In conclusione: Quick Charge 2.0 vs Quick Charge 3.0

Nel complesso la Qualcomm Quick Charge 3.0 si è rivelata un deciso passo in avanti su tutti i fronti rispetto alla versione precedente, la Quick Charge 2.0: offre una migliore velocità, una minore dissipazione termica, una migliore efficienza e una prospettiva di vita delle batterie più elevata. Il confronto Quick Charge 2.0 vs Quick Charge 3.0 è largamente a favore della seconda tecnologia.

La domanda che molti si sono posti – “c’è davvero differenza? Val la pena acquistare un caricatore compatibile con la Quick Charge 3.0 se ne si possiede già uno compatibile con la Quick Charge 2.0?” – ha risposta affermativa, perché la differenza è netta e sensibile su tutti i fronti. Il fatto che la Quick Charge 3.0 sia indipendente dal connettore, poi, fa sì che sia possibile caricare una serie di dispositivi diversi senza problemi di sorta, nonostante fosse stata sollevata qualche perplessità a riguardo.

La Quick Charge 2.0 è stata adottata su un buon numero di dispositivi, dagli smartphone fino ai power bank (due esempi: Anker e Xiaomi); la nuova tecnologia Quick Charge 3.0 si sta diffondendo ancora più velocemente della precedente versione e su un numero ancora maggiore di dispositivi.

Ma qual è l’utilità di una tecnologia del genere? Val davvero la pena utilizzare una forma di ricarica rapida? Le due batterie RAVPower utilizzate per effettuare i test mostrano molto bene quale sia la portata di una tecnologia del genere: se sulla maggioranza degli smartphone può essere sufficiente impiegare una corrente più elevata per portare i tempi di ricarica intorno alle due ore, più che accettabili, su dispositivi come i power bank, i tablet, gli smartphone con batterie enormi (es. ASUS Zenfone Max o Oukitel K6000) acquisisce un’utilità pratica diretta perché rende i tempi di ricarica accettabili rispetto a quelli classici, a volte superiori alle sei ore.

Anche se la capacità delle batterie non è destinata ad aumentare molto con le tecnologie attuali, abbiamo visto aumenti sostanziosi nella capacità negli ultimi anni (da 1500mAh a 3000mAh di capacità in spazi simili) che portano alla necessità di avere ricariche più rapide per poter mantenere un buon livello di esperienza utente e per sopperire alla scarsa autonomia dei dispositivi. La Qualcomm Quick Charge 3.0 è attualmente una delle soluzioni più diffuse a questo problema e porta degli effettivi vantaggi sia rispetto alla ricarica “tradizionale” che rispetto alla Quick Charge 2.0.

Si ringraziano: HTC Italia per il HTC One A9 e RAVPower per i due power bank.