Ieri siamo tornati a parlare della nuova rete Trova il mio dispositivo, attesa anche in Italia a giorni visto gli avvisi che sta inviando Google. Ebbene, non ci è voluto molto per vederla spuntare su uno dei nostri smartphone Android, mentre la casa di Mountain View sta aggiornando la pagina di supporto con indicazioni per rintracciare i dispositivi compatibili con batteria scarica o spenti.

La nuova rete Trova il mio dispositivo si mostra in Italia ed è più potente che mai

Google sta inviando email agli utenti per avvisarli dell’arrivo imminente della nuova rete Trova il mio dispositivo, in grado di rintracciare dispositivi anche offline grazie all’aiuto della community Android, i cui device saranno in grado di memorizzare le posizioni più recenti. La rete è stata svelata ufficialmente un mesetto fa sui dispositivi Android (a partire da Android 9 Pie in avanti) per aiutare gli utenti a localizzare i propri dispositivi e altri oggetti smarriti: il debutto è avvenuto qualche giorno fa in Stati Uniti e Canada, ma come previsto la rete si sta espandendo a livello globale.

Grazie al nuovo Trova il mio dispositivo, gli utenti potranno localizzare i dispositivi anche se sono offline e gli accessori che risultano disconnessi dal dispositivo (come cuffie wireless, ad esempio). Come potete vedere negli screenshot qui sotto, provenienti da un Google Pixel 7 Pro con Android 15 Beta 1.2, la nuova rete inizia a farsi (ri)vedere in Italia, offrendo le quattro opzioni che abbiamo avuto modo di scoprire durante le scorse settimane.

Nel frattempo, Google ha aggiornato la pagina di supporto con un punto interessante. All’interno della sezione dedicata al ritrovamento dei dispositivi offline e senza alimentazione, scopriamo come funziona il nuovo Trova il mio dispositivo per il rintracciamento dei dispositivi spenti o con batteria scarica. Come possiamo leggere, i dispositivi supportati (ad esempio la serie Google Pixel 8 e modelli successivi) possono essere trovati anche se spenti o scarichi a diverse ore di distanza dallo spegnimento. Non ci sono conferme esplicite da parte della casa di Mountain View (almeno per ora), ma come “serie Google Pixel 8“, oltre a Pixel 8 e Pixel 8 Pro, dovremmo poter considerare anche Google Pixel 8a, presentato da poche ore e anch’esso apparentemente dotato dell’hardware richiesto (visto il supporto alle API “Powered-Off Finding”).

La funzione (“Impostazioni > Google > Tutti i servizi > Trova il mio dispositivo > Trova i tuoi dispositivi offline“) deve essere stata impostata su “Con la rete soltanto in zone con elevato volume di utilizzo” (opzione predefinita) oppure su “Con la rete in tutte le zone” e lo smartphone deve avere Bluetooth e geolocalizzazione attivi al momento dello spegnimento. Come abbiamo visto, la prima opzione permette di trovare i dispositivi offline tramite le loro posizioni recenti criptate o la rete in zone come aeroporti o marciapiedi affollati, mentre la seconda offre lo stesso anche in zone poco frequentate.

Per i dispositivi con versioni più vecchie del robottino (Android 8.0 Oreo o precedenti), si può passare dalle Impostazioni seguendo il percorso “Impostazioni > Google > Tutti i servizi > Trova il mio dispositivo > Memorizza posizione recente“. Quando quest’ultima è attiva, l’account memorizza la posizioni recenti criptate, in modo che si possa eventualmente trovare dispositivi e accessori offline.

Avete già iniziato a vedere anche sul vostro smartphone Android la rinnovata funzione Trova il mio dispositivo?

[AGGIORNAMENTO 11/05]

È bastato solo qualche giorno per vedere allargarsi la nuova rete Trova il mio dispositivo. Come potete vedere dagli screenshot qui sotto, presi da Google Pixel 8 Pro con Android 14 stabile, la novità è arrivata e risulta funzionante. Nelle immagini possiamo ripercorrere il processo di registrazione del dispositivo e il funzionamento della ricerca di un altro smartphone Android.