesto dalla legge italiana.

Conviene uno smartphone ricondizionato?

Generalmente sì, conviene ma bisogna accertarsi delle sue condizioni prima e dopo il processo di ricondizionamento. Attenzione poi al prezzo, perché nell’era degli e-commerce le offerte fioccano e non sarebbe strano trovare prodotti nuovi ad un prezzo inferiore a quelli ricondizionati. Il valore del ricondizionato viene infatti stabilito sul prezzo di listino, al quale viene tolto almeno un 30-50% del valore. Come dicevamo però le offerte non mancano e specialmente per dispositivi non più recentissimi, è facile trovare sconti superiori al 30% del prezzo iniziale.

Proprio in virtù dell’andamento dei prezzi del mercato, la convenienza di uno smartphone ricondizionato dipende in primo luogo dalla sua tenuta del prezzo. In altre parole se un prodotto tende a mantenere il prezzo sul mercato anche a distanza di mesi dall’uscita, allora acquistarlo ricondizionato vi garantirà un certo risparmio. Diversamente se il prodotto è oggetto di continue offerte e ribassi, allora il ricondizionato non avrà più senso, per lo meno per quanto concerne il risparmio di denaro.

Per questo motivo è molto sviluppato il settore dei ricondizionati per gli iPhone, smartphone che tendono a conservare il loro valore nel tempo e a mantenere stabilmente il listino, mentre sui telefoni Android è più raro, seppur non impossibile trovare buone offerte.

Dove comprare uno smartphone e un iPhone ricondizionato

E’ possibile acquistare uno smartphone ricondizionato gli store ufficiali della case produttrici. Apple è uno degli esempi più conosciuti, che sul sito propone diversi prodotti nuovi ricondizionati a prezzi interessanti e garantiti dalla stessa Apple.

Esistono poi negozi specializzati nella vendita di ricondizionati, citiamo quelli più conosciuti, per approfondire vi rimandiamo al nostro speciale:

  • Refurbed: è un negozio molto grande che tratta vari prodotti, si possono trovare smartphone Android e iPhone a ottimi prezzi. Il negozio offre buone garanzie sulla batteria (sostituita sotto l’80% di capacità) e cataloga i dispositivi su 3 gradi di qualità. Ci sono 30 giorni di prova senza costi e 1 anno di garanzia. Sul sito viene descritto con attenzione tutto il processo di ricondizionamento che prevede almeno 3 step di controllo qualità.
  • CertiDeal: negozio specializzato nella vendita di iPhone usati e ricondizionati. Tra i servizi offre 21 giorni per cambiare idea senza costi e 24 mesi di garanzia, proprio come per i telefoni nuovi. Per ogni modello trattato è possibile scegliere tra tre diversi gradi di qualità, inoltre con un sovrapprezzo si può chiedere che la batteria venga sostituita.
  • Swappie: tra gli store più noti, anche in questo caso specializzato in iPhone ricondizionati. La garanzia è di 12 mesi e ci sono 14 giorni per rendere gratuitamente lo smartphone qualora non si fosse soddisfatti. Le batterie vengono garantite per almeno l’80% di capacità residua ma in fase di acquisto è possibile optare per un modello con modulo nuovo, oltre che scegliere tra dispositivi in stato “accettabile”, “ottimo” o “eccellente”. Tra i servizi che hanno reso famosa Swappie c’è il ritiro gratuito di un iPhone usato, con pagamento tramite bonifico dopo l’ispezione tecnica.
  • Trendevice: anche questo negozio rientra tra quelli affidabili e completi nell’offerta al cliente: 30 giorni di reso gratuito, 1 anno di garanzia, 3 gradi di condizioni e batteria garantita ad almeno l’80%. Tra le possibilità c’è anche il ritiro con pagamento via bonifico di uno smartphone usato, con la valutazione che avviene in una prima fase online e spedizione gratuita.

