Recensione Razer Phone 2 – La schiera degli smartphone da gaming si è decisamente allargata da quando, l’anno scorso, Razer annunciò il primo della categoria con il suo Razer Phone. E con l’aumento dell’offerta, c’è stato anche un innalzamento delle funzionalità hardware e software che vanno a contraddistinguere uno smartphone da gaming da un classico top di gamma.

L’azienda californiana di prodotti da gaming è così arrivata al suo secondo modello, che ricorda moltissimo il primo e potrebbe quasi dirsi un aggiornamento incrementale sotto tanti aspetti. Sarà bastato dunque questo piccolo sforzo per rimanere una valida alternativa in questa nicchia di mercato? Scopriamolo punto per punto nella nostra recensione di Razer Phone 2.

Video Recensione Razer Phone 2

Hardware & Connettività

Razer Phone 2 Phone a livello tecnico si configura come un top di gamma di fine 2018, grazie alla sua Mobile Platform Qualcomm Snapdragon 845, octa-core normalmente dalla frequenza massima di 2,8 GHz, accompagnata ovviamente dalla GPU Adreno 630.

La memoria RAM è di 8 GB LPDDR4X, peccato invece per la memoria solamente da 64 GB di tipo UFS2.1, pochi per il pubblico di videogiocatori ma fortunatamente espandibili tramite MicroSD.

Parte Telefonica & Antenne

Completa poi la connettività, con il supporto al Dual SIM Dual Standby con 4G LTE Cat. 18, al WiFi 802.11 a/b/g/n/ac, al Bluetooth 5.0 e all’NFC.

La ricezione è buona, senza mai incertezze di sorta, con anche un’ottima qualità in chiamata. Anche nella geolocalizzazione, con A-GPS, non ci sono mai problemi.

Design, Ergonomia & Materiali

Razer Phone 2 riprende completamente il design del modello dello scorso anno, rinunciando a qualsiasi curva in favore di una forma a parallelepipedo che lo fanno sembrare un mattoncino completamente nero.

La vera novità è sul retro, dove rispetto all’alluminio quest’anno la copertura è in vetro. Il modulo dele fotocamere posteriori inoltre è stato centrato sopra al logo del serpente a tre teste, che sul modello di quest’anno è retroilluminato da un LED RGB. Questi cambiamenti hanno inoltre portato alla certificazione IP67 e al supporto alla ricarica wireless.

Un effetto collaterale è stato però l’aumento dello spessore, con dimensioni di 158,5 x 79 x 8,5 mm, ma soprattutto del peso, qui di ben 220 grammi. Questo, combinato al design industriale che non pensa per nulla all’usabilità, fa sì che l’ergonomia sia un tallone d’Achille non indifferente per Razer Phone 2.

A livello di elementi fisici la disposizione è praticamente identica al modello precedente. Sul lato destro c’è il pulsante di accensione a filo con la scocca, con integrato un buon lettore di impronte digitali. In cima c’è solamente il microfono secondario, mentre sulla sinistra si trovano il carrellino per le SIM e i due pulsanti per il volume, che rimangono tondi, molto piccoli e facilmente confondibili. Sul fondo troviamo poi l’unica porta USB Type-C, ma niente jack da 3,5 mm anche quest’anno.

Display, Audio & Multimedia

Anche quest’anno il cavallo di battaglia nella recensione di Razer Phone 2 viene dal display, dove troviamo un pannello IGZO IPS 16:9 da 5,72 pollici con risoluzione QHD (1440 x 2560 pixel), dal refresh rate di 120 Hz. Rispetto a quello montato l’anno scorso, quello di quest’anno è decisamente più luminoso, anche se comunque in condizioni di forte luce non è ancora ottimale. I colori sono naturali e ben riprodotti. I neri invece risultano decisamente poco profondi rispetto ad un OLED. In sostanza la sua peculiarità sono i 120 Hz, perchè nel resto dei campi si vede non essere tecnicamente all’altezza di quelli migliori sul mercato come Sony Xperia XZ3, Samsung Galaxy Note 9 e Huawei Mate 20 Pro.

