La fusione tra Wind e Tre ha permesso alla nuova compagnia, chiamata molto semplicemente Wind Tre, di diventare leader del mercato della telefonia mobile, con il 32,7% delle SIM attive in Italia. Ad affermarlo è AGCOM nel suo rapporto relativo al 31 marzo 2017, quando in Italia erano attive 97,9 milioni di SIM, 13,1 delle quali destinate al collegamento M2M tra apparecchi elettronici.

Al secondo posto di questa classifica troviamo TIM al 30%, seguita a ruota da Vodafone con il 29,9%, in attesa dell’arrivo in Italia di Iliad, che potrebbe stravolgere completamente gli equilibri di mercato. Crescono gli operatori virtuali che arrivano al 7,3% (se non teniamo conto delle SIM M2M il dato sale all’8,3%), con PosteMobile che rimane leader in questa speciale categoria con il 51,7%.

A seguire troviamo Fastweb Mobile e Lycamobile, rispettivamente con il 16,5% e 12,1%. Il quarto posto è occupato da CoopVoce con il 10,6% mentre ERG Mobile perde terreno e scivola al 2,2%. Agli altri operatori (Tiscali Mobile, Kena Mobile, Noitel, DIGI Mobil e altri) rimangono le briciole, visto che tutte insieme arrivano al 6,9%.

Il saldo tra linee acquisite e linee perse, negli ultimi dodici mesi, è negativo per tutti gli operatori fisici, a vantaggio di quelli virtuali. Anche se le SIM complessive sono circa 300.000 in meno rispetto a dicembre dello scorso anno, nel confronto con lo stesso periodo dello scorso anno si osserva una crescita di 900.000 unità