Recensione Honor Play – L’IFA si è appena conclusa ed è stata un’occasione per confrontarsi con tanti colleghi sugli argomenti più caldi del momento, il primo è POCOPHONE F1 (a proposito, andate a vedervi la recensione pubblicata ieri) l’altro è Honor Play, inaspettato da molti, inconcepibile per alcuni, addirittura un azzardo per i più disinvolti.

Ma perché siamo così stupiti dall’arrivo in Europa di Honor Play? Beh perché cade fuori dall’ordinaria cadenza di prodotti della succursale Huawei e arriva dopo un Honor 10 quasi uguale ma tuttora più costoso. Una novità portata nel nostro paese per celebrare l’avvento della GPU Turbo, ma che rischia (sempre di fare soldi parliamo) di mangiarsi in un sol boccone Honor 10 e persino il P Smart Plus (recensione) di mamma Huawei, che forse non sarà al settimo cielo.

Video recensione di Honor Play

Unboxing di Honor Play

In confezione troverete un alimentatore rapido con uscita 9V/2A, il classico cavetto USB/Type-C e una cover in TPU trasparente di buona qualità.

Hardware & Connettività

Honor Play si presenta con una scheda tecnica di tutto rispetto, quasi sovrapponibile a quella del cugino Honor 10, con cui condivide prima di tutto il processore HiSilicon Kirin 970.
Abbiamo poi 4 GB di RAM LPDDR4X e 64 GB di memoria interna UFS 2.1, espandibile tramite microSD (rinunciando però al secondo slot per nanoSIM.

Lo smartphone è equipaggiato con un accelerometro, un giroscopio, sensore di luminosità e prossimità. Appena sotto la griglia della capsula auricolare è incastonato un piccolo LED RGB di notifica. Posteriormente trova posto un lettore di impronte digitali, posizionato esattamente al centro della scocca.

Sul fronte della connettività troviamo la consueta dotazione associata al Kirin 970, LTE di Cat. 18, WiFi ac, Bluetooth 4.2, non manca il chip NFC mentre è assente la radio FM.
Segnaliamo che la porta Type-C è conforme allo standard 2.0, non è quindi compatibile con la modalità desktop e con l’uscita video.

Dal punto di vista telefonico non abbiamo riscontrato criticità, il segnale è stabile e non ci sono problemi di gestione delle connessioni, al netto delle croniche difficoltà di Huawei nell’associazione con sistemi di infotainment delle auto.
Molto buona anche la gestione dual sim, con una personalizzazione completa a disposizione dell’utente e consumi che rimangono nella norma.

Per quanto riguarda le prestazioni Honor Play è una sicurezza, paradossalmente rende di più quando messo sotto forte stress, rispetto ai momenti di “normale amministrazione”, cioè mentre compiamo operazioni semplici, come muoversi all’interno dell’interfaccia o scorrere i feed di un social network.
In gaming è un prodotto eccellente, non si scalda e garantisce sempre ottime performance, va ancora aggiustata la reattività della EMUI, magari già con l’aggiornamento imminente alla versione 9.0.

Ergonomia, Design & Materiali

La qualità costruttiva e il design di Honor Play sono stati convincenti fin da subito, è un prodotto che ricorda da vicino il Huawei P10 Plus, per ingombri, forma e materiali utilizzati.
E’ completamente in alluminio monoscocca sulla parte posteriore, unito a un Gorilla Glass 2.5D che copre tutta la superficie anteriore, sono un dettaglio di stile le serigrafie orientate in orizzontale sulla parte posteriore, come abbiamo visto sugli ultimi device di Huawei.

L’ergonomia non è male, Honor Play è stretto e allungato, facilitando non poco la presa, certo l’alluminio rimane abbastanza scivoloso per cui in confezione troverete una cover in TPU trasparente.

Sulla parte frontale le cornici sono molto ottimizzate, è presente il notch nella parte alta, un po’ troppo largo non dovendo ospitare particolari componenti, in basso trova posto il logo Honor, molto discreto.
In generale il design non è particolarmente ricercato e originale, ma risulta gradevole e ben proporzionato.