Razer Phone 2 rimane comunque l’unico smartphone attualmente con un refresh rate di 120 Hz, assieme al suo predecessore. Nonostante ciò, via software è possibile ridurre il refresh rate a 60 Hz o 90 Hz, così come è possibile limitare la risoluzione del display a 720p o 1080p, in modo da aumentare l’autonomia e limitare eventuali surriscaldamenti.

Grande importanza è stata data nuovamente anche al comparto sonoro, con due enormi speaker che occupano una grossa porzione del fronte, alle due estremità del display. Il risultato è un suono stereo con un volume elevatissimo, probabilmente il più elevato su qualsiasi smartphone. Due punti che non mi hanno convinto troppo sono stati però il volume minimo, troppo alto in ambienti silenziosi, e la distorsione che compare ai volumi più elevati.

Fotocamera

Razer Phone 2 parlando di pure specifiche ricicla praticamente lo stesso comparto fotografico dell’anno scorso. Sul retro ci sono due sensori da 12 megapixel, uno f/1.8 wide con pixel larghi 1,4 µm e OIS, mentre l’altro f/2.6 zoom 2x con pixel larghi 1 µm. Sul fronte invece c’è una sola fotocamera da 8 megapixel f/2.0.

Il software della fotocamera non è particolarmente curato: ci sono le classiche opzioni per HDR, griglia, flash e calibrazione del bianco, oltre che qualche modalità di scatto come panoramica, bellezza e ritratto. Può essere tuttavia una buona idea pensare di installarci il porting di Google Camera.

La qualità degli scatti è migliore di quella del primo modello, ma rimane comunque decisamente insufficiente. I colori sono spenti, quasi come se le foto fossero scattate in profilo neutro ma in JPG, i dettagli non sono elevati e il rumore d’immagine è spesso presente. Con scarsa illuminazione soprattutto le foto vengono impastate, ma a volte capita anche con buona luce.

I ritratti hanno un bokeh poco profondo e spesso non sono scontornati perfettamente, con problemi intorno ai capelli soprattutto. I selfie poi presentano spesso una carnagione rossastra di giorno quando si attiva l’HDR Automatico, rinunciando al quale però gli sfondi risultano quasi sempre sovraesposti. Di notte invece la fotocamera frontale non è per nulla soddisfacente.

I video arrivano fino al 4K 30fps, con una fluidità e una stabilizzazione buone, ma sempre carenti in quanto a vivacità dei colori. Inoltre la messa a fuoco richiede di tap e non è continua, il che la rende molto più lenta e scomoda.

Batteria & Autonomia

Un punto significativo in questa recensione di Razer Phone 2 è dato dalla batteria da ben 4000 mAh. L’autonomia dipende in buona parte dal display. Impostando il refresh rate a 120 Hz si riesce ad arrivare a sera con uso intenso e molto gaming con circa 5 ore di display attivo, ma dovendo probabilmente ricaricare un po’ se si vuole uscire di casa. Con il display impostato a 90 Hz invece si arriva a risultati similari ma con dell’autonomia residua a fine giornata. Con il display a 60 Hz invece si riescono a fare anche 6 ore di display attivo a sera inoltrata, con anche dell’autonomia residua.

Normalmente quindi il giusto compromesso è impostare il display a 90 Hz, anche perchè la differenza tra 90 e 120 nell’uso classico all’infuori dei giochi non è così marcata.

In confezione inoltre è presente un caricatore che supporta la QuickCharge 4+, che permette di ricaricare completamente lo smartphone in circa un’ora. Il caricatore però supporta solamente cavi USB Type-C ad entrambe le estremità. Razer Phone 2 comunque può essere ricaricato anche tramite ricarica wireless.

Software

Razer Phone 2 monta una versione quasi stock del robottino verde basata su Android 8.1 Oreo, ma che verrà ovviamente aggiornata ad Android 9 Pie nel corso dei prossimi mesi. Così come nel primo modello prodotto dall’azienda californiana, anche qui il software si configura come un grosso punto debole dello smartphone, dato che presenta troppo poche peculiarità “da gaming” rispetto ad altri competitor.

