Le potenzialità del mercato degli smartwatch sono ormai chiare a tutti dopo un 2017 che, secondo un recente report di IDC, avrebbe registrato un aumento delle vendite pari al 60% rispetto al 2016. Ecco spiegata la presenza in commercio sempre in crescita di dispositivi del genere.

SKAGEN Falster

Da parte sua SKAGEN, ramo di Fossil Group, lancia in India il suo primo smartwatch. Si chiama Falster, dispositivo presentato al CES 2018 al cui interno troviamo Android Wear 2.0 supportato dal Qualcomm Snapdragon 2100, chip appositamente studiato per i cosiddetti wearable.

Il quadrante è un 42 mm, la scocca è spessa 12 mm ed è realizzata in acciaio inossidabile. Minimalismo ed eleganza sono senza dubbio i propositi che in casa Fossil si sono prefissi pensando allo stile di questo smartwatch e alla linea cui appartiene.

Considerando tale focus per l’aspetto estetico, non sorprende molto che lo SKAGEN Falster non disponga né del GPS né di un sensore ottico per monitorare la frequenza cardiaca. C’è tuttavia un display touchscreen, un AMOLED, per il quale SKAGEN ha predisposto (per ora) 6 watchfaces a tema scuro. 

Completano la scheda tecnica dell’orologio in oggetto, l’accelerometro (per le attività sportive), la certificazione IP67, l’intercambiabilità dei cinturini e il supporto ai comandi vocali di Google Assistant, fra le altre caratteristiche più comuni che potremmo aspettarci da un comune smartwatch.

Saranno due le versioni disponibili al lancio previsto entro marzo: Falster Steel Mesh e Falster Black Leather. Questo nuovo SKAGEN, compatibile sia con iOS 9.0, sia con Android 4.4 e successivi, è disponibile in India in alcuni punti vendita online e fisici ai rispettivi prezzi di 19.995 e 21.995 rupie indiane (250 e 270 euro circa).

Lingmo Time2Translate

Molto più particolare, sebbene forse un po’ meno stiloso, è il Lingmo Time2Translate, uno smartwatch che fa di una particolare funzionalità il suo cavallo di battaglia. Accenniamo chiaramente alla possibilità di tradurre nelle principali lingue (8 al momento) quali l’italiano, l’inglese, il giapponese, il francese, lo spagnolo, il cinese, il tedesco e il portoghese/brasiliano.

La ditta produttrice dichiara un’attendibilità delle traduzioni pari all’85%. Alla stregua delle Pixel Buds di Google la traduzione è in tempo reale e, grazie al software proprietario Talk2U di Lingmo, è possibile tradurre anche i messaggi vocali.

Basato su Android e non su Android Wear, Time2Translate dispone di un display touchscreen AMOLED da 1,39 pollici al di sotto del quale troviamo 512 MB di RAM, 4 GB di memoria interna e una batteria da 350 mAh che dovrebbe garantire un’autonomia fra le 4 e le 5 ore d’attività e fra le 13 e le 15 ore in stand-by. Una fotocamera da 2 megapixel, uno speaker, un microfono e uno slot per una nano SIM completano la dotazione dello smartwatch della startup australiana.

Lingmo Time2Translate arriva sul mercato in due varianti: la Lifestyle a 699 dollari e la Executive a 899 dollari. Le spedizioni partiranno dal mese di aprile.

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