Nella serata di ieri, Samsung ha svelato su scala globale la serie Galaxy S24, attesissimi smartphone del panorama Android che, come di consueto, cercano di offrire il meglio disponibile sul mercato, alzando l’asticella sul fronte del supporto software (ora di 7 anni) e fregiandosi, per la prima volta nel caso del colosso sudcoreano, dell’etichetta di AI Phone.
Tutte le potenzialità legate all’intelligenza artificiale generativa che, a differenza di quanto fatto da Google con i Pixel 8 e Pixel 8 Pro, possono essere eseguite “on device” (quindi senza che alcun dato lasci lo smartphone), è resa possibile dai SoC che animano i device: e sì, parliamo al plurale perché, dopo un anno di pausa, torna l’eterno dualismo Exynos/Qualcomm, almeno sul mercato italiano. Andiamo quindi a scoprire tutti i dettagli dei SoC che animano i nuovi flagship del colosso sudcoreano.
Indice:
Con la serie Samsung Galaxy S24, torna il dualismo tra i SoC
Era nell’aria e ieri, poco dopo le 19:00, abbiamo avuto la conferma ufficiale: dopo un solo anno di “pausa” che ci ha consegnato la riuscitissima serie Galaxy S23, Samsung fa retromarcia e torna a insistere su un SoC prodotto in casa, l’Exynos 2400, relegato (per fortuna o no, ce lo dirà solo il tempo) solo ai modelli standard e solo su alcuni mercati.
A livello globale, invece, il modello di punta della serie Galaxy S24 può contare sul SoC Snapdragon 8 Gen 3 di Qualcomm, ancora una volta in versione personalizzata in collaborazione con Samsung. Andiamo quindi a scoprire tutti i dettagli e le peculiarità dei SoC Exynos 2400 e Qualcomm Snapdragon 8 Gen 3 “for Galaxy“.
Samsung Exynos 2400
Il Samsung Exynos 2400 è il cuore pulsante dei Samsung Galaxy S24 e Galaxy S24+ che arrivano in Europa, Italia inclusa, e riprende il discorso lasciato aperto dall’Exynos 2200 che abbiamo scoperto a bordo dei Galaxy S22 del 2022 e del recente Galaxy S23 FE (trovate qui la nostra recensione).
Si tratta di un SoC realizzato a 4 nm con processo produttivo 4LPP+ di Samsung (terza generazione dei chip a 4 nm del colosso sudcoreano) che, sulla carta, offre migliori prestazioni ed efficienza energetica. I miglioramenti dovrebbero passare anche dalla gestione del calore, dal momento che questo è il primo chip che sfrutta la funzionalità FoWLP per la realizzazione del packaging.
In fase di presentazione, Samsung ha detto che questo SoC è praticamente in grado di svolgere le stesse operazioni (anche quelle legate all’intelligenza artificiale) e offrire le stesse performance del collega Snapdragon 8 Gen 3 “for Galaxy“, pur raggiungendo gli obiettivi attraverso strade diverse. Partiamo dalla CPU che qua dispone di 10 core (un core di performance, due core prestazionali, tre core intermedi e quattro core di efficienza).
La GPU, come successo già con l’Exynos 2200, è realizzata in collaborazione con AMD: si tratta della Xclipse 940 basata su AMD RDNA3; sulla carta è più veloce del 70% rispetto alla Xclipse 920 presente sui Galaxy S22. Anche l’NPU è molto più avanzata rispetto a quella proposta due anni fa: sempre sulla carta, dovrebbe risultare 14,7 volte più veloce e offrire tutte le funzionalità basate sull’intelligenza artificiale direttamente on-device.
L’Exynos 2400 integra un ISP in grado di supportare sensori fotografici fino a 320 megapixel. Dal punto di vista della connettività, poi, il SoC è di altissimo livello: offre infatti il supporto ai più diffusi sistemi di geolocalizzazione (BeiDou, Galileo, GLONASS e GPS), il supporto al Wi-Fi 6E, al Bluetooth 5.3 e all’NFC, oltre a supportare porte USB-C con standard USB 3.2. Il modem 5G integrato è compatibile con le reti mmWave e sub-6GHz, offrendo velocità di picco (in downlink) fino a 12,1 Gbps.
