L’anima profondamente open source di Android permette agli OEM di aggiungere alcune specifiche funzioni per i propri modelli di smartphone. Se alcune aziende si limitano a sviluppare particolari skin di Android per modificare la user experience, altre vanno a modificare anche componenti come ad esempio la fotocamera aggiungendo quelli che vengono indicati come “filtri modalità bellezza”.

Filtri bellezza disattivati di default

Secondo nuove informazioni presenti all’interno della sezione 7.5.4 del Compability Definition Document di Android 11 circa il comportamento della API della fotocamera, tutti gli OEM non potranno più aggiungere filtri bellezza durante la fase di scatto, ma solo come funzionalità aggiuntiva da attivare dopo aver scattato una foto.

Infatti, come viene espressamente indicato da Google, “qualsiasi API android.hardware.camera2.CameraDevice o android.hardware.Camera, deve garantire che l’aspetto del viso non sia alterato, incluso ma non limitato all’alterazione della geometria del viso, del tono della pelle del viso o del levigamento della pelle del viso“.

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L’idea del colosso di Mountain View è quindi quella di bloccare la pratica degli OEM di modificare in modo innaturale il normale aspetto della pelle dell’utente durante la fase di scatto di una foto, dando però modo di poter eventualmente modificare il risultato dello scatto in fase di post-processing, proprio come avviene ad esempio per l’aggiunta di altri filtri bellezza.

Che ne pensate di questo cambiamento? Siete d’accordo con la scelta di Google? Fatecelo sapere nei commenti qui in basso.