La personalizzazione apportata da Razer è molto limitata: innanzitutto è presente di fabbrica Nova Launcher Prime in una versione ottimizzata per il display a 120 Hz. Oltre a questo c’è l’equalizzazione fornita da Dolby Atmos, un negozio di temi per lo smartphone prevalentemente a tema videogiochi, Chroma e Razer Cortex.

Chroma permette di gestire la retroilluminazione RGB del logo sul retro, potendo impostare un colore statico o lampeggiante, oppure ancora un continuo ciclo dei colori RGB. Il livello di luminosità è regolabile, così come ci sono tre modalità per decidere quando il logo deve accendersi: bassa, per tenerlo sempre spento; media, per farlo accendere solo quando il display è acceso; alta, per tenerlo sempre acceso. Inoltre è possibile sfruttare il LED RGB sul retro come indicatore per le notifiche, anche perché sul fronte non ci sono altri LED. Peccato però che non sia presente un’integrazione con Razer Synapse, che controlla gli effetti Chroma dei dispositivi Razer su PC.

Razer Cortex invece è un’app che si divide in tre schede: la prima da una panoramica sui giochi del momento, consigliati da Razer. La seconda fornisce un rapido collegamento a tutti i giochi scaricati sullo smartphone. La terza si chiama Booster per giochi e permette di configurare gioco per gioco le impostazioni riguardo clock della CPU, risoluzione, refresh rate e antialiasing, e oltre a questo permette anche di bloccare le notifiche mentre si sta giocando.

Prestazioni

Razer Phone 2 si comporta egregiamente in termini di prestazioni, come previsto. Grazie al suo hardware da top di gamma e al display a 120 Hz, l’esperienza d’uso è sempre estremamente fluida e priva di qualsivoglia incertezza. I caricamenti e le animazioni sono ridotte all’osso, e lo smartphone risulta sempre molto reattivo, dallo spostamento nel sistema alla navigazione web.

In gaming i 120 Hz risutano ancora più decisivi nei giochi che supportano alti fps, come ad esempio Asphalt 9, che appaiono completamente su un altro livello rispetto ad una partita su uno smartphone altrettanto performante ma a 60 fps. Notevole anche l’esperienza di gioco a PUBG, dove con dettagli al massimo, HDR e antialiasing non si nota mai il minimo rallentamento. Ovviamente c’è anche la compatibilità con Fortnite.

Anche nei benchmark comunque Razer Phone 2 si comporta molto bene, come potete vedere di seguito.

Conclusioni

Per concludere questa recensione di Razer Phone 2, la sensazione che rimane dopo averlo provato a fondo non è quella di un secondo modello, quanto più quella di una rivisitazione incrementale del Razer Phone. Una rivisitazione con aggiunte molto gradite, come la certificazione IP67, la ricarica wireless e il logo retroilluminato RGB, ma anche con un’ergonomia peggiorata ulteriormente visto l’aumento di peso non indifferente.

Putroppo per Razer, un approccio del genere non è sufficiente nel 2018, dove la competizione nella nicchia degli smatphone da gaming si è fatta agguerrita. Soprattutto considerando che Razer Phone 2 viene proposto ad un prezzo di listino di 849€ e che con soli 50€ in più è possibile puntare ad Asus ROG Phone, che per quest’anno risulta decisamente più completo sotto ogni aspetto rispetto alla proposta dell’azienda californiana.

Sarà per l’anno prossimo dunque, dato che da Razer ci aspettiamo molta più innovazione, come in passato ha sempre dimostrato di saper fare.

Pagella

8.8
Display
4.5
Ergonomia
9.3
Hardware
6.5
Software
9.3
Batteria
7.2
Fotocamera
6.0
Qualità/prezzo
8.5
Materiali
9.5
Audio
7.5
Esperienza Utente
7.6