Con l’assegnazione del ruolo di amministratore delegato a Benedetto Levi, annunciata la scorsa settimana, sono già tutte operative le figure chiave di Iliad, il quarto gestore mobile italiano che entrerà grazie alla fusione fra Tre e Wind. Il debutto sul nostro mercato, più volte rimandato, dovrebbe infine avvenire entro la fine della primavera.

Questo almeno è quanto ha riportato una fonte molto vicina all’intera operazione, parlando con il canale all news francese BFM TV. L’attivazione di un nuovo operatore mobile è un’operazione decisamente complessa che richiede una notevole quantità di tempo ma i lavori sembrano ormai a buon punto.

BFM TV stima che entro tre anni saranno circa 6.000 i ripetitori di Iliad in Italia, un numero significativamente inferiore a quello di operatori consolidati come TIM e Vodafone che possono contare su circa 17.000 impianti. Va ricordato però che per 10 anni Iliad potrà contare sul roaming sulla rete Wind Tre.

Nel primo anno, secondo le prime stime, Iliad dovrebbe raggiungere il 10% delle quote del mercato italiano, un dato molto simile a quello francese dove nel primo anno era stata raggiunta la quota dell’11%. In questo modo l’operatore francese dovrebbe iniziare a produrre reddito, garantendo una certa stabilità economica.

Resta da vedere quanti saranno i punti vendita fisici, che secondo le prime indiscrezioni saranno alcune decine in tutta Italia. Se i recenti “giochetti” degli operatori mobili vi hanno stancato, dovrete pazientare ancora un po’ per scoprire quali saranno le offerte di Iliad in Italia.

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