Ricondizionato o usato? Quale conviene

Chiarito il discorso sui ricondizionati la domanda sorge spontanea: conviene maggiormente uno smartphone ricondizionato o usato? Qui entrano in gioco considerazioni articolate, che però prima di tutto dipendono dall’esborso di denaro richiesto. Per oggettive ragioni uno smartphone ricondizionato sarebbe preferibile: garanzia del negozio, processo di ricondizionamento, condizioni il più possibile pari al nuovo. Il dubbio sorge casomai nel momento in cui l’usato abbia un prezzo particolarmente vantaggioso o le condizioni del bene siano effettivamente ottime.

Certo, la scelta di un prodotto usato non è proprio da fare a cuor leggero, ci sono diversi aspetti di cui tenere conto.

Garanzia sugli smartphone usati

La garanzia sui prodotti usati è la stessa che regolamenta la vendita dei ricondizionati. Per la legge infatti, un dispositivo inizializzato viene automaticamente considerato usato a tutti gli effetti. Di conseguenza, acquistando uno device usato presso un negozio, automaticamente la garanzia sarà di due anni, salvo diversamente indicato e mai inferiore ad un anno. Di fatto, come per i ricondizionati, solitamente i negozi stabiliscono una riduzione del periodo di garanzia, limitandola ad un anno.

Cosa succede invece se la vendita avviene da privato a privato? Forse non tutti sanno che anche in questo caso il Codice Civile prevede una regolamentazione, anche se la sua interpretazione spesso lascia spazio a qualche dubbio. In sintesi ecco le regole principali:

  • La garanzia copre solo difetti preesistenti alla vendita e non facilmente rilevabili. Possono essere problemi che si manifestano dopo un certo periodo di tempo ma devono essere collegati ad un difetto preesistente e non all’usura del bene o ad un suo utilizzo scorretto. Il codice civile recita: “per un oggetto usato è esclusa la garanzia se al momento del contratto l’acquirente conosceva, o anche solo poteva facilmente con diligenza conoscere, i vizi della cosa (vizi riconoscibili), salvo in tal caso che il venditore abbia espressamente dichiarato (e con ciò garantito) che la cosa era esente da vizi o li abbia fraudolentemente occultati.”
  • Può essere richiesta la riparazione o la sostituzione del pezzo o anche la parziale o totale restituzione della somma pagata. La richiesta va fatta entro 8 giorni dalla constatazione del difetto e l’eventuale citazione in giudizio.
  • Non esiste il diritto di recesso
  • La garanzia può essere esclusa se viene stipulato un patto (e la cosa può essere dimostrata) tra le parti. Ad esempio la formula “visto e piaciuto” vale come limitazione o esclusione della garanzia. In questi casi l’accordo deve essere riportato anche nell’eventuale scrittura privata.

A cosa prestare attenzione prima di comprare uno smartphone usato

Senza dubbio è bene chiedersi se lo smartphone che stiamo acquistando sia stato regolarmente acquistato e che quindi non sia rubato o con pagamenti in sospeso nel caso di un acquisto a rate tramite operatore.

Nel primo caso la risposta si ottiene verificando che il codice IMEI non sia inserito nella black list delle forze dell’ordine collegandosi a questo sito o questo, tenendo presente che possono passare alcuni giorni dal momento della denuncia a quello in cui l’IMEI viene inserito nel database. Per recuperare il codice IMEI su Android bisogna digitare nel tastierino telefonico il codice *#06#, con iPhone invece è sufficiente entrare nelle impostazioni, generali, info e cercare la voce relativa.

Nel secondo caso, ovvero quello in cui ci siano pagamenti in sospeso per acquisto a rate è bene prestare massima attenzione. Se infatti l’acquirente originale smette di pagare tali rate (e lo farà se ve lo sta vendendo) lo smartphone diventerà ben presto un fermacarte. I primi mesi penserete di aver fatto l’acquisto della vita dopodiché non si aggancerà più alla rete perché bloccato dall’operatore (ignaro che lo smartphone sia stato rivenduto). Per tutelarsi è necessario accertarsi dell’acquisto tramite scontrino o fattura, altrimenti desistere dalla compravendita senza farsi abbindolare da un prezzo conveniente.

