Continua il processo di evoluzione di Gemini, il chatbot basato sull’intelligenza artificiale Made by Google che si conferma uno dei progetti più attivamente sviluppati da Google e che sta pian piano diventando un vero e proprio assistente digitale.

Dopo l’avvio del rollout del nuovo modello 2.0 Flash per tutti, il colosso di Mountain View continua a cercare di implementare nuove potenzialità e/o cercare di affinare quelle già presenti: l’ultima novità, ancora in lavorazione, è emersa soltanto poche ore fa e anticipa una migliore integrazione tra Gemini e Google Maps.

Gemini e Google Maps: in arrivo le ricerche contestuali

Quando invochiamo Gemini, veniamo accolti dalla “pillola” che permette di scrivere, parlare o avviare una conversazione in Live con il chatbot; quando lo invochiamo mentre stiamo navigando all’interno di una qualsiasi app (anche di sistema), al di sopra della pillola spunta un “chip” contestuale che ci consente di chiedere informazioni al chatbot con riferimento al contenuto della schermata (“Chiedi informazioni sulla schermata”).

Il mese scorso, Google ha avviato il rollout di un nuovo chip contestuale (“Chiedi informazioni su questo PDF”) che consente di chiedere al chatbot informazioni relative a un file PDF che stiamo visualizzando tramite l’app Google Files.

Le potenzialità di Gemini in tal senso potrebbero presto aumentare: l’analisi approfondita dell’ultima versione beta di app Google (versione 16.4.35) ha portato alla luce un nuovo (e inedito) chip contestuale che donerà all’assistente una migliore integrazione con Google Maps.

Il chip in questione recita “Chiedi informazioni su questo luogo” e comparirà quando andremo a invocare l’assistente durante la visualizzazione di qualcosa all’interno dell’app Google Maps.

Come potete vedere dal seguente video dimostrativo, effettuando un tap sul nuovo chip contestuale viene aggiunto (come allegato alla chat che verrà avviata con Gemini) un collegamento al luogo preciso che stiamo visualizzando (o, almeno, questo sarà il risultato finale); l’utente potrà, quindi, porre domande sul luogo specifico.

Questo nuovo chip contestuale, che migliora ulteriormente l’integrazione tra Gemini e Google Maps (già disponibile come estensione per il chatbot), non è ancora disponibile nemmeno per gli utenti in beta (è attivabile grazie ad alcuni flag sperimentali per sviluppatori) e non sappiamo quando verrà effettivamente implementato per tutti.

Come scaricare o aggiornare l’assistente IA di Google

Gemini è disponibile ufficialmente in Italia sia come Web App (al sito https://gemini.google.com/app) che come “app” per dispositivi Android (è sempre parte di app Google, alla pari di Google Assistant), con la pagina dell’app sul Google Play Store che è raggiungibile tramite il badge sottostante.

Al netto del collegamento alla funzionalità è bene verificare che sul vostro dispositivo sia installata la più recente versione di App Google che, come detto, è il vero “contenitore” dell’assistente basato sull’intelligenza artificiale del colosso di Mountain View: per farlo, basterà effettuare un tap sul badge sottostante e, ancora, su “Aggiorna” nel caso in cui venisse segnalata la presenza di un aggiornamento.