Che il Qualcomm Snapdragon 8 Gen 2 sia stato un ottimo SoC l’abbiamo più volte evidenziato durante gli ultimi 12 mesi. Non c’è stato un singolo smartphone equipaggiato con la Gen 2 che abbia deluso le nostre aspettative in termini di potenza ed efficienza, a partire dalla famiglia Galaxy S23, letteralmente trasformata dall’adozione del “motore” di Qualcomm.

Il tempo scorre e Snapdragon 8 Gen 3 è già una realtà, l’abbiamo incontrato nella recensione del Redmagic 9 Pro e nelle prossime settimane arriveranno in forze i nuovi top di gamma che potranno contare sulle capacità del SoC americano. Proprio il Redmagic 9 Pro, ci è tornato utile per riuscire a confrontare in modo “pulito” il System on a chip con la sua versione precedente, installata sul Redmagic 8 Pro, gaming phone dello scorso anno.

Redmagic 8 Pro e 9 Pro ci offrono una base di test molto interessante, sono infatti quasi uguali nella scocca e nel sistema di dissipazione, leggermente migliorato sul 9 Pro ma non stravolto, ancora caratterizzato dalla presenza di una piastra multi strato e da una ventola che crea un flusso d’aria forzato per raffreddare la scheda madre.

Premesso che lo Snapragon 8 Gen 3 sia un SoC complesso ed “AI oriented“, con tante novità e supporti fondamentali per le funzioni che sfruttano l’intelligenza artificiale, la casa americana ha comunque riservato una cura significativa ai comparti CPU e GPU, e sono proprio quelli che abbiamo messo a confronto su una varietà di benchmark e analisi prestazionali e da cui sono emersi risvolti interessanti.

Snapdragon 8 Gen 2 vs Snapdragon 8 Gen 3: video

Le differenze strutturali

Con la nuova generazione Qualcomm ha apportato modifiche significative all’architettura, rinunciando ad un core ad alta efficienza in favore di un core performance. Ma non è solo questo, i singoli core infatti sono tutti nuovi e appartengono alla generazione di Cortex presentati da Arm a metà 2023, riprogettati quasi completamente con il set di istruzioni Arm V9.2 e compatibili solo con i sistemi a 64 bit.

Stando a quanto dichiarato da ARM, il Cortex X4 vede un incremento del 15% sul predecessore in termini di potenza, mentre tutti gli altri nuovi core si concentrano sull’efficienza e sul risparmio energetico, riuscendo a consumare meno a parità di calcolo elaborato.

Nonostante quindi di primo acchito Snapdragon 8 Gen 3 possa sembrare più energivoro, in realtà Qualcomm sembra aver agito per conservare un buon bilanciamento tra consumi e prestazioni, senza allontanarsi troppo dal precedente SoC.

Sulla carta le specifiche sembrano piuttosto interessanti ma sappiamo bene che nella pratica i risultati possono riservare sorprese, abbiamo quindi messo a confronto le due piattaforme hardware con una bella sfilza di benchmark per ottenere dati empirici.

Prestazioni nei benchmark

Ecco una prima serie di benchmark che vanno a sondare le prestazioni di CPU e GPU (scorrete i grafici da mobile per vedere tutti i risultati)

I risultati sono inequivocabili e confermano il Gen 3 come un SoC che migliora del 30% circa il predecessore quando si parla di prestazioni pure. Parte del merito è della nuova GPU, la Adreno 750, ma i dati più significativi li otteniamo nel confronto diretto della CPU, quando in multicore si scatenano tutti i cavalli del Cortex X4 e dei 5 core performance.

Durante l’esecuzione dei benchmark abbiamo notato però un certo surriscaldamento del Redmagic 9 Pro (Snapdragon 8 Gen 3), per cui abbiamo voluto indagare più a fondo con alcuni stress test

Come si evince dai grafici l’aumento di temperatura non è sufficiente a determinare un downgrade tangibile delle prestazioni anche su loop ripetuti di benchmark. Su Antutu però abbiamo verificato che lo Snpadragon 8 Gen 3 non riesce a portare a termine lo stress test specifico dell’app, fallendo dopo circa mezz’ora per il raggiungimento dei 45 °C di temperatura sulla batteria, che è un valore limite di aborto del test.

Abbiamo quindi verificato con un ulteriore benchmark: CPU throttling test. Con questo test viene messo sotto sforzo il processore in una sessione di 15 minuti. Finalmente qui siamo riusciti a far emergere il maggior surriscaldamento del Gen 3, a fronte comunque di prestazioni che rimangono solide e superiori al Gen 2.

Consumo energetico

Temperatura maggiore significa maggior dispersione di energia e quindi consumi. Ci torna utile lo stress test realizzato su 10 esecuzioni di Antutu in cui abbiamo monitorato l’andamento della batteria su Redmagic 8 Pro e 9 Pro. Comer si evince dal grafico nella mezz’ora circa di stress test il consumo su Redmagic 9 Pro è stato lievemente superiore.

Considerazioni

Innanzi tutto va considerato che i benchmark eseguiti cercando il massimo prestazionale hanno una valenza ridotta nel raffronto con la realtà. Ci danno informazioni sullo spunto in condizioni ideali in cui esprimere il massimo potenziale ma non tengono conto del reale utilizzo che un utente fa dello smartphone giorno dopo giorno.

Aggiungiamo che Redmagic 9 Pro (Snapdragon 8 Gen 3) ha un sistema di dissipazione più evoluto rispetto al Redmagic 8 Pro (Snapdragon 8 Pro), per cui parte dei risultati potrebbero essere leggermente inficiati da questa discrepanza.

In generale il miglioramento nelle performance di picco è importante, anche oltre le aspettative, ma nel contempo anche la gestione termica si è rivelata più difficoltosa col nuovo SoC, che pur riuscendo a mantenere livelli di potenza elevati (contando però sulla dissipazione attiva del Redmagic), potrebbe avere un comportamento differente e peggiorativo su smartphone con form factor tradizionale, più compatti e non dotati di un heat pipe e ventolina come il gaming phone di Nubia.