Display, Audio & Multimedia

Il display di Honor Play è una delle sue parti migliori, si tratta di un pannello LCD IPS da 6,3 pollici in 19,5:9 e risoluzione FHD+, bello e acceso, luminoso e ben leggibile in ogni condizioni di luce.
I colori sono saturi e brillanti, i neri profondi per un contrasto nettamente superiore alla media per la fascia di prezzo.

Sul fronte multimediale non abbiamo altrettanto buone notizie, l’audio è mono e in uscita dalla griglia posta sul bordo inferiore, non è particolarmente potente e nemmeno di buona qualità.
C’è il jack audio da 3,5 pollici, ma non è prevista una gestione dedicata dell’audio via software.

Fotocamera

Se siete in cerca del compromesso da accettare per avere tutta questa qualità, in un prezzo appena superiore ai 300 Euro, l’avete trovato: il comparto fotografico.
Sulla carta e nella prova sul campo, Honor Play si è dimostrato come un qualunque device di fascia media e nulla più, con un hardware di base e un software che di certo non può fare miracoli.

Nulla di sorprendente o che possa far gridare allo scandalo, era scontato che da qualche parte Honor sarebbe dovuta andare al risparmio e ha scelto di farlo pur mantenendo delle performance accettabili.

Posteriormente troviamo due fotocamere da 16 + 2 MP, con apertura rispettivamente F/2.2 e F/2.4, senza stabilizzazione ottica e messa a fuoco a rilevamento di fase.
La fotocamera frontale è da 16 MP F/2.0.

Le foto non vengono un granché bene, né di giorno, né di notte. I colori sono leggermente piatti e di notte si palesa subito un grande rumore di disturbo, per fortuna ci mette una pezza la AI, che interviene pesantemente per aggiungere colore e contrasti, talvolta esagerando.

La buona notizia è che potremo scattare senza problemi con la AI ed eventualmente disabilitarla in post produzione per ottenere un’immagine più rispondente alla realtà.
Tutto ciò non basta a risollevare un comparto sufficiente ma poco più.

I selfie vengono invece molto bene, sia per definizione che per qualità in generale, funzionano correttamente anche gli effetti di sfondo sfocato, con entrambe le fotocamere.
Video quasi disastrosi, con problemi di messa a fuoco, una cattura dell’audio che lascia a desiderare e colori troppo sparati.

Batteria & Autonomia

Honor Play si fregia di una batteria da ben 3750 mAh, davvero alta la capacità e convincenti le performance, riuscirete a coprire due giorni di utilizzo normale o una giornata abbondante con utilizzo molto intenso e dual sim attivato.

Software

Con la recensione di Honor Play arriviamo a parlare di software e incontriamo ancora una volta la EMUI 8.1, personalizzazione di Huawei iper collaudata, che è sempre uguale dal lontano Huawei Mate 10 Pro che la portò al debutto.

Come sempre si tratta di un pacchetto completo, ricco di funzioni e prontissimo a sfruttare tutte le potenzialità dello smartphone fin dal primo avvio.
Mostra un po’ il fianco nella cura estetica ma può andar bene per qualunque tipo di esigenza e adattarsi facilmente ai diversi tipi di utenti.

La buona notizia, rispetto a Honor Play, è che troviamo la EMUI nella sua forma migliore, con tutte le funzioni abilitate e nessuna particolare rinuncia a parte la modalità desktop (dovuta più che altro alla porta Type-C non compatibile).

Honor Play sarà certamente tra gli smartphone che a breve riceveranno la nuova EMUI 9.0.

In conclusione

Siamo alle battute finali della recensione di Honor Play, proposto a partire da 329 Euro in Italia.

Si tratta di uno smartphone, completo e superiore alle tante proposte di fascia media di Huawei e Honor (vedi Huawei P Smart Plus).
Inaspettato ma certamente benvenuto, è uno di quei prodotti che potrebbero mangiarsi il mercato sulla fascia medio-bassa da qui fino a fine anno.

E’ consigliato per tutti, specialmente a chi ama concedersi un po’ di svago giocando su Android ma anche a chi cerca un prodotto curato, performante e affidabile a 360 gradi.

Pagella

8.6
Display
7.8
Ergonomia
9.2
Hardware
9.0
Software
8.5
Batteria
7.0
Fotocamera
9.2
Qualità/prezzo
9.5
Materiali
7.2
Audio
8.6
Esperienza Utente
8.4