Scheda tecnica dell’Exynos 2400
Di seguito, riportiamo tutte le specifiche tecniche del SoC Samsung Exynos 2400.
- Processo produttivo: 4 nm (4LPP+ o SF4P di Samsung) con packaging FoWLP
- CPU: deca-core (1x Cortex-X4 @ 3,2 GHz + 2x Cortex-A720 @ 2,9 GHz + 3x Cortex-A720 @ 2,6 GHz + 4x Cortex-A520 @ 1,95 GHz)
- Memorie: fino a UFS 4.0 (spazio di archiviazione), LPDDR5X (RAM)
- GPU: Xclipse 940 (basata su AMD RDNA3)
- Supporta Ray-tracing a livello hardware
- Supporta upscaling guidato dall’IA
- Display: fino a 4K @ 120 Hz o QHD+ @ 144 Hz
- Video playback: fino a 8K @ 60 fps
- Supporta HDR, HDR10+ e HLG
- NPU: 14,7 volte più veloce di quella integrata nell’Exynos 2200
- Intelligenza artificiale generativa on-device
- ISP: supporta sensori fino a 320 MP
- Cattura di frame a 108 MP (o 64+32 MP simultaneamente) a 30 fps in modalità zero-shutter-lag
- Supporto registrazione video fino a 4K @ 120 fps o 8K @ 30 fps con EIS
- Connettività: Wi-Fi 6e (802.11 ax), Bluetooth 5.3, USB 3.2 Type-C, 5G NR (mmWave e sub-6 GHz)/4G/3G/2G
- Velocità in 5G: 12,1 Gbps (download) e 3,67 Gbps (upload)
- Geolocalizzazione: GPS, BeiDou, Galileo, GLONASS
Qualcomm Snapdragon 8 Gen 3 “for Galaxy”
Come anticipato, sulle versioni internazionali dei modelli “standard” e ovunque sul modello di punta Samsung Galaxy S24 Ultra, il colosso sudcoreano ha implementato, come prassi, il SoC più potente di Qualcomm, personalizzato, come lo scorso anno, proprio per la gamma Galaxy.
Ecco quindi che abbiamo lo Snapdragon 8 Gen 3 “for Galaxy”, SoC che abbiamo già avuto modo di conoscere nella sua forma base (e lo abbiamo confrontato con il suo predecessore), rispetto alla quale si differenzia solo per piccole differenze sulla CPU.
Anche quest’anno assistiamo a una (leggera) spinta sul core definito “Prime” (che gira a una frequenza di clock pari a 3,39 GHz contro i 3,3 GHz della versione base), mentre gli altri tre cluster sono tutti meno spinti di 100 MHz.
C’è il sospetto che Samsung abbia fatto questa scelta per una questione di gestione delle temperature. A ogni modo, a differenza dello scorso anno, non sembra che la versione “for Galaxy” del chip di punta di Qualcomm possa mostrare performance superiori in maniera tangibile rispetto alla versione base.
Di seguito riportiamo le parole di Chris Patrick, senior VP e General Manager della divisione Mobile Handset presso Qualcomm:
“Siamo orgogliosi di continuare a lavorare al fianco di Samsung per guidare questa nuova era dell’industria mobile e fornire ai consumatori straordinarie esperienze premium. Snapdragon 8 Gen 3 for Galaxy introduce le sue avanzate capacità di intelligenza artificiale nella serie Galaxy S24, per consentire nuove esperienze e migliorare la vita quotidiana degli utenti. Inoltre, alimenta una fotocamera avanzata di qualità professionale, esperienze di gioco e connettività ultraveloce, tra cui il Wi-Fi 71, oltre a offrire una delle soluzioni di autenticazione più affidabili disponibili con la nostra tecnologia Qualcomm® 3D Sonic Gen 2“.
A queste parole fanno eco quelle di Inkang Song, VP e Direttore del team Technology Strategy di Samsung Mobile:
“La nostra partnership strategica con Qualcomm Technologies si estende per oltre due decenni, il che la dice lunga sulla solidità del nostro rapporto. Sono all’avanguardia nel settore della telefonia mobile e ora anche dell’intelligenza on-device: lo Snapdragon 8 Gen 3 for Galaxy porta il livello delle esperienze mobile e Gen AI a un livello superiore. Con il flagship della serie Galaxy S24, Qualcomm e Samsung offriranno ai consumatori le esperienze mobili più premium e avanzate fino ad oggi, con Galaxy AI“.