Inoltre, un controllo hardware è sempre una buona idea, ci sono app come Phone Doctor Plus (disponibile per Android e iOS) che gratuitamente consentono di verificare il buon funzionamento dei sensori, dello schermo e della parte di connettività attraverso un test automatico di diagnostica. Vi basterà installare l’app e far partire la verifica automatica che durerà alcuni minuti.

Infine un controllo sulla batteria è doveroso, su Android bisogna installare AccuBattery e tenerla per un po’ affinché proceda con le sue analisi. E’ necessario un ciclo di scarica (sotto al 15%) e una ricarica completa al 100% per ottenere una prima stima sulla capacità residua. Su iPhone invece vi basterà entrare nelle impostazioni, scheda batteria e lì troverete l’indicazione della salute del modulo batteria.

I problemi più comuni degli smartphone usati

Il primo senza dubbio è quello di una scarsa autonomia, è infatti del tutto normale che con il tempo, accumulando cicli di ricarica, la batteria perda un po’ della sua capacità originale. Se per alcuni prodotti questo potrebbe essere un problema trascurabile, per altri, specialmente i più compatti, è un aspetto da non sottovalutare. Cambiare batteria sugli smartphone moderni è possibile, ma bisogna avere un po’ di manualità e gli attrezzi giusti.

I danni esterni alla scocca sono facilmente identificabili, ma in caso di caduta potrebbero sorgere ulteriori problematiche che coinvolgono i componenti interni, in particolare la fotocamera se questa è dotata di stabilizzazione ottica. Assicuratevi quindi che tutto funzioni correttamente perché una riparazione su quel componente potrebbe costarvi molto cara.

iFixit batteria smartphone

Per gli schermi OLED esistono poi problemi di usura specifica dei pannelli, il più famoso è il burn-in ovvero una sorta di impronta che rimane stampata sul display se i pixel di una porzione di schermo rimangono per troppo tempo accesi. Un esempio comune è rappresentato dalla barra di navigazione che rimanendo fissa nella stessa posizione per tutte le schermate, porta rapidamente ad un effetto burn-in nella porzione di schermo che occupa. Potete accorgervene visualizzando una schermata bianca o grigia, noterete che in basso ci sarà un’ombra che ricalca la sagoma della barra di navigazione.

Un altro problema tipico degli OLED è quello degli aloni verdi, che si dice siano dovuti alla colla con cui i diversi stati del pannello vengono tenuti insieme. Per verificarne la presenza bisogna impostare una schermata grigio scura e guardare il display in una stanza buia. Attenzione perché in piena luce potreste non accorgervi del problema.

Dove comprare uno smartphone usato

I canali tradizionali per l’acquisto di uno smartphone usato sono sempre validi, tra privati vanno per la maggiore Subito.it e il Marketplace di Facebook, ma chiaramente espongono ai rischi di una trattativa e uno scambio tra privati di cui abbiamo parlato precedentemente. Indi per cui privilegiate sempre consegna e pagamento a mano.
A tal proposito aggiungiamo un consiglio importante circa il metodo di pagamento in uno scambio tra privati: evitate tassativamente ricariche PostePay, istruzioni via telefono per versamenti su carte di credito o prepagate e altri metodi che vi fanno scattare qualche dubbio. PayPal, Bonifico bancario o contanti sono le soluzioni per evitare spiacevoli inconvenienti.

Se invece preferite affidarvi ad un negozio la soluzione migliore è rappresentata dall’usato di Amazon Warehouse, in questo caso si potrà godere della garanzia completa di Amazon, il ché rende le opportunità offerte dalla piattaforma davvero ghiotte. Per altro molto spesso ci si riesce a portare a casa prodotti nuovi che provengono da resi per errato acquisto, in ogni caso, comunque, all’interno della scheda prodotto si potrà leggere una descrizione dello stato del bene. L’unico problema in tutto ciò è che le buone occasioni vanno a ruba!

Infine vi suggeriamo eBay, che offre una vasta selezione di prodotti nuovi, usati e ricondizionati con la tranquillità della garanzia eBay che media nella risoluzione delle controversie con i venditori, fino ad accollarsi completamente i costi di un eventuale rimborso.