Scheda tecnica del Qualcomm Snapdragon 8 Gen 3 “for Galaxy”
Di seguito, riportiamo tutte le specifiche tecniche del SoC Qualcomm Snapdragon 8 Gen 3 “for Galaxy”.
- Processo produttivo: 4 nm (N4P di TSMC)
- CPU: Kryo octa-core (1x Cortex-X4 @ 3,39 GHz + 3x Cortex-A720 @ 3,1 GHz + 2x Cortex-A720 @ 2,9 GHz + 2x Cortex-A520 @ 2,2 GHz)
- Memorie: fino a UFS 4.0 (spazio di archiviazione), LPDDR5X (RAM)
- GPU: Adreno 750
- Supporta Ray-tracing a livello hardware
- Supporta upscaling guidato dall’IA
- Display: fino a 4K @ 120 Hz o QHD+ @ 144 Hz
- Video playback: fino a 8K @ 60 fps
- Supporta HDR, HDR10+ e HLG
- NPU: Qualcomm Hexagon
- Intelligenza artificiale generativa on-device
- ISP: Qualcomm Spectra, triplo a 18-bit
- Supporta sensori fino a 200 MP
- Supporto “zero-shutter-lag”: tripla fotocamera da 36 MP, doppia fotocamera 64+36 MP o singola fotocamera da 108 MP
- Supporto registrazione video fino a 4K @ 120 fps o 8K @ 30 fps con EIS
- Slow motion: fino a 720p @ 960 fps
- Audio: Qualcomm Acstic + Qualcomm aptX + Snapdragon Sound
- Connettività: Qualcomm FastConnect 7800
- Wi-Fi 7 (802.11 be)
- Bluetooth 5.4
- USB 3.1 Gen 2 Type-C
- Modem: Qualcomm Snapdragon X75 5G
- 5G NR (mmWave e sub-6 GHz)/4G/3G/2G
- Velocità in 5G: 10 Gbps (download) e 3,5 Gbps (upload)
- Geolocalizzazione: GPS, BeiDou, Galileo, GLONASS
- Ricarica: Qualcomm Quick Charge 5
Samsung Galaxy S24: i giochi mobile “next-gen” potranno contare sul ray-tracing
Una delle specifiche in comune tra i due SoC è il supporto al ray-tracing a livello hardware: sotto questo punto di vista, Samsung ha collaborato a lungo con alcuni sviluppatori. Durante l’evento Unpacked di ieri sera, è arrivata la conferma che alcuni giochi in arrivo (che si affiancano ad alcuni titoli già presenti sul Google Play Store) supporteranno ufficialmente questa funzionalità sui nuovissimi flagship:
- Racing Master (sito ufficiale): si tratta di un gioco di corse, non ancora uscito (ma è possibile pre-registrarsi). Può vantare oltre 100 veicoli su licenza, gare multiplayer “real time”, tuning e molto altro.
- Night Crows: è un titolo attualmente disponibile soltanto in Corea del Sud (ma ci si può pre-registrare sul Play Store). Si tratta di un MMORPG fantasy, ambientato nell’Europa del XIII secolo. Il gioco sfrutta Unreal Engine 5.
- Tarisland (sito ufficiale): si tratta di un MMORPG non ancora uscito. Potrà vantare funzionalità multi-piattaforma e server globali.
- Diablo Immortal: tra i giochi menzionati da Samsung sul palco dell’Unpacked, questo è l’unico titolo già da tempo disponibile.
Se questi quattro titoli sono quelli “promessi” o già disponibili ovunque (come nel caso dell’ultimo), molti altri ne dovrebbero arrivare nel corso del 2024. Certo è che il ray-tracing non ha finora mai entusiasmato ma, con queste premesse, specie se tutti gli sviluppatori spingessero più su questo aspetto, il mondo dei giochi da smartphone potrebbe vivere una nuova primavera.
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